Da La repubblica:
ora la verità comincia a venire a galla.
Il messaggio dei rapitori
"Li liberiamo se manifestate"
Ma mette un pesante ultimatum: "Cinque giorni e li uccidiamo"
E ancora: "Berlusconi è un servo agli ordini del suo padrone"
Ecco il testo delle Falangi Verdi, il gruppo iracheno che ha rapito Stefio, Cupertino e Agliana, così come è stato riportato dalla televisione araba Al Arabiya. Il messaggio risalirebbe a domenica 25 aprile:
"Agli amici amanti della pace del popolo italiano e a tutti gli uomini liberi del mondo. Ci rivolgiamo a voi per la seconda volta per farvi partecipi di una grande responsabilità nei confronti dei vostri concittadini".
"E' oramai chiarissimo, senza ombra di dubbio, che chi vi sta guidando è un servo agli ordini del suo padrone, e non presta attenzione alcuna a voi. Vi diciamo che le persone detenute da noi sono dei criminali di guerra e delle guardie private che Berlusconi ha assoldato per vigilare sulla sicurezza dei suoi padroni".
"Egli - prosegue il comunicato - non ha preso nessuna iniziativa per cercare di liberarli. Annunciamo a voi e a tutti gli uomini liberi del mondo la nostra è una causa giusta, stiamo difendendo la nostra terra il nostro onore e i nostri sacri valori dopo che le forze del male sono venute da dietro gli oceani per occupare la nostra terra. E dunque questo nostro diritto (di difendere la nostra terra) è riconosciuto dalle leggi celesti e dal diritto internazionale. Continueremo a dare la caccia a tutti coloro che ci danneggiano per punirli e saremo in grado di fare ciò, a Dio piacendo, specie con le spie italiane detenute presso di noi."
I sequestratori aggiungono: " Vi diciamo che in segno di buona volontà provvederemo a liberarli e farli partire fuori del nostro paese se dimostrerete di essere favorevoli alla nostra causa collaborando con noi e se direte no alla politica del vostro primo ministro pubblicamente attraverso una grande manifestazione che percorra tutte le vie della vostra capitale, in segno di protesta nei confronti della guerra contro di noi e a sostegno della nostra causa e in segno di solidarietà con tutti gli uomini liberi del mondo e se inviterete il vostro governo a ritirare le proprie truppe dal nostro paese".
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Infine l'ultimatum: "Vi concediamo 5 giorni di tempo, in caso contrario, li uccideremo senza esitazioni e senza ulteriori avvertimenti".
(26 aprile 2004)