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Discussione: Appello alla community

  1. #1
    Guest

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    La guerra in Iraq é molto più pesante di una semplice guerra.
    Il momento in cui gli aerei anglo-americani sganceranno le prime bombe sarà quello del surclassamento dell'ONU, il che é gravissimo in quanto l'ONU é stato creato proprio per cercare risoluzioni diplomatiche...

    Sarebbe bello se in quel giorno l'intera Altervista si ritrovi unita nel dire no a questa guerra non autorizzata dalle Nazioni Unite.

    Chiedo esplicitamente alla comunità d'inserire il seguente banner nella home page dei propri siti il giorno in cui questa guerra scoppierà (il link é http://numerone.altervista.org/immag...ner_no_war.jpg).

    Grazie

    numerone


    (Questo sito é contrario alla guerra in Iraq senza autorizzazione dell'ONU)

  2. #2
    giro non è connesso Neofita
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    Propongo un'iniziativa sullo stesso argomento:
    firmate per la pace su questo mini libro per la Pace che ho messo in piedi:

    http://giro.altervista.org/pace/

    Potete mettere una frase di commento a questi momenti drammatici all'inizio della ormai inevitabile guerra...
    O anche solo condividere cio' che hanno scritto gli altri...

    Ciao!
    Carlo

  3. #3
    Guest

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    E' stato surclassato tante di quelle volte l'onu, che una volta in più o meno sinceramente non me ne importa poi tanto.
    Semmai il problema è come affrontare questa crisi, dentro di noi, e fuori.
    Io abito a 30 Km dalla base di Aviano, e questa sera, sento già il rumore continuo degli aerei che partono, la cosa mi mette angoscia, oggi come 10 anni fa.

  4. #4
    Guest

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    Citazione Originalmente inviato da sugandbibi
    E' stato surclassato tante di quelle volte l'onu, che una volta in più o meno sinceramente non me ne importa poi tanto.

    quando?

  5. #5
    Guest

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    Mi pare già per il Kossovo.

    Ma lì gli stron*i che bombardavano eravamo anche noi...

    Che mondo di mmm******a.

  6. #6
    Guest

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    Citazione Originalmente inviato da Alveoten
    Mi pare già per il Kossovo.
    E siccome c'era la sinistra al potere nessuno ha fatto manifestazioni o robe simili, nonostante fossimo coinvolti in prima persona con uomini e mezzi, mentre in questo caso abbiamo solo dato disponibilità passiva negando aiuti diretti.

  7. #7
    Guest

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    Citazione Originalmente inviato da animevts2
    Citazione Originalmente inviato da sugandbibi
    E' stato surclassato tante di quelle volte l'onu, che una volta in più o meno sinceramente non me ne importa poi tanto.

    quando?
    durante tutti gli anni '70, da israele sempre e comunque, anche ora, dagli stati uniti, durante l'ultima campagna in afghanistan, e così via dicendo.

  8. #8
    Guest

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    Citazione Originalmente inviato da Heiwin
    Citazione Originalmente inviato da Alveoten
    Mi pare già per il Kossovo.
    E siccome c'era la sinistra al potere nessuno ha fatto manifestazioni o robe simili, nonostante fossimo coinvolti in prima persona con uomini e mezzi, mentre in questo caso abbiamo solo dato disponibilità passiva negando aiuti diretti.
    E chi ti ha detto che non si è protestato? Le dimostrazioni di piazza furono fatte anche allora, solo che la sensibilità della gente non era stata sobbillata come oggi.
    Forse non te li ricordi, ma c'era gente in corteo che si gettava a terra al suono di una sirena.
    D'altra parte non è colpa ne della sinistra e ne della destra, se per dimostrare qualcosa in questo paese, bisogna sempre che ci sia qualcuno che ti debba dire cosa devi fare.

  9. #9
    Ghibli non è connesso Altervistiano Junior
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    Citazione Originalmente inviato da Heiwin
    E siccome c'era la sinistra al potere nessuno ha fatto manifestazioni o robe simili, nonostante fossimo coinvolti in prima persona con uomini e mezzi, mentre in questo caso abbiamo solo dato disponibilità passiva negando aiuti diretti.
    La manifestazioni ci sono sempre state e forse da parte dei media non c'è stata tutta questa attenzione (forse anche perchè in fondo la guerra era stata votata in parlamento sia da DESTRA che da SINISTRA).

    Per la cronoca le manifestazioni si sono fatte anche durante la guerra del golfo, e ricordo ancora i giornalisti che prendevano in giro questi studenti (tra i quali il sottoscritto) che andavano a protestare in piazza, oggi la mentalità è cambiate (forse).

    Senza contare che la differenza con le altre guerre (fino anche a quella del kossovo) era che una delle fazioni in guerra aveva chiesto deliberatamente un aiuto militare, e quindi il conflitto era preesistente all'intervento degli Americani & C., cosa non avenuta stavolta.

    Speriamo che duri poco e che non ci siano più vittime!

  10. #10
    Guest

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    Scusate ma allora se volete visitate anche il mio sito:
    peace@altervista.org.


  11. #11
    Guest

  12. #12
    Guest

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    Bello! Mi è molto piaciuto! :D

  13. #13
    Guest

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    [code:1:763aa733a5]
    di Paulo Coelho: grazie presidente Bush

    Grazie Presidente Bush. Grazie, grande leader George W. Bush. Grazie di aver mostrato a tutti il pericolo che Saddam Hussein rappresenta. Molti di noi avrebbero potuto altrimenti dimenticare che ha utilizzato armi chimiche contro il suo popolo, contro i curdi e contro gli iraniani. Hussein è un dittatore sanguinario e una delle più chiare espressioni del male al giorno d'oggi. Ma questa non è la sola ragione per cui la ringrazio. Nei primi due mesi del 2003 ha mostrato al mondo molte altre cose importanti e perciò merita la mia gratitudine. Così, ricordando una poesia che ho imparato da bambino, voglio dirle grazie.

    Grazie di aver mostrato a tutti che il popolo turco e il suo parlamento non sono in vendita, neanche per 26 miliardi di dollari.

    Grazie di aver rivelato al mondo l'abisso che esiste tra le decisioni di coloro che sono al potere e i desideri del popolo. Grazie di aver messo in evidenza che né José Maria Aznar né Tony Blair danno la minima importanza né mostrano il minimo rispetto per i voti che hanno ricevuto. Aznar è capace di ignorare che il 90 per cento degli spagnoli sono contro la guerra e Blair è rimasto indifferente alla più grande manifestazione pubblica svoltasi in Inghilterra negli ultimi trent'anni.

    Grazie di aver costretto Tony Blair a recarsi al parlamento inglese con un dossier falso scritto da uno studente dieci anni fa e di averlo presentato come "prova determinante trovata dal servizio segreto britannico".

    Grazie di aver permesso che Colin Powell si esponesse al ridicolo mostrando al Consiglio di Sicurezza dell'Onu delle foto che, una settimana dopo, sono state pubblicamente contestate da Hans Blix, l'ispettore responsabile del disarmo dell'Iraq.

    Grazie di aver adottato la posizione attuale e di aver pertanto fatto sì che il discorso contro la guerra del ministro degli Esteri francese, Dominique de Villepin, alla sessione plenaria dell'Onu fosse accolto dagli applausi - cosa che, a quanto ne so, è successa solo una volta in precedenza nella storia delle Nazioni Unite, dopo un discorso di Nelson Mandela.

    Grazie perché, in seguito ai suoi sforzi in favore della guerra, le nazioni arabe, normalmente divise, nell'incontro al Cairo avvenuto l'ultima settimana di febbraio sono state per la prima volta unanimi nel condannare qualsiasi invasione.

    Grazie di aver affermato che "l'Onu ora ha una possibilità di mostrare la sua importanza", affermazione che ha indotto a prendere una posizione contro l'attacco all'Iraq anche i Paesi più riluttanti.

    Grazie per la sua politica estera che ha spinto il ministro degli Esteri inglese, Jack Straw, a dichiarare nel ventunesimo secolo che "una guerra può avere una giustificazione morale", perdendo in questo modo tutta la credibilità.

    Grazie di aver cercato di dividere un'Europa che sta lottando per l'unificazione: è un avvertimento che non sarà ignorato.

    Grazie di aver ottenuto ciò che assai pochi sono riusciti a ottenere in questo secolo: unire milioni di persone di tutti i continenti nella lotta per la stessa idea, anche se essa è opposta alla sua.

    Grazie di averci dato di nuovo la consapevolezza che le nostre parole, anche se non saranno udite, almeno sono state pronunciate; questo ci renderà più forti nel futuro.

    Grazie di averci ignorato, di aver emarginato tutti coloro che si oppongono alla sua decisione, perché il futuro della Terra appartiene agli esclusi.

    Grazie perché, senza di lei, non saremmo stati coscienti della nostra capacità di mobilitazione. Potrebbe non servirci questa volta, ma sicuramente ci sarà utile in futuro.

    Ora che sembra non ci sia modo di zittire i tamburi di guerra, vorrei ripetere le parole che un antico re europeo disse a un invasore: "Che la mattina sia bella, che il sole splenda sulle armature dei soldati, perché nel pomeriggio ti sconfiggerò". Grazie di aver permesso a noi, un esercito di anonimi che riempie le strade nel tentativo di fermare un processo già in atto, di capire quel che significa essere impotenti e di imparare a fare i conti con quella sensazione e a trasformarla. Pertanto si goda la mattina e la gloria che potrebbe ancora riservarle.

    Grazie di non averci ascoltato e di non averci preso sul serio, ma sappia che noi la ascoltiamo e che non dimenticheremo le sue parole. Grazie grande leader George W. Bush.

    Molte grazie.
    Paulo Coelho
    [/code:1:763aa733a5]

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