Mi è capitato sotto gli occhi una delibera del Garante della Privacy ed ho provato ad applicarla: con mia grande sorpresa ho scoperto che tutti (dico: tutti) quelli a cui ho inviato la diffida mi hanno risposto e mi hanno cancellato dalle loro mailing list, dove ero stato inserito arbitrariamente...
Incredibile !
Allora ho pensato di rendervi partecipi di questa cosa e, se siete vittime anche voi di questo problema, potete utilizzare il facsimile di lettera che ho inviato ai "gentili signori" che comprano un milione di indirizzi email per 100 $. Io la lettera l'ho scritta così:
Gentili Signori,
e' riprovevole il fatto che abbiate inserito arbitrariamente nella Vs mailing list indirizzi di posta elettronica che non abbiano fatto richiesta in tal senso, oltretutto perche' cio' e' contrario alla legge ed alle direttive del Garante della Privacy (vedi a questo proposito il testo della L. 675/96 e le Newsletters del Garante:
http://www.garanteprivacy.it/garante/doc.jsp?ID=34837
http://www.garanteprivacy.it/garante/doc.jsp?ID=71041 )
Pertanto, ai sensi dell'art. 13 comma 1. lettera c) della L. 675/96 e successive modificazioni ed integrazioni, Vi chiedo di conoscere, senza ritardo:
a)la conferma dell'esistenza o meno di dati personali che mi riguardano;
b)la comunicazione in forma intelligibile dei medesimi dati e della loro origine;
c) la cancellazione dei dati trattati in violazione di legge;
d) l'attestazione che le operazioni di cui ai punti precedenti sono state portate a conoscenza, anche per quanto riguarda il loro contenuto, di coloro ai quali i dati sono stati comunicati o diffusi.
Vi informo, inoltre, che se non ricevero' Vs notizie in merito in un ragionevole lasso di tempo mi premurero' di informare in tal senso le Competenti Autorita'.
In attesa di un sollecito riscontro, Vogliate gradire i miei migliori saluti.
(segue firma completa ed indirizzo stradale)
e l'ho indirizzata al mittente del messaggio (mi è quasi sempre tornata indietro come "undeliverable"), al webmaster ed all'abuse del sito cui fa riferimento, al webmster ed all'abuse del server che ospita il sito (recuperabile facendo un whois), al registrant, all'admin, al billing ed al tech ufficiali del sito (tutti recuperabili tramite whois) e, se diverso, all'abuse del provider del server di posta cui viene fatto riferimento. Nel caso si debba procedere con la notifica alle Autorità, sul sito dela Garante ci sono gli indirizzi email e stradali cui fare riferimento.
Ripeto:
tutti quelli a cui l'ho inviata hanno risposto entro le 24 ore con la conferma di avermi tolto dalle loro mailing list.
Come tutte le medaglie, anche questa ha il suo rovescio: quest'azione si può applicare solo ad azioni di spamming che provengono (o fanno riferimento) a server ubicati sul territorio italiano, dato che è una legge italiana. Però, pur considerando questo aspetto, mi reputo soddisfatto di aver almeno limitato il fenomeno.
Per la cronaca: con le ultime delibere, chi viene riconosciuto come spammatore può essere condannato a pagare (in soldi!!!) i danni morali e materiali. Esiste una certa casistica che può essere recuperata facilmente su internet, anche sul sito del garante stesso.
Spero che questo messaggio possa servirvi a qualcosa.