Perché la verserebbero al posto tuoOriginalmente inviato da sitoutileweb
Perché la verserebbero al posto tuoOriginalmente inviato da sitoutileweb
Comunque mi hanno chiamato oggi alla fine, invece di ieri...
in poche parole mi hanno detto che in ogni ritenuta d'acconto dichiarano 1 giorno perchè è un'attività che non si può controllare sull'aspetto riguardante i giorni di collaborazione retribuiti(bhà...!! c'è tanto di dettagli giornalieri!) e che quindi... alla fine dei conti... non rispetterebbero solo l'aspetto riguardante i giorni che di legge non devono essere superiori ai 30 circa...
bhà... poi mi hanno parlato di una legge che è uscità da questo gennaio che praticamente incentiva questo tipo di attività quindi si potrà aprire partita iva ma non si paga alcuna imposta fino ai 5000euro guadagnati.
Onestamente mi sono stufato di continuare a mandare messaggi, email, ecc per questo problema anche perchè inizialmente pensavo che era la situazione poco chiara... invece sono le società pubblicitarie che se ne fregano alla fine. in caso di problemi chi risponde siamo noi! con questa chiamata la mia conclusione è come da titolo del topic:
Vuoi inserire pubblicità nel tuo sito? Devi essere un'impresa
quindi per quanto mi riguarda deciderò nei prossimi giorni come comportarmi...
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Più che altro, è mai possibile che per avere chiarezza su queste cose debba essere un'impresa?? Queste cose succedono solo qui in italiaOriginalmente inviato da Alessandro1
Ultima modifica di AngelinoAnt : 19-01-2007 alle ore 18.54.00
Stavo pensando..
Non potrei fare incassare l'assegno dei proventi pubblicitari del mio sito a qualche mio amico che possiede una partita IVA?..
Credo proprio di si, solo che poi le tasse le pagherà luiOriginalmente inviato da attorianzo
Acc.. gia.. non ci avevo pensato.. ci vuole un "indennizzo"..Originalmente inviato da bastardofuori
Chi espone banner sui propri siti può o non può avere partita IVA.
Se un sito ha la parte di aquisto/vendita elettronica, è obbligato oltre ad avere una Partita IVA anche ad esporla sulla Home Page del proprio sito (cosa che la maggiorparte dei siti omettono) http://www.iwa-italy.org/documento.asp?docid=350
Se invece ti limiti a riportare sul tuo sito banner di terze parti che ti pagano ad ogni click hai due possibilità:
1- avere la P.IVA :
I Pagamenti verranno effettuati a chi avrà raggiunto una predeterminata somma minima. Al raggiungimento della somma minima prefissata (ad es.35 €), l'Affiliato riceverà automaticamente "l'autorizzazione a fatturare". Non effettuare richieste di pagamento prima di tale comunicazione.
2- NON avere P.IVA :
Chi non è in possesso di partita Iva, verrà fornito della documentazione per ricevere il pagamento, con la detrazione del 11,5% per le tasse. Le spese per l'evasione del pagamento (2,00 € per il bonifico o 5,16 € per il vaglia) saranno detratte dalla somma da evadere perché a cura dell'affiliato.
In breve se non hai partita IVA è il proprietario del banner che fattura allo stato e chiede a te (sotto forma di detrazione dal tuo "guadagno") i costi del caso.
Solitamente questi costi vengono già compresi nelle tariffe che ti offrono.....ossia se ad ogni 1000 click ti pagano 1 euro, questo euro in realtà dovrebbe essere 1,20 circa......ma lo 0,20 fa parte delle tasse che loro ti trattengono per fatturare e pagare l'iva. per renderti conto di ciò il proprietario del banner dovrebbe (per legge) indicare se la tariffa offerta è iva inclusa/esclusa.
cmq in generale per legge.....
L'Affiliato senza Partita Iva, a termine di legge viene definito "procacciatore d'affari occasionale" decreto del 18 Novembre 2003, per questa ragione non ha l'obbligo di effettuare l'iscrizione al registro delle imprese. Accettando questo accordo, dichiara, sollevando le terze parti da ogni responsabilità, che sommando le ricevute che effettua a loro e ad altre società non supera i 5000 € annui di incassi. In caso contrario è obbligato a mettersi in regola aprendo una Partita Iva!.
L'IVA è obbligatoria solo per gli ACQUISTI e le VENDITE.
non serve se si offrono servizi?
comunque avevo aperto anch'io un tempo un thread qui dove se ne parlava...
te sei fortunato che hai a che fare con aziende italiane... quando si a che fare con google non si capisce nulla, e di sicuro lui non fa la ritenuta d'acconto... ti fa il bonifico pieno... non dichiara nulla allo stato italiano e boh :D
pensa che il mio commercialista mi diceva di mettere i soldi presi da google sotto "altri redditi" perchè manco lui sapeva che farne (google poi paga in dollari e li c'è la storia della conversione che non so se va fatta in base alla media dell'anno o al valore preciso di quando ti da la valuta dei soldi la banca...)
fatti pagare in contanti ... è meglio XD
There are three kinds of people in this world: people who watch things happen ... people who complain about things that happen ... and people who make things happen...
Nessuno paga in contanti.Originalmente inviato da Evcz
Usi ancora il commercialista? Pensavo che queste figure losche e truffaldine facessero parte della preistoria. Meglio leggere ed informarsi direttamente .... e la dichiarazione dei redditi farsela da se': hai molte meno probabilita' di essere sommerso da multe per tasse non pagate e finite stranamente nelle tasche del commercialista.
Devi aprire partita iva, e sei trattato come un professionista: il 20 % viene trattenuto direttamente alla fonte.... se poi le somme sono veramente esigue (50/100€) allora non dovresti avere problemi anche solo facendo un'auto-dichiarazione... In ogni caso se vai in agenzia delle entrate sapranno darti tutte le indicazioni del caso, se dai i tuoi dati però puoi star certo che ti becchi un controllo... :P
Ognuno intepreta la situazione diversamente... addirittura adesso citate leggi del 2003 che dai contatti che ho avuto con diversi commercialisti su internet, sembrano tutte palesemente contrarie a questo tipo di attività senza p.iva!!
Da una parte c'è l'agenzia delle entrate che ci dice:Dall'altra ci sono le società pubblicitarie che rispondono:considerato che l'attività non viene svolta in maniera occasionale(La svolge già da diversi anni), si precisa che ai sensi dell'art. 55 del DPR 917/86 nel momento in cui pone in essere relazioni commerciali continuative si configura esercizio di impresa e pertanto è tenuto a farsi attribuire la partita iva, tenere le scritture contabili e presentare dichiarazione dei redditi, irap ed Iva.Lei riceve compensi che possono maturare sia in 365 gg. che in 20 giorni all'anno.
Chi stabilisce con precisione la durata del rapporto? Mi sembra che il problema stia solo nella durata della collaborazione. Perchè le tasse sono assolte regolarmente anche con la ricevuta, e per l'irap c'è una franchigia superiore ad €. 5.000,00.
Purtroppo usiamo questo metodo perchè non possiamo chiedere per importi _minimi _l'apertura di una posizione iva ai nostri affiliati.
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tieni conto che alla fine a mandarti fuori le finanze non sono le agenzie pubblicitarie ;)
Vorrei avere una risposta chiara su questo argomento..
Se converto gli AC in servizi non devo dichiarare nulla mentre se li converto in denaro (su paypal) devo dichiararlo allo Stato Italiano?
Le retribuzioni in denaro dei banner di Altervista sono iva esclusa o iva inclusa?
Grazie..
io mi attengo a tutto ciò che sta scritto nel regolamento.....
l'iva la pagherei sul servizio , scalandomi dei soldi....
penso sia come comprare da ebay, io spendo tot per avere quell'oggetto poi per tutte le spese se la dovrebbe vedere il sito ebay....
o mi sbaglio?
In definitiva si è arrivati a una conclusione?
Anch'io credo funzioni come per ebay.
Se metto in vendita una vecchio disco e guadagno dei soldi devo dichiararli?
Riprendo questo topic per segnalare questo articolo.
Leggi QUI
Anche se parla solo di adsense, mi sa che vale anche per AV.
Ciao!!!
secondo me no perchè non siamo materialmente noi che pubblicizziamo...cioè voglio dire magari AV ha la sua partita iva e paga le tasse su quello che gli viene dato dagli sponsor e ci da un piccolo compenso a noi per ospitare la sua pubblicità sui nostri siti...buch questa e la mia stupida teoria comunque non dovremmo correre rischi...al massimo se succedono casini ne dovrebbe rispondere direttamente AV
Altervista ha bisogno di p.iva perchè fa da sostituto d'imposta a noi utenti (e poi vabbè... ora offre, secondo me giustamente e lo farò anchio, alcune opportunità anche a pagamento).
Mettere pubblicità nel proprio sito NON richiede p.iva secondo me: non c'è una legge in proposito quindi bastano le ritenute d'acconto che qui fate ad Altervista.
Il rapporto pubblicitario è puramente casuale perchè il nostro lavoro non è altro che spendere 2 minuti per inserire i banner nel nostro sito.
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Sarebbe carino però se qualcuno dello staff ci da delle spiegazioni più dettagliate a riguardo.
Ciao!!!
In ogni caso se non sbaglio, se le entrate sono occasionali basta pagare le ritenute alla fonte (circa il 6%) e non è necessario nulla...
Sarebbe ottimo avere delle informazioni più precise in proposito.
Ricapitolando, io non ho capito un tubo
Io ho messo i banner sul mio sito, ma devo pagare delle tasse o meno??? O sta iva?
certo ke è su altervista, grazie
La conclusione da cui sono partito e di cui ero a conoscenza è quella fatta da paoloscaruffi che riporto di seguito:
proprio per questi motivi dubito che qui su AV ci sia qualcuno che riesca ad arrivare a 5000€ annui, fondamentalmente infatti una parte del compenso è dato sottoforma di Altercent che è una moneta virtuale e quindi non tassabile.
Ad esempio dando delle percentuali certamente non corrette il funzionamento dovrebbe essere il seguente.
Se ogni banner pubblicitario da luogo ad una retribuzione pari a 1000 unità una parte che definisco circa il 20% deve essere trattenuto alla fonte (fra tasse e spese) quindi AV dovrebbe pensare a tutto, le rimanenti 800 unità sono divise ad esempio ugualmente fra AV e gli utenti.
400 -> AV
400 -> utenti
di quest'ultima parte una certa percentuale torna ad AV perchè restituita agli iscritti sottoforma di AC che essendo una moneta virtuale non è tassabile.
Conclusione, secondo me è impossibile arrivare a cifre di quel tipo in un anno qui su AV.
Diverso sarebbe se percepissi direttamente i compensi in toto su un sito personale senza limitazioni sulle pubblicità, a quel punto un sito molto visitato arriverebbe senza troppe difficoltà a raggiungere quei livelli e quindi dovrebbe provvedere certamente a pagare direttamente le tasse sui propri guadagni.
Questo è il ragionamento a cui sono arrivato alla fine, fra l'altro in nessuna FAQ di AV ho letto che si può pagare direttamente l'imposta sui compensi pubblicitari.
Ci sono certamente molti che qui hanno una partita IVA per il lavoro che fanno quindi potrebbero certamente sostituirsi al pagamento delle imposte ma questa non è una possibilità (che io sappia) disponibile quindi desumo che il tutto viene detratto alla fonte e che non sia necessario prolungare la catena.
In ogni caso per esserne certi è gradita una spiegazione da parte dello Staff in modo da togliere ogni dubbio.
Ultima modifica di unlocketor : 03-06-2008 alle ore 15.19.07
Beh, la spiegazione è abbastanza chiara, ma sarebbe sempre preferibile che lo staff dia una risposta certa e con magari leggi alla mano.
Alla fin fine è interesse di tutti chiarire.
Ciao!!!
Ma io chiedo:i 5000 euro devono essere derivanti da tutti i lavori occasionalmente fatti o si conta anche il reddito che uno ha?
Cioè se un lavoratore dipendente guadagna già 5000 euro deve aprire aprtita iva oppure quel reddito non conta in questo calcolo?
Staff illuminaci LOL