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Discussione: Pubblicità referendaria

  1. #1
    L'avatar di DucaLucifero
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    Predefinito Pubblicità referendaria

    Noto che la sgradevole pubblicità referendaria continua indisturbata nonostante che PER LEGGE è proibita la propaganda elettorale a partire da sabato. In ogni caso oggi ad urne già aperte continua a suggerire un voto in barba alle norme di legge.

    Il fatto che non vi siano simboli di partito è del tutto irrilevante dato che indica una scelta di voto ben precise e ciò non è ammissibile a urne già aperte.

    Sarebbe opportuno che si bloccasse immediatamente questa pubblicità politica (perchè di pubblicità politica si tratta), che oltre all'invadenza e all'arroganza aggiunge ora anche l'illegalità.
    Duke
    Hai mai danzato col diavolo nel pallido plenilunio?

  2. #2
    incuso non è connesso Utente
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    I server di altervista credo che risiedano fuori dall'Italia, quindi la presenza di banner penso possa essere legale. Personalmente preferirei comunque che venissero rimossi, almeno cosi' ci si differenzia dalla controparte che invita fondamentalmente all'astensione cosa anche questa che non trovo etica.

    M.

  3. #3
    L'avatar di DucaLucifero
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    Non mi risulta di veder banner ne della controparte (che semmai è no: l'opposto di si salvo revisioni grammaticali o sintattiche è da sempre il no) ne tanto meno degli astensionisti, vedo solo un'invasione assillante dei banner pro-sì.

    Tecnicamente l'astensione come non voto è pur sempre un'espressione di volontà e un'espressione di volontà è sempre etica, non è etico semmai imporre un'espressione di voto con invadenza in un momento in cui la pubblicità di voto è vietata.

    Il fatto che i server di altervista risiedano in texas (credo di aver capito che siano lì) non giustifica un uso degli stessi con finalità illegali da parte del comitato per il sì.

    Qui sta la questione etica semmai, il comitato del sì sfrutta la posizione dei server fuori dai confini statali per un abuso illegale ed illegittimo.

    Mi è indifferente come si vota, ognuno vota secondo la propria coscienza, non è questo il punto, il punto riguarda un abuso che impone una pubblicità fuori tempo ed illegale.

    Ovvio, non dipende da altervista, che sicuramente prenderà provvedimenti per il futuro, ma dalla scarsa serietà di questi comitati elettorali che pretendono di discettar di leggi essendo loro i primi ad ignorarle.
    Duke

    PS Non ho allergie politiche, anzi, sono sempre ben disposto a parlar di politica con chiunque e sulla base del reciproco rispetto delle idee.
    Hai mai danzato col diavolo nel pallido plenilunio?

  4. #4
    Guest

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    Se una cosa non infrange la legge non è illegale, sembra funzioni così la faccenda.

    Votate come volete ma andate a votare, persone sono morte per darci questo diritto, non lasciamo che altri scelgano per noi.

  5. #5
    incuso non è connesso Utente
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    Sulla legalità come ti dicevo non sono per niente sicuro, però a naso è legale. Volevo dire che anche io concordo che non sia etico. Sì i banner della controparte non ci sono. La controparte non è il no, ma l'astensione; chi vuole che il referendum fallisca ha invitato a non andare a votare o perlomeno la stragrande maggioranza (a dire il vero non ne ho sentito nessuno che consigliasse di andare a votare no ma può benissimo essermi sfuggito). La grammatica è altra cosa.

    Facciamo un esempio (i numeri sono a caso, non penso che rispecchino la realtà): 40% a favore che vanno a votare, 30% contrari che si astengono, 15% a favore ma che non può o non va a votare, 10% contrari ma che non può o non va a votare, 5% indifferenti (che votano scheda bianca o che non votano).

    Se sommi questi numeri scopri che il 55% è a favore, ma un referendum con questi numeri fallisce. Come si può dire che è etico tutto questo? È un esempio lampante di antidemocraticità (sebbene legale).

    M.

  6. #6
    L'avatar di DucaLucifero
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    Io non sto discorrendo sul sì sul no sugli astenuti o sulle percentuali, sto chiaramente dicendo che la pubblicità elettorale o referendaria mentre le votazioni sono in corso è illegale.

    Quando Gianluca l'amministratore del forum ha avvisato che su taluni circuiti vi sarebbero stati banner di pubblicità referendaria ha detto testualmente:

    "Fino al giorno 11 Giugno sui circuiti 2, 3 e 12 (e solo su questi), in percentuale variabile rispetto alle altre pubblicità saranno presenti banners relativi a pubblicità referendaria.

    Tali banners non contengono alcun riferimento a simboli nè partiti politici."

    Fino a prova contraria oggi è il 12 giugno e la pubblicità referendaria, guarda caso del fronte del sì, continua indisturbata ed è questo che io eccepisco l'illegalità di forme pubblicitarie con precise indicazioni di voto durante le operazioni di voto.

    Se al posto del comitato per il sì fosse stato in difetto quello per il no o per l'astensione avrei fatto la stessa identica obiezione, a me non interessa chi vota per il si , per il no o per pinco palla, a me interessa il rispetto della legge: SEMPRE.

    E rilevo che l'unico fronte che la infrange è quello del si' tutto il resto è folklore: i calcoli di incuso sono off topic non hanno nulla a che vedere con quanto da me eccepito. Incidentalmente non andare a votare è anche una precisa scelta di schieramento e di volontà e in quanto tale è degna di rispetto (e almeno chi vuole l'astensione non sta ammorbando con banner a ripetizione).

    In ogni caso sono sottigliezze che esulano dal punto principale che ad arte sembra esser svicolato: ovvero che oggi è 12 e la pubblicità di voto, con chiara indicazione dello stesso, prosegue indisturbata.

    La democrazia comporta il rispetto di leggi, chi non le rispetta è antidemocratico, quindi dato che c'è un lampante ed evidente esempio di antidemocrazia mi sembra del tutto surreale giustificarlo definendo antidemocratici chi invece non ci infligge questo tormento pubblicitario.
    Duke
    Hai mai danzato col diavolo nel pallido plenilunio?

  7. #7
    L'avatar di NoWhere
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    Citazione Originalmente inviato da incuso
    I server di altervista credo che risiedano fuori dall'Italia, quindi la presenza di banner penso possa essere legale.
    no. anche se i server risiedono out of italy deve sottostare alle leggi italiane!! non ci son belini che tengano, se ne discusse in passato parecchio quando era appena uscito il decreto urbani..

  8. #8
    Guest

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    Citazione Originalmente inviato da NoWhere
    no. anche se i server risiedono out of italy deve sottostare alle leggi italiane!! non ci son belini che tengano, se ne discusse in passato parecchio quando era appena uscito il decreto urbani..
    Quello che avete discusso e quello che invece è legale è diverso. Il discorso è un bel po' più complicato di quello che sembra. Dipende da dove ha sede la società etc etc.

    Ah un'altra cosa...chi non va a votare preferisce fare profilo basso semplicemente per una ragione: sa che il refderendum nel caso che il quorum fosse raggiunto sarebbe a favore del sì e quindi boicotta uno strumento di democrazia sapendo di farlo. Cioè sono sicuri che la maggioranza delle persone la pensa in un certo modo, ma contando su gli astensionisti cronici ( quelli che non votano mai circa 20%) su quelli a cui la possibilità di voto è stata tolta (residenti temporanei all'estero militari etc etc circa 5-10% non possono votare e non sono contati tra i votanti) sperano di non far raggiungere il quorum e di andare contro alla maggioranza ( da notare come questo sia quantomeno contrario ad ogni forma di democrazia ).

    Se qualcuno la pensa diversamente ben venga, ma mi deve spiegare perchè non si sono proposti di fare campagna per il no, gareggiando così ad armi pari e non barando.

    Ripeto, votate e fate sentire anche la vostra voce. Non fateli sceglire per noi.
    Ultima modifica di Pran : 12-06-2005 alle ore 17.14.26

  9. #9
    incuso non è connesso Utente
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    Citazione Originalmente inviato da DucaLucifero
    E rilevo che l'unico fronte che la infrange è quello del si' tutto il resto è folklore: i calcoli di incuso sono off topic non hanno nulla a che vedere con quanto da me eccepito. Incidentalmente non andare a votare è anche una precisa scelta di schieramento e di volontà e in quanto tale è degna di rispetto (e almeno chi vuole l'astensione non sta ammorbando con banner a ripetizione).
    Nel tuo messaggio dicevi che un'espressione di volontà è sempre etica (e qua piú o meno lo ripeti). Nel caso specifico (ma anche in generale) io non sono per niente d'accordo e i numeri servivano per motivare la mia obiezione. Il fatto che chi vuole l'astensione non faccia pubblicità mi sembra ovvio.

    Sul fatto che non sia etico mi sono già pronunciato (antidemocratico mi sembra eccessivo).

    M.

  10. #10
    Guest

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    secondo me nn si sono banner a favore del no o per l' astenzione semplicemente xkè nn hanno fatto nessuna richiesta per l' inserimento, nn credo che av metta i banner a casaccio come più gli pare deve cmq dirlo il diretto interessato

    cmq duca ha ragione all' apertura dei seggi la pubblicità/propaganda deve cessare, prima no ma durante la votazione per legge deve essere fermata

  11. #11
    L'avatar di DucaLucifero
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    Citazione Originalmente inviato da sitoutileweb

    cmq duca ha ragione all' apertura dei seggi la pubblicità/propaganda deve cessare, prima no ma durante la votazione per legge deve essere fermata
    Infatti fino a ieri non ho eccepito nulla al riguardo, potevo essere d'accordo o meno, ma il mio parere, voto o scelta non influivano, mettendo un circuito di banner accetto implicitamente quello che viene proposto.

    L'eccezione l'ho sollevata solo oggi per la palese illegalita' della prosecuzione della pubblicità ad urne aperte.

    Incidentalmente questi continui referendum su cose di legiferazione ordinaria hanno stancato, votando una camera ed un senato il cittadino avoca a queste figure pubbliche l'attività legislativa, testarla con continui referendum tende a sminuire il significato di un voto e scelta politica.

    Incidentalmente questi comitati, che si battono tanto per creare spese superflue allo stato, si sono ben guardati dal fare altrettanto su scelte in cui il volere della popolazione è vincolante quando tali scelte rivoluzionano la sovranità nazionale.

    Mi riferisco all'entrata in europa, all'abbandono della completa sovranità nazionale e della moneta storica del paese: in questo caso ci si è guardati bene dal chiedere il parere alla popolazione, si è imposta la cosa tout-court.

    Salvo poi scassar la quaglia (si può dire come locuzione? o è troppo forte?) per ogni legge o leggina che in realtà nel bene o nel male esiste.

    L'esistenza di una legge è senza dubbio un punto fermo, una vacatio legis è solo disordine e perdita di tempo in più.

    La richiesta referendaria con le sue 500.000 firme obbligate poteva andar bene per l'italia dell'immediato dopo guerra, è impensabile ed inaccettabile oggi che con i media e internet si può coordinare un movimento firmatario dieci volte maggiore nel giro di poche ore.

    La ridicola facilità con cui si possono ottenere i referendum ha tolto ad essi ogni vero valore, ormai si possono chiedere per qualsiasi motivazione e raccogliere le 500.000 firme necessarie in pochi giorni (dovrei forse dire ore?).

    E la gente è stanca, ha votato chi deve legiferare in sua vece e non intende perder altro tempo, non è menefreghismo è logica considerazione: il modesto 17,913% dei votanti alla chiusura dei seggi (e tra questi vi sono pure i no, le schede bianche e altre cose) indica chiaramente che il sì e il no rappresentano solo una modestissima percentuale della popolazione e con un'altra mezza giornata di voto la situazione non cambierà più di tanto, nonostante l'arrogante invadenza pubblicitaria fuori tempo.
    Duke
    Ultima modifica di DucaLucifero : 12-06-2005 alle ore 23.20.05
    Hai mai danzato col diavolo nel pallido plenilunio?

  12. #12
    incuso non è connesso Utente
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    Citazione Originalmente inviato da DucaLucifero
    Mi riferisco all'entrata in europa, all'abbandono della completa sovranità nazionale e della moneta storica del paese: in questo caso ci si è guardati bene dal chiedere il parere alla popolazione, si è imposta la cosa tout-court.
    In questo caso la frittata è fatta, il referendum abrogativo per queste cose non si può richiedere.

    Citazione Originalmente inviato da Costituzione Italiana
    Art. 75

    È indetto referendum popolare per deliberare l'abrogazione, totale o parziale, di una legge o di un atto avente valore di legge, quando lo richiedono cinquecentomila elettori o cinque Consigli regionali.

    Non è ammesso il referendum per le leggi tributarie e di bilancio, di amnistia e di indulto, di autorizzazione a ratificare trattati internazionali.

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