Chiunque sia uno smanettone penso che condividerà questi 10 buoni
motivi per non fare assistenza informatica a gente che nemmeno
conosci, o che per strada a stento ti saluta…
Se lavori nell’ambiente informatico, avrai sicuramente un tuo gruppo
di persone a cui ti sei ritrovato a fare assistenza, tuo malgrado.
Non ti ricordi come è successo, ma una volta hai montato un
masterizzatore a un amico, hai creato un sito per uno zio, hai
reinstallato il sistema operativo a un tuo ex compagno di scuola,
hai aiutato il figlio del vicino a fare una ricerca su wikipedia…
sempre gratis.
Tu te ne sei scordato il giorno dopo… ma loro no.
Ecco 10 motivi per cui non dovevi farlo:
(1) diventi automaticamente disponibile sempre e per sempre;
a qualunque ora del giorno e della notte, ovunque tu sia: al
lavoro, sotto la doccia…
“Pronto, ciao ti disturbo?”
“Beh in questo momento sono in barca in ferie…”
“Ah… ma tanto tu fai presto in queste cose. Senti ho il computer
che quando lo accendo mi da errore 000×32F33. Cosa può essere?
Sono disperato…”
“Si, ma sono in mezzo al mare”
“Va bene. Dimmi cosa devo fare…”
(2) diventi oggetto di una catena di passaparola selvaggio.
“Aspetta che lo chiedo a un mio amico, lui di sicuro lo sa.
Poi è molto alla mano e se ha tempo ti da una mano volentieri.”
(3) diventi automaticamente il responsabile e amministratore del PC
“Ti ricordi che l’anno scorso mi avevi installato quel programma
per vedere i filmati? Ecco, stamattina, vado ad accendere il PC e
non si accende più, cosa può essere successo? Non è che hai fatto
qualcosa di strano?”
(4) devi conoscere tutti i programmi e tutti i sistemi operativi esistenti
sul pianeta. Da Blender al GWBASIC, da Windows ME alle più
improbabili distro di Linux. Dovrai saper fare tutto di tutto: non
sono
ammesse lacune per chi “conosce il computer”
“Senti, scusa se ti disturbo, ma ho un problema: come faccio ad
importare un audiolibro con Itunes?”
“Guarda, mi dispiace, ma non ho l’Ipod e Itunes non lo conosco”
“Dai che tu ci capisci di sicuro più di me. In due minuti tu fai
tutto…”
(5) diventi, per esteso, la prima persona da consultare per tutto ciò
che funziona a corrente elettrica
“Ciao, scusa se ti disturbo, ma ho l’home theatre della sala che non
funziona più bene. Tu guardi anche quelle cose lì? Perchè è da qualche
giorno che si sente un fruscio dal vufer e magari bisogna solo
cambiare un fusibile…”
(6) vieni visto come uno spacciatore di hardware
“Ciao, scusa se ti disturbo, volevo comprarmi un PC portatile, tu non
è che hai delle bazze?”
“No”
“Come no? Lavorando nei computer vuoi che non ti passi sotto mano
qualche occasione? Beh se hai qualcosa fammelo sapere, intanto mi
daresti un’occhiata a dei preventivi che mi sono fatto fare?”
(7) devi sempre navigare nell’ignoto.
“Ciao, scusa se ti rompo, ma il PC non va più”
“Come non va più? Non si accende o cosa?”
“No no, si accende ma poi non va”
“Cos’è che non va? Il sistema operativo?”
“Io non ci capisco mica niente… non va”
“Ma che sistema operativo hai?”
“Cosa vuoi che ne sappia io che sistema operativo ho….
cos’è il sistema operativo? Dove devo leggere? Guarda, fai
prima se vieni qua a dare un’occhiata, aspetto, vai tranquillo,
va bene anche stasera dopo il lavoro…”
(8) lavorarai sempre gratis… se va bene!
Al di là di qualche caffè offerto, non vedrai mai un soldo. Di sicuro,
però, ne spenderai: viaggi, telefonate, probabilmente anche cavetti,
vecchi componenti, batterie, viti, ecc…
(9) grazie alla tua disponibilità, sarai sempre sottovalutato e verrai
classificato al massimo come “smanettone”.
I “tecnici”, quelli veri, fanno le stesse cose che fai tu
(forse con meno cura), ma prendendo 80 euro all’ora,
saranno visti come semidei.
(10) serve davvero un decimo motivo?