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Discussione: hackers & crackers

  1. #1
    express non è connesso AlterVistiano
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    chiariamo una volta per tutte... poi non voglio piu' sentir dire che quelli che mandano i virus per internet sono hacker:

    Negli anni 60, con un finanziamento del Pentangono nei confronti del MIT (Massachussets Institue of Technology), si venne a creare nell'ambito di quella universita' una schiera di 'innamorati' del pc che passavano ogni momento a fare, disfare, cambiare, modificare programmi. Accanto ai loro programmi facevano circolare nell'ambiente idee moderne di liberta del software, intesa non come liberta di vendita, ma liberta di comunicazione (la licenza MIT style risale a quel periodo). Nel giro di pochi anni so comincio' a riferirsi a queste persone come hackers. Alla fine degli anni 60 (durante la guerra in Vietnam) alcuni professori che erano a capo di questo progetto si trasferirono in california (assieme ai loro studenti piu' brillanti). Gli studenti si riunirono in una associazione e cominciarono a sfruttare le loro conoscenze. In quel periodo alcuni di essi cominciarono ad applicarsi al ramo delle telecomunicazioni (dopo che fu scoperto che mandando un determinato segnale a mezzo di apparecchio telefonico si riusciva a telefonare gratis in un periodo in cui telefonare gratis significava anche andare contro la guerra, dato che il governo per finanziarla aveva imposto una speciale tassa sulle telefonate). Alcuni di questi giovani cominciarono a vendere questi oggetti (da questi proventi nacque poi la Apple). Fra questi hackers c'era anche un certo Bill Gates, il quale comincio scrivendo un piccolo compilatore basic. Il secondo lavoro di gates venne pubblicato prima ancora che il giovane riuscisse a venderlo. Il resto della storia la si conosce: gates acquisto il qdos (quick and dirty operating sistem) e lo trasformo' dapprima in dos (disk operating sistem) eppoi il resto della storia la sappiamo tutti...
    Dunque in questo periodo delicato venne a crearsi la cattiva immagine (diffusa dal governo usa) di hackers cattivi pronti a truffare chiunque. Per questo, a mo' di difesa, i veri hacker cominciarono a separarsi da questa immagine negativa, definendo crackers coloro che sfruttavano le loro conoscenze per attivita' illegali.
    Il piu' importante di questi tentativi di autodefinizione e' quello di Richard Stallman fondatore della GNU e della Free Software Foundation.

    Quindi, ricapitolando, gli hackers (letteralmente 'spulciatori' sono degli esperti in programmazione, mentre coloro che entrano nei sistemi, sproteggono software proprietari, etc vengono chiamati crackers (letteralmente 'scassinatori') o anche pirati informatici; di recente e' stata anche introdotta la dicitura 'lamers' che pero' e' un termine generico nella lingua inglese per tutti coloro che si approfittano degli altri... letteralmente sarebbe 'zoppo'.

    come lettura di approfondimento c'e': 'hackers: ribelli digitali' di cui nn ricordo ne autore ne casa editrice.
    http://express.altervista.org
    Dato un lavoro, si possono scegliere due sole delle seguenti caratteristiche: veloce, economico, di qualità.
    Così capita che se un lavoro è veloce ed economico non sarà di qualità; se è veloce e di qualità non sarà economico; se è economico e di qualità non sarà veloce.

  2. #2
    L'avatar di Taitaonline
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    Grazie per la delucidazione in merito... :eyes
    (io comunque non volevo offendere nessuno...beata ignoranza )
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  3. #3
    L'avatar di marcio
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    Citazione Originalmente inviato da Taitaonline
    Grazie per la delucidazione in merito... :eyes
    (io comunque non volevo offendere nessuno...beata ignoranza )
    non hai offeso nessuno infatti con quell'errore

  4. #4
    Guest

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    non ho letto il mess che tanto gia' so di che si tratta...

    hai fatto bene a spiegare le differenze, speriamo che ora la gente ne capisca un po' di piu'...

  5. #5
    Guest

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    Ottimo lavoro express....
    Anche i telegiornali e le riviste (un pò più serie...non parlo di quelle scandalistiche) molte volte fanno confusione.... più volte ho inviato e-mail e lettere a redazioni di alcuni periodici con la speranza che correggessero gli errori ...ma nulla


    Questo post merita proprio di divenire Importante..... però non qui in piazza....ma in Plug & Pray Cafè.....ti sposto il mex ;)

    Ciao.

  6. #6
    L'avatar di Alessandro1
    Alessandro1 non è connesso Utente storico
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    Uhm...molto interessante questo post!
    Grazie mille delle delucidazioni 8)
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  7. #7
    Guest

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    Se volete leggere un BEL LIBRO sulla storia degli hacker e sull'Hacker crackdown (il fiume di perquisizioni ed arresti che in america creo' l'idea di hacker = pirata) vi consiglio con tutto il cuore questo:

    The Hacker Crackdown, Bruce Sterling

    Se sapete l'inglese lo potete leggere TUTTO gratis sul sito:
    http://www.chriswaltrip.com/sterling/

    altrimenti potete acquistarlo presso una casa editrice che produce degli ottimi libri in materia di filosofia hacker e racconti cyberpunk:
    http://www.shake.it/giro.html

    credetemi: e' un gran bel libro.

    Tra le altre cose da' una visione "piu' realistica" del fenomeno hacker dagli anni 70 agli anni 90: spesso quelli che adesso consideriamo "i grandi hacker" erano una via di mezzo tra hacker, cracker e lamer.

    La figura dell'hacker come PURO RICERCATORE sta nascendo adesso, in un cyberspazio ormai colonizzato anche dalla grande massa.

    A quel tempo era terra di confine: la figura dell'hacker era un po' quella dell'esploratore e spesso i ragazzini non avevano i soldi per comprarsi costose apparecchiature: dovevano arrangiarsi.

    Dopotutto nessuno ha mai preteso che i cowboys del vecchio west o gli esploratori solitari fossero correttissimi: spesso le circostanze richiedevano azioni che nel mondo "civile" sarebbero state mal viste ma che in certi casi sono pura sopravvivenza.

    Con questo non voglio ASSOLUTAMENTE criticare quanto detto da express: anch'io sono d'accordo che il termine Hacker OGGI significhi qualcosa di diverso, di piu' puro rispetto ai lamerozzi o ai crackers.


  8. #8
    Guest

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    evviva gli Hackers!

  9. #9
    L'avatar di twisterdark
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    Non tanto "evvia gli hackers" dato che cmq, bucando i sistemi, dimostrano l'incapacità nel campo "sicurezza" del sistema stesso...di cui noi usufruiamo. Ma direi grazi agli harkers, che con il loro investigare ci mostrano tante belle cose che la facciata "comune" cerca di celare

    Ovviamente i crackers sono degli imbecilli che si sfogano su internet...prima o poi si prendono delle batoste da qualcuno


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    Un moderatore per gestirli, un moderatore per guidarli, un moderatore per sgridarli e nel buio anche bannarli...

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  10. #10
    express non è connesso AlterVistiano
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    Citazione Originalmente inviato da CoD
    Se volete leggere un BEL LIBRO sulla storia degli hacker e sull'Hacker crackdown (il fiume di perquisizioni ed arresti che in america creo' l'idea di hacker = pirata) vi consiglio con tutto il cuore questo:

    The Hacker Crackdown, Bruce Sterling

    Se sapete l'inglese lo potete leggere TUTTO gratis sul sito:
    http://www.chriswaltrip.com/sterling/

    altrimenti potete acquistarlo presso una casa editrice che produce degli ottimi libri in materia di filosofia hacker e racconti cyberpunk:
    http://www.shake.it/giro.html

    credetemi: e' un gran bel libro.

    Tra le altre cose da' una visione "piu' realistica" del fenomeno hacker dagli anni 70 agli anni 90: spesso quelli che adesso consideriamo "i grandi hacker" erano una via di mezzo tra hacker, cracker e lamer.

    La figura dell'hacker come PURO RICERCATORE sta nascendo adesso, in un cyberspazio ormai colonizzato anche dalla grande massa.

    A quel tempo era terra di confine: la figura dell'hacker era un po' quella dell'esploratore e spesso i ragazzini non avevano i soldi per comprarsi costose apparecchiature: dovevano arrangiarsi.

    Dopotutto nessuno ha mai preteso che i cowboys del vecchio west o gli esploratori solitari fossero correttissimi: spesso le circostanze richiedevano azioni che nel mondo "civile" sarebbero state mal viste ma che in certi casi sono pura sopravvivenza.

    Con questo non voglio ASSOLUTAMENTE criticare quanto detto da express: anch'io sono d'accordo che il termine Hacker OGGI significhi qualcosa di diverso, di piu' puro rispetto ai lamerozzi o ai crackers.

    mi sa che il messaggio non lo hai letto tutto... quando nacquero gli hackers, internet non esisteva ancora...
    http://express.altervista.org
    Dato un lavoro, si possono scegliere due sole delle seguenti caratteristiche: veloce, economico, di qualità.
    Così capita che se un lavoro è veloce ed economico non sarà di qualità; se è veloce e di qualità non sarà economico; se è economico e di qualità non sarà veloce.

  11. #11
    Guest

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    Citazione Originalmente inviato da express
    mi sa che il messaggio non lo hai letto tutto... quando nacquero gli hackers, internet non esisteva ancora...
    no .. ehm.. e' che sono andato un po' fuori tema io parlavo del periodo in cui le telco spadroneggiavano nel campo dell'informatica e c'erano le prime reti informatiche "private".

    :D

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