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Discussione: Il Malinteso dell'"è gratis"

  1. #1
    Guest

    Exclamation Il Malinteso dell'"è gratis"

    Dopo un'altro post di lamentele da parte di utenti scontenti non posso far a meno di scannerizzare una pagina di "P.I. Solido" che molti di noi sicuramente avranno già letto;
    memorizzate ciò che leggerete e ricordatelo la prox volta che scriverete una lamentela sul servizio erogato da altervista ;)

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    ciau!

  2. #2
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    Un articolo da incorniciare nella Home di AV e da mandare a tutti gli iscritti ... (anche se fa un pò paura) ...
    ...Il grano che nasce e l'acqua che va, è un dono di tutti, padroni non ha...
    My Site FAQ di AlterVista Regolamento di AlterVista

  3. #3
    Guest

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    Certo se applichiamo ad un servizio come quello di Av quello che c'è scritto è giusto, ma ad esempio per quanto riguarda il P2P (se non si violano i diritti di autore) non vedo il motivo per cui si dovrebbe far pagare come si dice lì, oppure far pagare per le email... in fondo uno sta già pagando per potersi connettere ad internet... nel mondo reale nessuno ti viene a chiedere dei soldi "per il semplice fatto di esistere" mentre su internet se ci vuoi essere devi pagare.... questa è una differenza sostanziale... poi pensatela come volete questa è solo la mia visione

  4. #4
    Guest

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    Citazione Originalmente inviato da AmeHomePage
    Certo se applichiamo ad un servizio come quello di Av quello che c'è scritto è giusto, ma ad esempio per quanto riguarda il P2P (se non si violano i diritti di autore) non vedo il motivo per cui si dovrebbe far pagare come si dice lì, oppure far pagare per le email... in fondo uno sta già pagando per potersi connettere ad internet... nel mondo reale nessuno ti viene a chiedere dei soldi "per il semplice fatto di esistere" mentre su internet se ci vuoi essere devi pagare.... questa è una differenza sostanziale... poi pensatela come volete questa è solo la mia visione
    Scusate se esco un poco dallo stretto tema e affronto quello più generale "in internet tutto è gratis"

    Probabilmente gran parte degli altervistiani sono troppo giovani per ricostruire la storia di internet e la sua evoluzione per quello che riguarda il pagameto dei servizi, almeno in Italia. Cito a memoria: mi si perdonino inesattezze che invito tutti a correggere.
    All'origine un servizio simile era offerto solo da Videotel, servizio della sip, antenata di Telecom. In Italia, a differenza della Francia, tale servizio non aveva fortuna.
    Un ragazzo, Lorenzo Podestà, uscito da poco da un liceo milanese, lanciò un servizio che all'epoca in America era uscito dal ristretto ambito militare, ma era pensato, ancora come qualche cosa riservato alle Università e grandi istituzioni scientifiche, appunto Internet.
    La società era Galactica e pensava ad un abbonamento al servizio offerto da pagare in aggiunta alla connessione.
    Dopo questa fase di avvio, ci fu, appunto una rivoluzione nell'approccio. Altri provider, se non ricordo male il primo fu Tiscali, offrirono il servizio gratuito per ottenere la remunerazione attraverso il pagamento della connessione.
    Da qui la diffusione, almeno in Italia, del concetto che su Internet tutto è gratis, salvo la connessione: una miriade di appassionati ha aperto siti molto interessanti.
    Residuo del vecchi concetto dei servizi a pagamento se ne trovano. Lo Stato, ad esempio fornisce le Gazzette Ufficiali solo per gli ultimi 90 giorni, quelle precedenti sono riservate agli abbonati. Ma nesuno vieta di salvare copie delle gazzette e di diffonderle purchè senza lucro perchè espressamente il testo delle leggi è giustamente escluso dalla normativa del diritto d'autore.
    Appunto, ora, attraverso il diritto d'autore si tenta negli altri campi di far abbadonare il concetto che in internet tutto è gratis.


    Una domanda per Taitaonline:
    Molto bella la frase Il grano che nasce e l'acqua che va, è un dono di tutti, padroni non ha...
    Purtroppo, però il grano non è di tutti, ma solo del padrone, ed anche l'acqua ormai ha padroni ben precisi: solo di internet si può cercare di difendere, fino a che è possibile, l'appartenenza a tutti "senza padrone"
    Ultima modifica di tvlocali : 08-10-2005 alle ore 12.21.26

  5. #5
    Guest

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    Citazione Originalmente inviato da tvlocali
    solo di internet si può cercare di difendere, fino a che è possibile, l'appartenenza a tutti "senza padrone"
    Già concordo in pieno!

  6. #6
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    L'articolo è bello, ma a mio modo di vedere decisamente troppo sommario! ovvero prende un tema "generale" e lo domonizza in modo tale che alla fine il lettore si senta quasi colpevolizzato e di conseguenza ne riconosca la validità!

    A mio modo di vedere le cose sono molto piu ampie! ribadisco che quanto scritto è corretto e giusto, ma decisamente poco poco "funzionale". Mi ricorda più il temino che si faceva a scuola che un articolo giornalistico che cerca di spiegare un fenomeno come quello che ...si cerca di affrontare!

  7. #7
    Guest

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    Citazione Originalmente inviato da comma33sgm
    Dopo un'altro post di lamentele da parte di utenti scontenti non posso far a meno di scannerizzare una pagina di "P.I. Solido" che molti di noi sicuramente avranno già letto;
    memorizzate ciò che leggerete e ricordatelo la prox volta che scriverete una lamentela sul servizio erogato da altervista ;)

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    ciau!
    Gironzolando sul web ho rintracciato copie del testodell'articolo citato anche in siti dove mai me lo sarei aspettato come il sito dei praticanti notai http://www.freeforumzone.com/viewmes...f=8111&idd=779 che linko per chi trova più comodo il formato HTML.

    Per uno strano scherzo del destino l'articolo viene ora riproposto, a distanza di mesi da quando è uscito, con quel riferimento a "il Nuovo" proprio nella settimana in cui l'ex proprietario è stato arrestato per reati fallimentari e poi ammesso al regime degli arresti domiciliari.
    Faccio notare, poi, che quello di internet non è il solo mondo in cui gli utenti si sono abituati ad usufruire di un servizio gratis. Anche le televisioni "libere" lo fanno, anche se hanno trovato negli introiti pubblicitari la loro forma di remunerazione.
    Per anni si era creduto che il fenomeno si sarebbe ripetuto in Internet. Non è stato precisamente così. C'è stata, poi, la dolorosissima pagina dei dialer, con connivenze enormi delle società di telefonia, diminuita solo perchè, ormai le connessioni sulla normale linea telefonica con i modem a 56k hanno perso via via importanza.
    Se devo personalmente esprimere un giudizio sull'articolo, non esiterei ad esprimere le mie riserve: in giro ho visto analisi più complete e serene.
    Ultima modifica di tvlocali : 08-10-2005 alle ore 14.24.30

  8. #8
    Guest

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    ho aperto questo post non tanto x discutere su "internet" et "gratis" ma + sugli utenti di AV che pretendono ed a volte anche |Minacciano| gli admin solo xkè un server è down...non bisogna dimenticare che av offre un servizio base gratuito e che (come cita l'articolo)
    Citazione Originalmente inviato da P.I. Solido
    tutto quel che è gratis lo è nella stessa misura in cui qualcun'altro lo paga.

  9. #9
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    Talking

    del resto è quello il compito di un Admin o Mod! beccarsi gli improperi perchè il server è down, il banner non si vede, il sito è stato sospeso e non era contrario al regolamento!


    Ovviamente si scherza, ora non vorrei trovarmi messaggi di persone che si sono sentite chiamate in causa e quindi ....sbottano!

  10. #10
    Guest

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    Citazione Originalmente inviato da comma33sgm
    ho aperto questo post non tanto x discutere su "internet" et "gratis" ma + sugli utenti di AV che pretendono ed a volte anche |Minacciano| gli admin solo xkè un server è down...non bisogna dimenticare che av offre un servizio base gratuito.

    Hai però non fatto solo una citazione di una riga, ma hai allegato un intero articolo di due pagine sul tema di internet e gratis, che ho riletto e francamente trovo brutto, senza nessuna offesa per quello che invece era il tuo messaggio, completamente diverso.
    Concordo, invece, sul fatto che in tutti gli ambienti c'è qualcuno che, pur avendo ricevuto tutto gratis, pretende anche l'impossibile
    Ultima modifica di tvlocali : 08-10-2005 alle ore 17.57.52

  11. #11
    Guest

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    pensavo fosse interessante tutto l'articolo in sé :grin:

  12. #12
    Guest

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    Citazione Originalmente inviato da comma33sgm
    pensavo fosse interessante tutto l'articolo in sé :grin:
    Il tema è affascinante e la discussione è molto interessante: mi pare invece da respingere la soluzione proposta. Per pura combinazione proprio in questi giorni ho intervistato l'ex proprietario di Galactica, che ho citato nei messaggi più sopra, che agli inzi di Internet in Italia sosteneva l'ipotesi di un Internet a pagamento.In quell'occasione la lobby delle compagnie di telecomunicazioni, quelle consolidate e quelle emegenti, eliminò dal mercato Lorenzo Podestà, che pure aveva il merito di aver introdotto per primo in Italia Internet. Ma adesso, dopo che il grande pubblico, comprese le casalinghe di Voghera, si sono abituate alla gratuità tornare indietro mi sembra da ingenui o da sprovveduti o da troppo furbi (il che è peggio).
    Poi, mi ripeto ancora, assolutamente non prevedibile, c'è la gaffe della citazione di "il Nuovo" accompagnata dall'accostamento tra il cliccare gratis una pagina di un giornale online rirspetto al furto di una mela. In tempi di manette per bancarotta per distrazione a uno dei "ras" della comunicazione ex proprietario de "il Nuovo" è di un (ripeto) involontario umorismo "agghiacciante", pari a quello di Gene Gnocchi l'altra sera in televisione, sempre sulle manette alla stessa persona.
    Ultima modifica di tvlocali : 08-10-2005 alle ore 18.14.44

  13. #13
    Guest

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    Era stata la mentalità di trasformare internet in una serie di servizi a pagamento che aveva portato alla stagione del fiorire dei dialer. Poi qualcuno ha addirittura abusato, facendo iniziative truffaldine, come dialer nascosti che ti prendevano contro voglia.
    La polizia postale, in questo, ha fatto un'opera meritoria e il fenomeno, pure presente, è ora meno virulento, anche perchè molti sono passati alla banda larga.

  14. #14
    Guest

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    Citazione Originalmente inviato da tvlocali
    Una domanda per Taitaonline:
    Molto bella la frase Il grano che nasce e l'acqua che va, è un dono di tutti, padroni non ha...
    Purtroppo, però il grano non è di tutti, ma solo del padrone, ed anche l'acqua ormai ha padroni ben precisi: solo di internet si può cercare di difendere, fino a che è possibile, l'appartenenza a tutti "senza padrone"
    ... purtroppo il grano non è di tutti ma solo del padrone... ecco appunto... bisogna anche capire che il "padrone" del grano è quello che si è rotto le palle per arare, comprare le sementi, misciare ***** per concimare il campo e che alla fine se vengono due gocce di pioggia in più o in meno non mangia.

    ... e l'acqua? giustissimo che l'acqua è (dovrebbe) essere di tutti... se però te la vai a prendere da solo; se vuoi che ti esca dal rubinetto dentro casa tua il servizio te lo paghi. E te lo paghi comunque, anche se dovessero dartela gratis l'acqua.

    Questo solo per dire che in realtà il problema del gratis in generale è moooolto più vasto del "problema" di internet gratis.

    Purtrobbo ci illudiamo tutti che quello che non si paga direttamente sia gratuito.
    Ci sono supermercati che ti danno la borsa di plastica "gratis" altri che te la fanno pagare. E' evidente che quelli che la "offrono" gratis in realtà te la fanno pagare caricandone i costi sugli articoli che compri. E allora non è meglio che te la facciano pagare? così se non la vuoi non la prendi e non la paghi. Dove invece è gratis, guarda guarda, la paghi anche se non la prendi !!

  15. #15
    Guest

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    Citazione Originalmente inviato da krampus
    ... purtroppo il grano non è di tutti ma solo del padrone... ecco appunto... bisogna anche capire che il "padrone" del grano è quello che si è rotto le palle per arare, comprare le sementi, misciare ***** per concimare il campo e che alla fine se vengono due gocce di pioggia in più o in meno non mangia.

    ... e l'acqua? giustissimo che l'acqua è (dovrebbe) essere di tutti... se però te la vai a prendere da solo; se vuoi che ti esca dal rubinetto dentro casa tua il servizio te lo paghi. E te lo paghi comunque, anche se dovessero dartela gratis l'acqua.

    Questo solo per dire che in realtà il problema del gratis in generale è moooolto più vasto del "problema" di internet gratis.

    Purtrobbo ci illudiamo tutti che quello che non si paga direttamente sia gratuito.
    Torniamo all'esempio del grano: l'agricoltore deve arare seminare concimare ecc. Il raccolto è suo. Se viene la siccità o gli insetti, va addirittura in perdita, Poi qualcuno si è messo a scegliere i semi più produttivi e si è fatto pagare il servizio. Qualcun altro poi ha ibridato i semi: ha creato varietà estremamente produttive, ma le cui spighe non sono adatte a produrre semi per l'anno successivo. Le grandi multinazionali hanno chiesto ed ottenuto il brevetto e così il contadino dell'altopiano messicano deve, per seminare il granoturco, comprare solo il seme della Monsanto o chi per lei.
    Pretendere tutto gratis è forse esagerato. Pretendere che tutto sia brevettabile, a mio modesto parere, lo è altrettanto.
    Se i fenici avessero brevettato l'alfabeto e prima del passare dei 70 anni dalla morte dell'ultimo coautore avessero apportato qualche piccola modifica, sulla base delle leggi attuali potrebbero pretendere infiniti diritti d'autore o forse in alternativa lo scenario sarebbe stato diverso: una rivoluzione avrebbe abolito il diritto d'autore.
    Passiamo ad infernet che in se' non è che la rete delle reti, credo che sia accompagnata da una definizione di protocolli. esattamente come nell' '800 convenzioni internazionali fissavano la larghezza dello scartamento ferrovario.
    Nessuno, però credo nell'800 si è fatto pagare perchè si adottava lo scartamento europeo e non quello spagnolo.
    Se un poeta vuol far conoscere le sue poesie su internet, le mette, se no se ne può benissimo astenere oppure trovi pure chi gli promette diritti d'autore per ogni clic, ma lo stato deve prima impedire che i dialer sorprendano la buona fede dei visitatori e solo in un secondo momento si preoccupi di aiutare gli esattori di balzelli.
    Sopra si è ricordato che agli inizi Galactica propose un altro schema, non gratuito di servizio internet. Le società di telefonia lo sconfissero. Ora non ho capito quale è la proposta: devon essere i provider ad essere remunerati o i ceatori di siti' I primi lo facciano pure sempre che offrano servizi migliori rispetto a chi offre il servizio gratuito.
    Ai secondi dico: se vogliono essere pagati, trovino pure un sistema di esazione, ma non si rivolgano più a quegli squallidi intermediari che sono i dialer.

  16. #16
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    tutto quel che è gratis lo è nella stessa misura in cui qualcun'altro lo paga.
    Senza dubbio è una frase chiave del discorso che si applica non solo ad Internet ma alla vita in genere.

    Ovviamente se una persona si occupa dello sviluppo di un software per passione, e dedica alla sua attività qualche ora la settimana quando è comoda o ne ha voglia ecco che non si può parlare di lavoro vero e proprio ma più che altro hobby, e da un hobby nessuno si aspetta di guadagnare nulla in termini di denaro.

    In realtà però chi usa quel software "gratuitamente" conferisce comunque al creatore un guadagno in termini di appagamento e soddisfazione personale che al supermercato non servono per comprare neanche un panino, ma che per la persona hanno un valore talvolta superiore rispetto al denaro vero e proprio.

    Naturalmente se quell'hobby inizia a diventare un impegno costante e a portar via 8-10 ore al giorno ecco che si trasforma in lavoro ed il concetto stesso di lavoro presuppone per chi lo fa una retribuzione anche in denaro per consentirgli di comprare al supermercato , a meno che ovviamente la suddetta persona non sia nelle condizioni di poter vivere di rendita o farsi mantenere da qualcuno.

    I servizi gratuiti su internet (se di servizi si tratta) seguono e seguiranno sempre le stesse regole, a meno che un giorno non si possa comprare al supermercato con qualcosa che sia diverso dal denaro, anche perchè dire a una persona che ci lavora e che attacca alle 08:00 e stacca alle 18:30 che il mese prossimo non riceverà soldi ma tanta soddisfazione può essere un po' rischioso

    È ovvio che un servizio gratuito metterà in atto quelle politiche finalizzate a trarre finanziamento dall'utilizzo stesso dei suoi servizi piuttosto che dalla gente che li usa, tipicamente quindi attraverso quella che può essere la pubblicità in ogni sua forma.



    Faccio una digressione su quanto postato all'inizio da comma33sgm, perchè credo sia una cosa importante.

    Frequento il forum assiduamente, tuttavia non rientra nelle possibilità vedere tutti i post di tutte le sezioni, modero e gestisco nello specifico le segnalazioni di problemi tecnici avendo il compito di amministratore.

    Pur cercando non ho trovato nella mia sezione, che è quella che deve essere usata per queste cose, segnalazioni riguardanti un (presumo grave) problema tecnico che ha coinvolto più utenti, anche perchè se esiste potrebbe ancora esserci ed è quindi importante che sia portato alla nostra attenzione.
    Se quindi hai fatto riferimento ad un post specifico ti chiedo di linkarlo in modo che il problema possa essere studiato e possibilmente risolto in breve tempo.
    Gianluca

  17. #17
    Guest

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    Citazione Originalmente inviato da Gianluca
    Senza dubbio è una frase chiave del discorso che si applica non solo ad Internet ma alla vita in genere.

    Ovviamente se una persona si occupa dello sviluppo di un software per passione, e dedica alla sua attività qualche ora la settimana quando è comoda o ne ha voglia ecco che non si può parlare di lavoro vero e proprio ma più che altro hobby, e da un hobby nessuno si aspetta di guadagnare nulla in termini di denaro.

    .............................servizi gratuiti su internet (se di servizi si tratta) seguono e seguiranno sempre le stesse regole, a meno che un giorno non si possa comprare al supermercato con qualcosa che sia diverso dal denaro, anche perchè dire a una persona che ci lavora e che attacca alle 08:00 e stacca alle 18:30 che il mese prossimo non riceverà soldi ma tanta soddisfazione può essere un po' rischioso.
    Che chi, in modo professionale e forse a tempo pieno si occupa di internet debba avere una remunerazione è giusto e sacrosanto. i servizi espressamente richiesti vanno pagati. Quello a cui sono contrario è che si passi da una esagerazione all'altra: che passi il principio che ogni cosa che è su internet, debba essere pagata perchè fatalmente a percepire i guadagni non sarebbero certo quelli che ci hanno lavorato, ma solo i furbi intermediari.
    Altrettanto fermamente sono contro i dialer. Secondo il principio che i servizi vanno pagati, si sono arricchiti solo quelli che hanno sfruttato la dabbenaggine altrui. Le società di telefonia, impazzite per il miraggio delle loro pingui intermediazioni, si sono prestate a reggere il sacco ai peggiori lupi e sciacalli.
    Cambiando discorso, ma rimanendo nello stesso ambito: la chiusura del servizio 12 ha scatenato un pullulare di iniziative che hanno speso somme enormi solo in pubblicità. Andava così bene il servizio pagine bianche su internet e ora tutti dobbiamo spendere cifre allucinanti solo per sapere un numero di telefono.
    Il vecchio servizio gratuito era ingiusto? A parte che il numero telefonico era a fronte di un abbonamento, ditemi quale progresso c'è nel creare questo fittizio mondo basato sui numeri di telefono. La stessa cosa succederà per molti altri che veri servizi non sono.

  18. #18
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    Ovviamente sta nell'onestà e correttezza dei fornitori distinguere una fonte di finanziamento da una fonte di speculazione.

    Il mio discorso era riferito solo ai servizi internet stile email o spazio web gratuito, non sono entrato nel merito nè dei dialers nè servizi telefonici come il 12 dei quali non ho esperienza specifica e quindi non saprei parlare.
    Ultima modifica di Gianluca : 10-10-2005 alle ore 16.43.05
    Gianluca

  19. #19
    Guest

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    Non mi riferivo a qualke post in particolare,ma da qnd frequento qst community ho sempre visto post di gente che si lamentava xkè non c'è qualcos'altro di gratuito nel servizio offerto da AV o arrabbiarsi di brutto solo xkè un server era down :eyes:

  20. #20
    Ospite Guest

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    Citazione Originalmente inviato da Dodi
    L'articolo è bello, ma a mio modo di vedere decisamente troppo sommario! ovvero prende un tema "generale" e lo domonizza in modo tale che alla fine il lettore si senta quasi colpevolizzato e di conseguenza ne riconosca la validità!

    A mio modo di vedere le cose sono molto piu ampie! ribadisco che quanto scritto è corretto e giusto, ma decisamente poco poco "funzionale". Mi ricorda più il temino che si faceva a scuola che un articolo giornalistico che cerca di spiegare un fenomeno come quello che ...si cerca di affrontare!
    sottoscrivo...l'articolo è un minestrone...non che non si possano condividere anche tante cose dell'articolo: basta pubblicare un solo script gratuito e già si hanno i cosidetti problemi con gli utenti se qualcosa non funziona...però un conto è scrivere una specie di "avvelenata" alla Guccini, che si presenta già come un momento di personale delusione o incazzatura, un altro è fare un discorso serio sul gratis, non gratis. Per esempio il problema del P2P che poi è il problema dei diritti d'autore (e quindi non degli utenti ma di pochi altri) è tutt'altra cosa che il problema di chi presenta un servizio come gratuito o addirittura procacciatore di danaro e poi si ritrova di fronte alle richieste anche assurde delgi utenti (assurde per lo + a leggere il forum per problemi di ignoranza). e quindi quest'utlimo è un problema dei tanti nei confronti dei pochi .


    ot cmq a me p i solido non è mai arrivato anceh se mi sono iscritta da tanto tempo

  21. #21
    Ospite Guest

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    Citazione Originalmente inviato da Gianluca
    Ovviamente sta nell'onestà e correttezza dei fornitori distinguere una fonte di finanziamento da una fonte di speculazione.

    Il mio discorso era riferito solo ai servizi internet stile email o spazio web gratuito, non sono entrato nel merito nè dei dialers nè servizi telefonici come il 12 dei quali non ho esperienza specifica e quindi non saprei parlare.
    sì ma infatti il problema che l'articolo non ci dice nulla di esplicativo sul web e sul gratis, ci dice solo che chi l'ha scritto è incazzato.

  22. #22
    Guest

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    Citazione Originalmente inviato da lottaaidialer
    Torniamo all'esempio del grano: l'agricoltore deve arare seminare concimare ecc. Il raccolto è suo. Se viene la siccità o gli insetti, va addirittura in perdita, Poi qualcuno si è messo a scegliere i semi più produttivi e si è fatto pagare il servizio. Qualcun altro poi ha ibridato i semi: ha creato varietà estremamente produttive, ma le cui spighe non sono adatte a produrre semi per l'anno successivo. Le grandi multinazionali hanno chiesto ed ottenuto il brevetto e così il contadino dell'altopiano messicano deve, per seminare il granoturco, comprare solo il seme della Monsanto o chi per lei.
    Pretendere tutto gratis è forse esagerato. Pretendere che tutto sia brevettabile, a mio modesto parere, lo è altrettanto.
    ... e qui il discorso si complica ancora di più perchè toccherebbe parlare di prodotti e di idee. Internet non è fatto solo di idee, di protocolli e di algoritmi ma anche di contenuti che per quanto non fisicamente tangibili da qualcuno sono prodotti ad un certo costo; questo costo deve rientrare, con i dovuti guadagni, per il semplice motivo che altrimenti i produttori di contenuti non continueranno a produrli.
    L'esempio che hai fatto sui brevetti del granoturco è calzante e dimostra che ci possano essere problemi enormi su cosa sia lecito e cosa non sia lecito berevettare; però devi anche dire che chi ha investito per produrli quei semi deve essere ripagato della ricerca che ha fatto altrimenti la ricerca termina. E la stessa cosa su qualsiasi prodotto. Oppure dimmi che è corttetto fare come i cinesi e copiare tutto.

    Citazione Originalmente inviato da lottaaidialer
    Passiamo ad infernet che in se' non è che la rete delle reti, credo che sia accompagnata da una definizione di protocolli. esattamente come nell' '800 convenzioni internazionali fissavano la larghezza dello scartamento ferrovario.
    Nessuno, però credo nell'800 si è fatto pagare perchè si adottava lo scartamento europeo e non quello spagnolo.
    ... qui invece le due cose sono molto diverse: fissare uno standard non è una scoperta ma è un modo per rendere il prodotto più facilmente usabile e quindi vendibile. Adottare uno scartamento particolare rendeva semplicemente più adatta la sede stradale o quella ferroviaria ovvero permetteva di farci circolare sopra mezzi che già esistevano o che potevano essere così più facilmente utilizzabili. Ma la strada e la ferrorvia la pagavi uguale a come la paghi oggi.

    Citazione Originalmente inviato da lottaaidialer
    Se un poeta vuol far conoscere le sue poesie su internet, le mette, se no se ne può benissimo astenere oppure trovi pure chi gli promette diritti d'autore per ogni clic, ma lo stato deve prima impedire che i dialer sorprendano la buona fede dei visitatori e solo in un secondo momento si preoccupi di aiutare gli esattori di balzelli.
    ... perchè devi confondere chi vuole semplicemente vendere il suo prodotto da quello che punta a truffare la gente? Uno potrebbe semplicemente voler pubblicare le sue opere chiedendo semplicemente di essere pagato, al pari di chi stampa un libro del quale è vietato fare fotocopie, o di chi pubblica un CD.

    I dialer sono delle porcherie ma per come sono state usate, non per loro caratteristica intrinseca. SONO UNA PORCHERIA PERCHE' SONO STATI UTILIZZATI AL 99,99% PER TRUFFARE. Se fossero stati usati correttamente, con prezzi chiari, modalità di accesso chiare sarebbero potuti essere delle forme di pagamento come altre. Così non è stato. Punto. Ma è come dire che chi si fa pagare tramite carta di credito è un ladro poichè capita che le carte vengano clonate.

    Citazione Originalmente inviato da lottaaidialer
    Sopra si è ricordato che agli inizi Galactica propose un altro schema, non gratuito di servizio internet. Le società di telefonia lo sconfissero. Ora non ho capito quale è la proposta: devon essere i provider ad essere remunerati o i ceatori di siti' I primi lo facciano pure sempre che offrano servizi migliori rispetto a chi offre il servizio gratuito.
    Ai secondi dico: se vogliono essere pagati, trovino pure un sistema di esazione, ma non si rivolgano più a quegli squallidi intermediari che sono i dialer.
    Non c'e' nessuna proposta. La discussione è partita dal fatto che, non ricordo chi l'ha iniziata, ha voluto sottolineare che altervista.org non fa pagare per i servizi che offre e che quindi prima di criticare pesantemente ogni volta che c'è qualche disguido sul servizio, di ricordarsi che è gratuito.

    Per quanto riguarda chi debba essere pagato se provider o creatori di siti, mi pare che la domanda sia abbastanza ingenua: devono essere pagati tutti quelli che ti offrono un servizio e lo fanno per professione, ovvero tutti colori che creano qualsiasi cosa. Se qualcuno vuole offrire gratuitamente quanto da creato deve essere libero di decirderlo lui e non tu che usufruisci dei suoi servizi/prodotti/contenuti/idee. Tu invece che ussufruisci dei prodotti DEVI aver la possibilità di decidere se acquistare o meno quel prodotto (cosa che i dialer per come usati cercano di evitare).

    Altervista offre un (ottimo) servizio gratuito (cioè pagato in altra forma!!) perchè chi l'"ha costruita" ha deciso così; se avesse deciso diversamente avrebbe avuto tutto il diritto di farsi pagare... e tu (e io) avremmo avuto tutto il diritto di non comprare il suo prodotto.

    Chi produce ha diritto di farsi pagare e chi compra ha il diritto di non acquistare se non vuole. Pirateria e dialer sono due concetti che vanno contro questo principio (ripeto la prima per definizione, la seconda per abuso).

  23. #23
    Guest

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    Citazione Originalmente inviato da krampus
    ........... chi ha investito per produrli quei semi deve essere ripagato della ricerca che ha fatto altrimenti la ricerca termina. E la stessa cosa su qualsiasi prodotto. Oppure dimmi che è corttetto fare come i cinesi e copiare tutto. ).
    E' vero che è solo un esempio ma lo scandalo era solo nel fatto che la Monsanto e C producono semi che a loro volta, per scelta deliberata, non possono essere usati nei successivi raccolti. Da qui i dubbi, non solo miei ma di una larga parte dell'opinione pubblica dell'opportunità che gli Stati tutelino queste scelte che rischiano di aggravare la fame del mondo.



    Citazione Originalmente inviato da krampus
    ...........
    ... qui invece le due cose sono molto diverse: fissare uno standard non è una scoperta ma è un modo per rendere il prodotto più facilmente usabile e quindi vendibile. Adottare uno scartamento particolare rendeva semplicemente più adatta la sede stradale o quella ferroviaria ovvero permetteva di farci circolare sopra mezzi che già esistevano o che potevano essere così più facilmente utilizzabili. Ma la strada e la ferrorvia la pagavi uguale a come la paghi oggi. ).
    Persino l'Antitrust americana si è resa conto che chi ha una posizione dominante nell'iformatica, tende ad abusarne perchè vende anche i prodotti accessori con situazione di vantaggio solo perchè gli standard sono simili.

    Citazione Originalmente inviato da krampus
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    ... perchè devi confondere chi vuole semplicemente vendere il suo prodotto da quello che punta a truffare la gente? Uno potrebbe semplicemente voler pubblicare le sue opere chiedendo semplicemente di essere pagato, al pari di chi stampa un libro del quale è vietato fare fotocopie, o di chi pubblica un CD.

    I dialer sono delle porcherie ma per come sono state usate, non per loro caratteristica intrinseca. SONO UNA PORCHERIA PERCHE' SONO STATI UTILIZZATI AL 99,99% PER TRUFFARE. Se fossero stati usati correttamente, con prezzi chiari, modalità di accesso chiare sarebbero potuti essere delle forme di pagamento come altre. Così non è stato. Punto. Ma è come dire che chi si fa pagare tramite carta di credito è un ladro poichè capita che le carte vengano clonate.).
    Su internet, che è solo la rete delle reti, in questo momento si è affermato lo standard della gratuità: chi offre un servizio è liberissimo di farlo nelle forme che vuole se usa altri mezzi (vendita di cd ecc.) A mio parere può ugualmente usufruire a suo vantaggio ( e per lui è gratis il vantaggio di usufruire di uno strumento conosciuto da tutti) di questo strumento bellissimo per far pagare il proprio servizio, ma deve in modo molto chiaro spiegare che a differenza degli altri il suo è un servizio a pagamento. Quanto ai dialer, sei il primo a riconoscere che l'esperienza è stata catastrofica. Sembra quasi che tutti i truffatori del mondo si erano concentrati, con la corresponsabilità delle società di telefonia. Il problema per fortuna è diminuito non solo per la meritoria opera della polizia postale, ma anche per la diffusione della banda larga. Passando al tuo esempio delle truffe con le carte di credito, ti sei reso conto che sia pure non in modo totale i consumatori hanno ottenuto una protezione da quasi tutti gli istituti di credito che hanno riconosciuto un intervento delle compagnie di assicurazione in un numero sempre crescente di casi. Guarda che è un principio del diritto romano, ancora adesso vigente che tra chi chi si preoccupa di evitare un danno e chi cerca di ottenere un lucro il sistema giuridico deve preferire il primo.

    Citazione Originalmente inviato da krampus
    ...........
    Non c'e' nessuna proposta. La discussione è partita dal fatto che, non ricordo chi l'ha iniziata, ha voluto sottolineare che altervista.org non fa pagare per i servizi che offre e che quindi prima di criticare pesantemente ogni volta che c'è qualche disguido sul servizio, di ricordarsi che è gratuito.

    Per quanto riguarda chi debba essere pagato se provider o creatori di siti, mi pare che la domanda sia abbastanza ingenua: devono essere pagati tutti quelli che ti offrono un servizio e lo fanno per professione, ovvero tutti colori che creano qualsiasi cosa. Se qualcuno vuole offrire gratuitamente quanto da creato deve essere libero di decirderlo lui e non tu che usufruisci dei suoi servizi/prodotti/contenuti/idee. Tu invece che usufruisci dei prodotti DEVI aver la possibilità di decidere se acquistare o meno quel prodotto (cosa che i dialer per come usati cercano di evitare).

    Altervista offre un (ottimo) servizio gratuito (cioè pagato in altra forma!!) perchè chi l'"ha costruita" ha deciso così; se avesse deciso diversamente avrebbe avuto tutto il diritto di farsi pagare... e tu (e io) avremmo avuto tutto il diritto di non comprare il suo prodotto.

    Pirateria e dialer sono due concetti che vanno contro questo principio (ripeto la prima per definizione, la seconda per abuso).
    Altervista svolge un ottimo servizio gratuito, nella speranza, credo che i proventi pubblicitari potessero garantire una giusta remunerazione del lavoro. Era la formula usata anche dalle televisioni private. Il mercato della publicità su Internet è diventato oltremodo difficile e quindi se ritiene di offrire anche qualche servizio a pagamento, se si pone in un giusto livello rispetto ai concorrenti, farebbe probabilmente una cosa giusta.
    Ultima modifica di lottaaidialer : 10-10-2005 alle ore 20.03.56

  24. #24
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    Citazione Originalmente inviato da krampus
    ........... chi ha investito per produrli quei semi deve essere ripagato della ricerca che ha fatto altrimenti la ricerca termina. E la stessa cosa su qualsiasi prodotto. Oppure dimmi che è corttetto fare come i cinesi e copiare tutto. ).
    E' vero che è solo un esempio ma lo scandalo era solo nel fatto che la Monsanto e C producono semi che a loro volta, per scelta deliberata, non possono essere usati nei successivi raccolti. Da qui i dubbi, non solo miei ma di una larga parte dell'opinione pubblica dell'opportunità che gli Stati tutelino queste scelte che rischiano di aggravare la fame del mondo.



    Citazione Originalmente inviato da krampus
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    ... qui invece le due cose sono molto diverse: fissare uno standard non è una scoperta ma è un modo per rendere il prodotto più facilmente usabile e quindi vendibile. Adottare uno scartamento particolare rendeva semplicemente più adatta la sede stradale o quella ferroviaria ovvero permetteva di farci circolare sopra mezzi che già esistevano o che potevano essere così più facilmente utilizzabili. Ma la strada e la ferrorvia la pagavi uguale a come la paghi oggi. ).
    Persino l'Antitrust americana si è resa conto che chi ha una posizione dominante nell'iformatica, tende ad abusarne perchè vende anche i prodotti accessori con situazione di vantaggio solo perchè gli standard sono simili.

    Citazione Originalmente inviato da krampus
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    ... perchè devi confondere chi vuole semplicemente vendere il suo prodotto da quello che punta a truffare la gente? Uno potrebbe semplicemente voler pubblicare le sue opere chiedendo semplicemente di essere pagato, al pari di chi stampa un libro del quale è vietato fare fotocopie, o di chi pubblica un CD.

    I dialer sono delle porcherie ma per come sono state usate, non per loro caratteristica intrinseca. SONO UNA PORCHERIA PERCHE' SONO STATI UTILIZZATI AL 99,99% PER TRUFFARE. Se fossero stati usati correttamente, con prezzi chiari, modalità di accesso chiare sarebbero potuti essere delle forme di pagamento come altre. Così non è stato. Punto. Ma è come dire che chi si fa pagare tramite carta di credito è un ladro poichè capita che le carte vengano clonate.).
    Su internet, che è solo la rete delle reti, in questo momento si è affermato lo standard della gratuità: chi offre un servizio è liberissimo di farlo nelle forme che vuole se usa altri mezzi (vendita di cd ecc.) A mio parere può ugualmente usufruire a suo vantaggio ( e per lui è gratis il vantaggio di usufruire di uno strumento conosciuto da tutti) di questo strumento bellissimo per far pagare il proprio servizio, ma deve in modo molto chiaro spiegare che a differenza degli altri il suo è un servizio a pagamento. Quanto ai dialer, sei il primo a riconoscere che l'esperienza è stata catastrofica. Sembra quasi che tutti i truffatori del mondo si erano concentrati, con la corresponsabilità delle società di telefonia. Il problema per fortuna è diminuito non solo per la meritoria opera della polizia postale, ma anche per la diffusione della banda larga. Passando al tuo esempio delle truffe con le carte di credito, ti sei reso conto che sia pure non in modo totale i consumatori hanno ottenuto una protezione da quasi tutti gli istituti di credito che hanno riconosciuto un intervento delle compagnie di assicurazione in un numero sempre crescente di casi. Guarda che è un principio del diritto romano, ancora adesso vigente che tra chi chi si preoccupa di evitare un danno e chi cerca di ottenere un lucro il sistema giuridico deve preferire il primo.

    Citazione Originalmente inviato da krampus
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    Non c'e' nessuna proposta. La discussione è partita dal fatto che, non ricordo chi l'ha iniziata, ha voluto sottolineare che altervista.org non fa pagare per i servizi che offre e che quindi prima di criticare pesantemente ogni volta che c'è qualche disguido sul servizio, di ricordarsi che è gratuito.

    Per quanto riguarda chi debba essere pagato se provider o creatori di siti, mi pare che la domanda sia abbastanza ingenua: devono essere pagati tutti quelli che ti offrono un servizio e lo fanno per professione, ovvero tutti colori che creano qualsiasi cosa. Se qualcuno vuole offrire gratuitamente quanto da creato deve essere libero di decirderlo lui e non tu che usufruisci dei suoi servizi/prodotti/contenuti/idee. Tu invece che usufruisci dei prodotti DEVI aver la possibilità di decidere se acquistare o meno quel prodotto (cosa che i dialer per come usati cercano di evitare).

    Altervista offre un (ottimo) servizio gratuito (cioè pagato in altra forma!!) perchè chi l'"ha costruita" ha deciso così; se avesse deciso diversamente avrebbe avuto tutto il diritto di farsi pagare... e tu (e io) avremmo avuto tutto il diritto di non comprare il suo prodotto.

    Pirateria e dialer sono due concetti che vanno contro questo principio (ripeto la prima per definizione, la seconda per abuso).
    Altervista svolge un ottimo servizio gratuito, nella speranza, credo che i proventi pubblicitari potessero garantire una giusta remunerazione del lavoro. Era la formula usata anche dalle televisioni private. Il mercato della publicità su Internet è diventato oltremodo difficile e quindi se ritiene di offrire anche qualche servizio a pagamento, se si pone in un giusto livello rispetto ai concorrenti, farebbe probabilmente una cosa giusta.
    Usufruire però di un servizio gratuito non può essere paragonato alla pirateria.
    .
    Ultima modifica di lottaaidialer : 10-10-2005 alle ore 21.36.35

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