Inviato: venerdì 2 dicembre 2005 14.41
A: Tutti
Oggetto: I: I: Cosa succede in Val Susa
Se vi sembra lungo, almeno leggete i 7
punti (il settimo non è male!)
Buona giornata!
Fede
COSA SUCCEDE IN
VALSUSA
del comitato NoTAV
venerdì 11 novembre 2005
Scrivo queste
poche righe con l'unica intenzione di portare a
conoscenza una
situazione che la maggior parte dei media cerca di
tener nascosta.
Da
diversi anni è in corso in ValSusa una manovra di resistenza
organizzata contro la linea ad alta velocità ferroviaria Torino-Lione
(TAV). Quello che fanno credere i media è che gli oppositori siano
pochi e comunque motivati solamente dal fatto che "gli passa il treno
sotto casa". Nella manifestazione di giugno c'erano 30000 persone (in
tutta la Val Susa ci sono 50000 abitanti).
Non posso di certo smentire
questa motivazione, ma in realtà i motivi
veri (che vengono
metodicamente nascosti dai media) sono ben altri:
1. La tratta Torino-
Lione è completamente inutile: nella Val Susa
esiste già una linea
ferroviaria sottoutilizzata, in grado di reggere
il traffico richiesto
(considerando i tassi di crescita) almeno fino
al 2050.
2. La linea in
costruzione è esclusivamente merci, non si avrebbe
alcun vantaggio in
termini di tempo per la percorrenza da Torino a
Lione. I treni
passeggeri comunque continuerebbero a transitare nella
linea storica
con i tempi di percorrenza attuali.
3. Nel tratto montano (e quindi da
Torino alla Francia), comunque non
sarebbe una tratta ad alta velocità
perchè la conformazione del
terreno montano non la rende possibile.
4.
L'amianto sotto al Musinè c'e' veramente (è già ampiamente
dimostrato),
e nei progetti non c'è il minimo accenno ad un piano di
messa in
sicurezza dell'amianto estratto (è previsto semplicemente uno
stoccaggio in valle a cielo libero), che con i frequenti venti della
ValSusa verrebbe distribuito e respirato in tutta la cintura ovest di
Torino ed in Torino stessa. Le malattie causate dalla respirazione di
anche solo 1 fibra di amianto vengono diagnosticate 15 anni dopo
l'inalazione. Dal momento della diagnosi la mortalità è del 100%, ed
il
tempo di vita medio è di 9 mesi.
5. Il corridoio 5 (tratta Lisbona-
Kiev) di cui questa tratta sarebbe
parte fondamentale non esiste: da
Trieste verso est l'opera è bloccata
in tutti i suoi aspetti.
6.
Finanziariamente è un disastro annunciato: perchè vada in attivo,
nella
tratta dovrebbe passare un treno merci ogni 3 minuti, 24 ore al
giorno.
Per questo motivo, al momento nessun privato si è impegnato
finanziariamente, banche e fondazioni comprese. La tratta è
costosissima, ed i soldi non ci sono: è notizia recente che nella
finanziaria di questi giorni sono stati tagliati quasi tutti i fondi
per le grandi opere. Gli unici soldi su cui si regge l'opera sono i
finanziamenti europei.
7. Se dovessi elencare tutte le implicazioni
legali del ministro
Lunardi (mi spiace, ma non riesco proprio a dare
dell'onorevole ad una
persona del genere) questo documento diverrebbe
troppo lungo. Dico
solo che l'appalto per la costruzione del tunnel di
52Km (7,5 miliardi
di euro) è stato vinto da una ditta francese che
l'ha subbappaltato
alla francese RockSoil, di proprietà della moglie.
Forse ora è più chiaro e motivato perchè nelle proteste dei ValSusini
sono presenti sempre, in prima fila, tutti i sindaci e le istituzioni
di tutti i paesi della Valle, indipendentemente dal partito politico
di
appartenenza.
Il CIPE, incaricato di distribuire i fondi italiani, ha
già eliminato
la tratta Torino-Lione dalle opere da finanziare dallo
stato italiano
(nonostante quanto riferito dai media). L'unico
obiettivo di chi il
TAV lo vuole fare è quello di agganciare la pioggia
di finanziamenti
europei per le grandi opere; per far questo, devono
entro fine anno
poter dire che i lavori sono iniziati.
Lunedì 1
novembre ho partecipato al blocco dei lavori a Mompantero: in
500
persone (saremmo stati molti di più, ma alla maggior parte delle
persone è stato impedito di raggiungere i luoghi della protesta,
militarizzando Susa) abbiamo bloccato senza alcuna violenza per un
giorno intero 1200 demotivati esponenti delle forze dell'ordine. La
notizia che i siti siano poi stati presi in possesso dalle forze
dell'ordine in nottata (quando non c'era più nessuno ad opporsi e
verificare) sembrerebbe falsa, alcune persone hanno verificato il
giorno successivo che i siti erano ancora sgombri.
La questione NoTAV
non è una questione di sinistra o destra:
l'opposizione è trasversale,
ed ogni persona di buon senso che sia
informata sul problema non ha
difficoltà a capire le nostre ragioni.
Il problema è che la voce dei
NoTav ciene puntualmente soffocata dai
media, per la grande quantità
dei finanziamenti europei in gioco.
Personalmente penso che anche i
più accesi interessati questo lo
sappiano benissimo, e dell'opera non
gli importi proprio nulla.
L'unica loro preoccupazione è farsi rigirare
nelle loro casse i
soldoni europei.
Non chiedo a chi legge questo
messaggio di crederci ciecamente,
ovviamente può essere inteso come
propaganda di parte, ma di
informarsi anche dal altre fonti
indipendenti. Purtroppo il quotidiano
La Stampa ed il telegiornale
regionale di Rai 3 sono le fonti di
informazione che si sono rivelati
più corrotti e di parte, non solo
nei commenti alle notizie ma anche
nel continuo riportare notizie
false.
Qualche anno fa è venuta una
troupe di Report diversi giorni in valle
a fare un servizio sul
problema. Risultato: il servizio non è mai
andato in onda ed il
giornalista è stato quasi licenziato.
Il mio intento non è solo di
convincervi sulle nostre ragioni, ma
prevalentemente di informarvi. Se
credete che le informazioni di
questo messaggio siano false, vi invito
a verificarle. Penso che poi
la convinzione venga da sola.
Vi prego di
inoltrare questo documento al maggior numero di persone possibile.
di
maci57@infinito.it
comitato NoTAV