V. anche articolo su Punto InformaticoOriginalmente inviato da FINANZA E MERCATI di mercoledì 10/10/2007
V. anche articolo su Punto InformaticoOriginalmente inviato da FINANZA E MERCATI di mercoledì 10/10/2007
Ultima modifica di gve : 17-10-2007 alle ore 12.03.42
| Regolamento del Forum | Regolamento di AlterVista | FAQ di AlterVista | Netiquette |
GVE = GVE Virtual Extension
AVCM #: 6637
Al massimo la PI dell'azienda per conto della quale è stato realizzato il sito...
Una cosa che mi chiedo invece è: ricevendo l'incasso della pubblicità, evadiamo le tasse?
Anche se sono 35 € in due anni?
Cercasi staff (redattori), e utenti per:
CI-MU-VI - Portale di cinema, musica, videogiochi...
HSWare (Portale di: Hardware & Software) ---> Paid To Write
DTK --- consolex --- anime e manga --- microveicoli --- Elettro-informatica
tu essendo minorenne non hai da fare la dichiarazione dei redditi...
Ciao, tale legge è applicata ai soli utenti aventi un sito comerciale o che rappresenta/ pubblicizza il loro commercio solo in italia pero', per chi ha il proprio sito con le modalità sopra citate ma residente all'estero cio' non fa stato, giusto?
Non mi paere il tuo sito sia commerciale quindi tu non devi mettere partita iva in home....
Quello che risulta e` che a dover inserire la partita IVA e` chi gia` la possiede, ovvero se il sito e`, per cosi` dire, un'estensione della sua attivita` professionale, o chi dovrebbe comunque aprirla perche` costruisce un sito di natura a tutti gli effetti commerciale o di prestazione professionale. In pratica per come la ho capita io corrisponde esattamente o quasi a quelli che altervista considera siti commerciali.
Per le tasse altro discorso, che non c'entra niente con questo obbligo, comunque tranquilli che esiste sempre una soglia di esenzione dall'obbligo della dichiarazione che mi pare sia intorno ai 4500 euri all'anno di reddit complessivo (se guardate sul sito dell'agenzia delle entrate dove parlano del 730 o dell'unico trovate l'indicazione esatta).
| Regolamento del Forum | Regolamento di AlterVista | FAQ di AlterVista | Netiquette |
GVE = GVE Virtual Extension
AVCM #: 6637
-- Aut Roma Aut Nihil!
- --> Progetto Wallpaper: centinaia di sfondi free (simpsons, dragonball, animali, sport, arte...)
- --> Versioni latine e storia romana: COMING SOON!
- --> Sono disponibile per scambio banner 88*31, no siti in costruzione
Scusate mi state dando ancora dubbio, io non devo inserire niente vero? Mi affido anche a te Gianluca ti prego di darmi una risposta precisa tu anche perchè poi la responsabilità dei domini di secondo livello registrati su AlterVista sono tue perchè sono tutti intestati a te.
Mi sono informata e per i redditi derivanti unicamente dalla pubblicità on line sul proprio sito, se non si superano i 3.000,00 euro e non si possiede la p.IVA non si devono pagare tasse di nessun tipo nè fare la dichiarazione dei redditi.
Se oltre alla pubblicità avete altre entrate è un'altro discorso e non mi sono informata a riguardo.
Myl
Leggendo il post iniziale invece di pensare «che esagerazione» come avrei forse dovuto,
mi è venuto un «fico, si potrebbero usare dei microformats»
Cose tipo:
Codice:<spam rel="p-iva">01234567890</spam>
Ultima modifica di zingus : 12-11-2007 alle ore 22.25.43
Voglio contribuire alla questione sottoponendovi il testo citato di una mia domanda inoltrata direttamente al sito dell'Agenzia delle Entrate.
In questo caso la situazione sembra diversa, ma da altre fonti ho anche letto che l'inserimento di Banners sul proprio sito che producono un guadagno, comportano l'obbligo di partita IVA.Testo richiesta informazioni:
..Ho l'opportunità di realizzare per conto di un privato residente in USA delle illustrazioni. Mi chiedo se sia necessario avere partita iva e/o se ci siano obblighi fiscali alternativi o complementari all'imposta iva...Grazie.
Testo risposta:
Gentile Contribuente, sono considerati soggetti passivi IVA tutte le persone fisiche che esercitano, in forma abituale, anche se non esclusiva, qualsiasi attività di lavoro autonomo. Occorre quindi stabilire se l'attività da lei svolta sarà abituale (soggetto agli adempimenti IVA) od occasionale (attività fuori campo IVA). Il presupposto dell'abitualità si ha ogni qualvolta il soggetto ponga in essere con regolarità, sistematicità e ripetitività una pluralità di atti economici coordinati e finalizzati al raggiungimento di uno scopo (Ris.Min. 550326 del 29/11/1988). L'occasionalità si ha quando l'attività è posta in essere in modo accidentale e sporadico e senza che il soggetto abbia predisposto nulla per effettuarla. Per avere chiarimenti sugli adempimenti fiscali per l'avvio di un'attività la invitiamo a consultare l'apposita guida sul sito http://www.agenziaentrate.it/ilwwcm/...ecedenti/2004/. Cordiali Saluti.
Inoltre pongo come esempio il mio caso.
Attualmente il mio sito contiene ben poco ed è tutto Open Source (come saprete, però, lo stato italiano ha già dato segni di squilibrio mentale anche su questo fronte, si veda il bollino SIAE sui CD allegati alle riviste di informatica con software demo o gratuito).
Ma se dovessi completarlo diventerebbe una galleria dei miei lavori corredata di curriculum vitae e altre risorse. Ebbene il sito non sarebbe propriamente l'estensione di un attività commerciale, ma qualcuno potrebbe vederlo come una vetrina per attirare eventuali committenti.
Il punto comincia ad essere sempre più tristemente chiaro chi non ha soldi o no si vuole buttare a capofitto in un attività non può fare nulla. O almeno così sembrerebbe.
Il problema più grave è che queste norme si lasciano interpretare. Se si applica un interpretazione "buona" allora bene, ma se si applica un'interpretazione restrittiva allora è dura.
In guardia!
c'è molta confusione... anche leggendo questa discussione...
domanda chiara:
assodato che i siti personali che non hanno fini commerciali, intestati a chi non possiede una partita iva, non devono riportare la partita iva in homepage, chi possiede un sito anche se personale, su cui sono presenti banner pubblicitari, è sottoposto a questo obbligo?
Sono state aperte diverse discussioni qui nel forum sull'argomento, ma non si è mai arrivati ad una conclusione certa, dato che molti siti di advertising pagano anche per ritenuta d'acconto (quindi la considerano prestazione occasionale e versano per te l'iva scalando circa il 20% dal totale maturato ed accreditandoti il resto dove preferisci).
La legislatura italiana dice espressamente che solo ed esclusivamente per le prestazioni occasionali è possibile usare la ritenuta d'acconto e molti advertiser giocano proprio sul fatto che la finanza non può sapere con precisione se i tuoi "50€" li hai guadagnati mettendo occasionalmente il banner oppure tenendo il banner continuativamente per 1 settimana/mese/anno o più (infatti molte società di advertising scrivono che la prestazione per cui hai ricevuto i tuoi "50€" è durata 1 giorno )
Certo è che se la finanza vuole inchiodarti, ti monitora il sito e col cavolo che puoi dirgli che la prestazione è occasionale .
Il mio sito è registrato .com, ma non rappresenta nè un'azienda tantomeno ha entrate, sono minorenne, il .com è dato con i dati di mio padre, non so fare una partita iva. Cosa devono farmi, detrarmi quei 35 € che dopo anni di circuiti pubblicitari maturo???
Appunto. A giudicare dalla legge e da quel che ho letto in giro, sembrerebbe che l'atto di mettere dei banners pubblicitari rispecchia la situazione che avevo citato: « Il presupposto dell'abitualità si ha ogni qualvolta il soggetto ponga in essere con regolarità, sistematicità e ripetitività una pluralità di atti economici coordinati e finalizzati al raggiungimento di uno scopo (Ris.Min. 550326 del 29/11/1988). ». E l'inserimento di banners sembra proprio un qualcosa di regolare, sistematico e ripetitivo (anche se automatico) oltre a essere finalizzati al raggiungimento di uno scopo (e per quale altro motivo li metteremmo, se no?): su Altervista di acquisire altercents, e finché rimangono tali non c'è finanza che possa rompere ma quando vengono tramutati in denaro temo che non ci siano molte scappatoie.Certo è che se la finanza vuole inchiodarti, ti monitora il sito e col cavolo che puoi dirgli che la prestazione è occasionale
Io non sono un esperto ma diciamo che so leggere e, anche se la legge non è chiarissima e nessun professionista (notai, commercialisti, avvocati, "lo stato", "il legislatore" ...) sembra sia in grado di fare chiarezza, le cose sembrano proprio stare così. Anche l'email che ho ricevuto in risposta al mio quesito, alla fine, non risponde chiaramente alla mia domanda. La mia domanda era semplice: devo on non devo aprire una PI? Ma a ben guardare la risposta apre soltanto altri dubbi.
Che poi, a meno di non moritorare sito per sito, la Finanza non possa accertare se un guadagno proveniente dai banners sia o non sia occasionale: beh... penso sia vero solo in parte.
No, no! Una cosa è l'obbligo di avere e/o esporre una partita iva. Una cosa è dovere pagare le tasse. Quando l'imponibile annuo (e cioè tutto quello si dichiara di aver guadagnato in un anno) di una persona non supera una certa cifra (mi pare 5.000 Euro, la famosa no-tax area) non deve versare alcuna tassa. Non solo ma mi pare che non è neppure obbligato a fare la dichiarazione.Cosa devono farmi, detrarmi quei 35 € che dopo anni di circuiti pubblicitari maturo???
Nel caso, però, che gli sia già stata trattenuta la Ritenuta D'acconto (dal committente ad esempio), gli conviene fare lo stesso la dichiarazione per poi ricevere i rimborsi dallo stato. Perché in pratica è come se avesse pagato in anticipo tasse che non doveva.
Io lo faccio regolarmente e per gli anni che sono andato sotto a 5000 Euro ho già ricevuto i rimborsi. Sembra incredibile ma su questa cosa almeno lo stato funziona!
Comunque non prendere per legge quel che dico. Io non sono un esperto. Condivido soltanto ciò che ho vissuto per esperienza personale.
There are three kinds of people in this world: people who watch things happen ... people who complain about things that happen ... and people who make things happen...
Quindi, qui su AV tutti dovrebbero mettere la partita IVA, visto che il guadagno di AC è continuo (quindi niente ritenuta d'acconto)...
Ciaooooo!
Mmmmm! Al di la del dubbio se tu stia prendendo in giro me o loro... bella domanda!
Anche se credo che qualsiasi bene materiale sia soggetto a norme e regole fiscali. Gli Altercents non sono un bene materiale ne una valuta reale. Ma sinceramente non me ne intendo.
In ogni caso per non fare confusione io mi limiterei a considerare il commercio e non il baratto, per il momento. È certo che qualsiasi commercio è soggetto a tasse.
Ripeto, io non lo so. Ma comunque non mi riferivo agli AlterCents in se stessi. Ma alla loro trasformazione in denaro, quando un utente lo richiede. In quel caso c'è il dubbio.Quindi, qui su AV tutti dovrebbero mettere la partita IVA, visto che il guadagno di AC è continuo (quindi niente ritenuta d'acconto)...
Il punto non è se la produzione di AlterCents sia continua o no. Io credo che la normativa vada a guardare se l'attività di chi ha il sito è continuativa e mirata a accumulare denaro.
Faccio un esempio. Metti che io faccio un sito che tratta un argomento che richiama tanta gente (e chiaramente so cosa sto facendo, anche se non credo che conti in sede legale) e che mi occupi di promuoverlo, facendolo in modi più o meno evidenti: proponendolo sulle chat, nei forum (anche sottoforma della firma utente, la maggior parte del traffico sul mio sito è generato dalle mie firme sui forum), ecc. Metti che ci metto i banners, con l'evidente intento (perché a questo punto a me pare evidente) di avere un ritorno economico dalle visite sul mio sito.
Insomma sto facendo tutta una serie di azioni atte a guadagnare grazie alle visite sul mio sito (non conta quanto per la legge, che io sappia). Poi non ha importanza se ritiro i miei soldi fra 3 anni.
Questo è quello che ho capito io.
Poi è vero che finché uno raccimola al massiomo 30 € all'anno, beh non penso che nessuno vada a pestargli i piedi. Ma se dovesse cominciare a diventare 300 € al mese come mi raccontava un ragazzo tempo fa (non appartiene al circuito di AlterVista)... Quando comincia a diventare un introito simile, beh... non so io come lo chiamereste voi. Occasionale?
Ultima modifica di funcool : 19-01-2008 alle ore 19.26.28
Non conta se punto com, o punto org,la partita iva la debbono avere i siti web ad uso commerciale,e le multe so anche salate,vanno da 258 euro circa fino a quasi 2100 euro.http://www.hardwaremax.it/2007090996...n-Liguria.html
EDIT: Mi sembra giusto che chi guadagna un pacco di soldoni con i siti... debba pagare le tasse comunque tranquilli siamo in italia,fra' un po di tempo vedrete che si trovera' una scappatoia anche per questo...come dire.. fatta la legge trovato l'inganno
Ultima modifica di debug : 20-01-2008 alle ore 13.48.37
non bisogna superare la somma di 5.000,00 .... chi li supera!!!
Dico la mia per quanto sciocca.
La cosa degli altercent non è proprio così 'limpida'. Il fatto di poter acquistare (Direi che si possa dire così ... voi direste convertire) una cosa 'virtuale' con degli euro, non è immune dalla finanza. Anzi forse ci sono anche implicazioni più pesanti. Ma immagino che gli ideatori di altervista queste cose le sappiano :)