Sinceramente leggo tante idee confuse in questo topic.
E' logico che chiedere consulenza fiscale a quelli cui voi fornite la pubblicità, soprattutto se stranieri, ben poco varrà a capire il corretto inqudramento fiscale visto che ognuno proporrà il proprio, dandolo per corretto. Gli stranieri non rischieranno nemmeno nulla in Italia.
Il consiglio è quello di rivolgersi al proprio commercialista di fiducia e chiedere a lui, portandovi i contratti.
Dovrete essere però sinceri:
- avete computer, stampanti ecc. che usate per il vostro sito ?
- avete linea adsl che usate per il vostro sito ?
- avete costi di hosting od altri servizi di connessione ?
- avete costi di registrazione e mantenimento dominio ?
- manovrate per il posizionamento ?
- manovrate per l'esposizione più redditizia dei banner o annunci adsense ?
- vi adoperate per la promozione dei vostro sito con la speranza di un ritorno ?
- avete click quotidiani sulle inserzioni ?
- avete stipulato contratti per l'esposizione di banner ?
ecc.
Bene egli sulla base delle risposte a questi quesiti potrà ben indirizzare l'inquadramento dell'attività che andate facendo. Capire se siete impresa o cosa altro siete. Come inquadrare la dichiarazione dei vostri redditi (perchè una cosa è certa: sono redditi). Quali profili iva. Quali profili previdenziali.....
Ed inoltre egli potrà distinguere quando è pubblicità, quando e procacciamento d'affari, quando non è occasionale, quando ci va la ritenuta....
Egli potrà inoltre ben chiarire che, al di fuori del lavoro autonomo occasionale, le soglie di 5000 euro o di 3000 euro o di altra natura NON hanno alcun significato. E voi non svolgete certo lavoro autonomo occasionale ai sensi della normativa vigente.
Direi che interpellare il Vs. commercialista, facendogli approfondire la questione, è la giusta strada per evitare sanzioni....
Paolo (i2m4y)