Mi sembra una sintesi sincera ed efficace di due mondi dei committenti di un sito (sempre al fine di rispondere al tema: quanto si può chiedere per farne uno):Originalmente inviato da Lilafel
1) quello dei ragazzini che giocano con il computer con quella alfabetizzazione al mondo web che porterà molti di loro ad appassionarsi del gioco e, a non molti, a farlo diventare occasione lavorativa,
2) quello delle aziende, molto variegato, che va da i polli da spennare, a quelli che hanno un approccio serio e maturo delle potenzialità di businnes dei siti. Vi sono, purtroppo, anche aziende che sfruttano l'enorme concorrenza tra i giovani per offrire paghe da fame.
Ma oltre alle due categorie sopradette (i ragazzini imberbi, squattrinati e digiuni di ogni tecnica e, dall'altra parte, le aziende) c'è una enorme terza categoria. un gran numero di persone di tutte le età che per mera passione fanno siti free su qualche argomento che è loro caro. Ponendomi con un sito che tratta la memoria storica del passato ho trovato torme di siti belli o brutti, curati graficamente o raffazzonati, amici tra loro o rivali. Di tutto veramente. Per scelta o per necessità economica quelli che sono su hosting free, sono molto restii a spendere per il "confezionamento" dei loro siti, ma che spesso hanno una potenzialità non indifferente come veicolo per le inserzioni pubblicitarie che potrebbe costituire il futuro per una comunità come Altervista.
Tutto questo, quindi è per dire che oltre ai ragazzini e alle aziende, esiste una fascia bassa del mercato che può servire a chi si affaccia alla professione nel web per farsi le ossa, ma in cui i compensi sono, per forza di cose, estremamente modesti.
Spero che non venga considerato OT fare un esempio:
Avevo segnalato nell'apposito post che due notissimi giornalisti televisivi che lavorano per Mediaset, Dotto e Piccinini, hanno pubblicato nella prefazione del loro libro: Il mucchio selvaggio, edito da Mondadori. un vero e proprio ringraziamento, appunto agli "amici, storici e occasionali, complici volontari e involontari... sono Vere confraternite. Come quella di "Scelta TV" che è appunto un sito di Altervista, amico, più che rivale, del mio sito.