L'autore ha il diritto esclusivo, ai sensi delle disposizioni contenute nella sezione I del capo III di questo titolo:
a) di adattare e di registrare l'opera su qualunque supporto riproduttore di suoni, di voci o di immagini, qualunque sia la tecnologia utilizzata;
Supporto è una cosa, formato è un'altra. L'autore può mettere il suo brano su cd, dvd, dat, minidisc, audiocassetta, carillon, dove gli pare ma non può tanto per cominciare mettere l'esclusiva su un formato: non può dire cioè che il suo brano non può essere convertito in un certo formato tipo, per esempio, l'mp3.
Eppure qui stiamo parlando ancora di "convertire" il brano vero e proprio, la traccia audio suonata!
Il midi amatoriale è solo un sample, che ricopia le note... non ha nulla a che fare con l'originale perchè non ne campiona neanche mezzo secondo. Il fatto poi che ogni scheda audio riproduca il midi secondo le proprie risorse la dice lunga su come non ci siano connessioni neanche tra il modo in cui viene riprodotto il midi dal creatore e da come sia poi ascoltato da utenti con sintetizzatori diversi.
Tutt'al più il midi, se distribuito, diventa una forma di pubblicità a favore dell'artista del brano originale.
Un midi è da considerarsi "opera" se costituisce un brano che viene composto solo in midi e che quindi nasce in questo formato per scelta dell'autore e rimane in formato midi, non viene cioè convertito dall'autore in altri formati.