articolo di Punto informatico.

Dove restiamo letteralmente sorpresi ed addolorati è nel leggere passaggi quale il seguente: "Consideriamo invece meramente strumentali e prive di reale fondamento le polemiche che alcuni esponenti del mondo politico, supportati dal cosiddetto popolo della rete, stanno accendendo, in merito alle conseguenze derivanti dall'applicazione della nuova normativa." Passaggi che ci lasciano perplessi sulla comprensione delle regole basilari di una democrazia da parte dei rappresentanti degli editori, nella cui visione, i politici agitano polemiche pretestuose supportati dai cittadini! E non che i cittadini avanzano le loro esigenze tramite i loro rappresentanti, come succede in qualsiasi democrazia.

Ma, soprattutto, restiamo sgomenti di fronte ad espressioni dispregiative quali "il cosiddetto popolo della rete" che, altri non sono che i loro clienti.