Originalmente inviato da
Gianluca
Cercherò di essere il più chiaro possibile nel mettere in evidenza una serie di rapporti di causa - effetto che stanno alla base di questa spinosa questione.
A seguito del prendere piede di una politica a tolleranza zero nei confronti degli mp3 da parte di un gran numero di providers italiani di cui non cito i nomi ma che credo siano sotto gli occhi di tutti è di conseguenza aumentata la ricerca da parte di molti utenti di uno spazio web in cui non fossero presenti limitazioni di questo tipo.
Il tipo di connettività, il luogo in cui si trovano i server (USA e non Italia), la quantità di spazio offerto e probabilmente molti altri fattori hanno reso AlterVista in questi ultimi tempi la meta prediletta per tutti quegli scomodi files ormai sfrattati.
In particolare i tentativi costanti e quotidiani da parte della comunità nell'andare incontro alle esigenze dei membri, e il generale l'aria non convenzionale di "famiglia allargata" che molti dicono di respirare qui hanno piano piano portato ad alimentare l'idea che su AlterVista ci si trovi in una sorta di mondo delle meraviglie, al di fuori di ogni legislazione in cui si possa godere di piena impunità.
È inutile dire che non è così, ma il risultato di tutto questo sta in decine di accounts eliminati ogni giorno, le casistiche sono molto varie, si va dal sito web su aruba.it (non c'è nessuna intenzione pubblicitaria) che rende disponibile una sezione mp3 ma che, nel timore di una sospensione o revoca del dominio da parte del gestore, affida ad AlterVista l'ingrato compito, a veri e propri accounts-contenitori creati come server FTP di pubblico accesso.
La pratica dell'eliminazione è sempre spiacevole, non è certamente bello eliminare quello che qualcuno ha caricato impiegando tempo, ma è altrettanto poco piacevole aver a che fare quotidianamente con decine e decine di notifiche da parte dell'APIC, della RIAA o da legali. Esistono delle leggi, non sono state imposte da AlterVista ma dai governi, se non vogliamo rimanere tutti a spasso dobbiamo rispettarle per quanto possano essere discutibili.
In buona sostanza in questo preciso momento è attivo un filtro, lo scopo di questo filtro è quello di limitare l'utilizzo "improprio" dello spazio, nonostante sia ancora in fase di test è già in grado di fare il suo lavoro, non ci sono limitazioni sulla dimensione dei files, si possono caricare infatti anche files molto grandi senza alcun problema.
Ripeto alcuni punti importanti:
1) È in fase di test, ci può essere un margine d'errore che con il collaudo dovrebbe via via ridursi, dalla prima settimana di prova, a parte un periodo iniziale, sembra si sia comportato abbastanza bene, quindi direi che non c'è da preoccuparsi.
2) È una soluzione provvisoria, potrebbe essere necessario solo per un breve periodo o potrebbe lasciare spazio ad altri sistemi più funzionali.
3) Non ci si può aspettare che raggiunga un livello di perfezionamento tale da capire che una lettura della Divina Commedia è qualcosa che si può pubblicare mentre l'ultimo singolo di Max Gazzè no.