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Discussione: La storia del PRIMO SPAM!!!

  1. #1
    Guest

    Predefinito La storia del PRIMO SPAM!!!

    toh eccovela:

    La storia del primo spam

    di Alessio Balbi (alessio@html.it) Sabato 10 Maggio 2003


    Sono passati esattamente 25 anni: il primo maggio 1978 a tutti gli utenti ARPANET della costa ovest degli USA venne inviato l'annuncio di un nuovo computer. Si scatenò il finimondo.


    Non sono molte, oggi, le persone alle quali il nome DEC dice qualcosa. Eppure, fino a tutti gli anni Ottanta, la Digital Equipement Corporation dominava con i suoi computer la Rete delle origini. Perduto questo primato, principalmente per la comparsa dei moderni microprocessori, la DEC ha continuato ad influenzare significativamente il Web anche in anni abbastanza recenti: AltaVista, il Google degli anni Novanta, era inizialmente il motore di ricerca della DEC. Nel 1998 la compagnia, che nel frattempo aveva cambiato il suo nome in Digital, è stata assorbita dalla Compaq; la sigla DEC è così scomparsa dal mercato informatico. Se questo nome continuerà ad essere ricordato nella storia di Internet, non sarà probabilmente per i suoi indiscutibili meriti tecnologici, quanto piuttosto per un episodio deprecabile e imbarazzante che ancora pesa sulla sua coscienza: alla DEC viene fatto risalire il primo caso di spam in Rete.

    Sono passati esattamente 25 anni; il primo maggio del 1978 la DEC annuncia, per la settimana successiva, la presentazione della nuova famiglia di computer DECSystem-20. Si tratta di un evento di tutto rilievo, non solo per la popolarità della compagnia, ma anche e soprattutto perché i DEC-20 sono i primi computer a fornire, grazie al sistema operativo TOPS-20, il pieno supporto alla rete ARPANET. È una notizia che gli utenti del network, destinato ad essere l'embrione di Internet, apprezzeranno senz'altro; così almeno la pensa Gary Thuerk, uno dei responsabili Marketing di DEC. A quei tempi ad ARPANET possono accedere soltanto i centri militari e accademici degli Stati Uniti, più una manciata di università europee; informare tutti i membri del network sull'imminente evento è dunque un'impresa tutto sommato fattibile, tanto più che tutti gli indirizzi degli utenti ARPANET sono stampati in una directory pubblica. A Thuerk, comunque, interessano soprattutto gli utenti della costa ovest, visto che ad est i contatti di DEC sono già piuttosto buoni.

    Così, Gary Thuerk si accorda con Carl Gartley, un ingegnere della compagnia, e insieme scrivono un breve messaggio da indirizzare a un migliaio di persone prese da un elenco californiano. I due controllano attentamente gli indirizzi e il comunicato ma, quando si decidono finalmente ad inviarlo, non considerano che il programma allora utilizzato per la posta elettronica, SNDMSG, può contenere nell'header soltanto 320 indirizzi; di conseguenza, come ricorda Einar Stefferud, uno dei fortunati destinatari del messaggio, gli indirizzi «strariparono dal campo TO al campo CC, e quindi finirono nel corpo del messaggio», con il risultato che molti non ricevono l'e-mail al primo colpo. Tutti gli altri, si trovano a leggere un messaggio assurdo, composto da un'infinità di indirizzi al termine dei quali, nelle ultime trenta righe, appare finalmente l'annuncio dei nuovi DEC-20.

    La cosa li infastidisce non poco. Bisogna considerare che, nel 1978, ARPANET è ancora in mano ai militari e viene utilizzata soltanto per comunicazioni in qualche modo inerenti ad affari governativi. Il maggiore Raymond Czahor, che sovrintende alla gestione di ARPANET per conto della DCA (Defense Communication Agency), va su tutte le furie: «Questa è una scandalosa violazione nell'uso di ARPANET», tuona in un messaggio datato 4 maggio. «Prenderemo provvedimenti affinché niente di simile debba ripetersi».

    Si solleva un tale polverone che, come ricorda Brad Templeton nella sua eccellente storia dello spam, anche quelli che non hanno ricevuto il messaggio protestano, sentendosi ingiustamente esclusi. Tra di essi c'è l'allora venticinquenne Richard Stallman, al quale la reazione del maggiore Czahor appare un po' eccessiva: «Non ho ricevuto il messaggio della DEC, ma non credo proprio che mi avrebbe infastidito», scrive il futuro guru del free software. Ma poche ore dopo, quando qualcuno gli inoltra l'e-mail originale, Stallman è costretto a tornare sui suoi passi: «Mi rimangio tutto. Nessuno dovrebbe essere autorizzato ad inviare un messaggio con un'intestazione così lunga, di qualunque cosa si tratti!».

    A difesa del pover Gary Thuerk, va detto che oggi difficilmente lo considereremmo uno spammer. In realtà, neanche allora nessuno lo definì così, semplicemente perché la parola spam non veniva usata con questo significato; Spam era allora soltanto una marca di carne in scatola e, per parlare di posta spazzatura, si utilizzava la definizione di "bulk message", messaggio di massa. In ogni modo, a Gary Thuerk bastò quella lavata di capo per farlo desistere da ogni futuro simile tentativo: su Internet non si sentì più parlare di e-mail di massa per 15 anni. Finché, il 31 marzo del 1993, un certo Richard Depew, che stava testando un software sperimentale chiamato ARMM per moderare i post su USENET, inviò per errore in un sol colpo 200 messaggi identici al newsgroup news.admin.policy. Fu quella la prima volta nel quale il termine "spam", già noto agli utenti dei primi giochi multi-player, che a loro volta lo avevano mutuato da uno sketch dei Monty Python, apparve su Internet.

    Un'ultima notazione: non si fa che parlare di tecnologie per bloccare le e-mail spazzatura. Vale dunque la pena di chiedersi: se Gary Thuerk inviasse oggi il suo messaggio, i moderni software antispam lo bloccherebbero? Forse sì, visto che l'e-mail era scritta interamente in lettere maiuscole; ma in realtà nessuno di noi potrebbe ricevere il messaggio di Gary Thuerk, semplicemente perché gli header utilizzati nel 1978 oggi non funzionano più

  2. #2
    L'avatar di marcio
    marcio non è connesso AlterGuru 2500
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    Citazione Originalmente inviato da markoxaser
    «Questa è una scandalosa violazione nell'uso di ARPANET», tuona in un messaggio datato 4 maggio. «Prenderemo provvedimenti affinché niente di simile debba ripetersi».


  3. #3
    Guest

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    bello...

    il primo spam involontario

  4. #4
    L'avatar di cosisonoio
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    Io non l'avevo mai sentita nominare...
    Che fortuna possedere una grande intelligenza non ti mancano mai le sciocchezze da dire.(Anton Cechov)
    Gran brutta malattia il razzismo. Più che altro strana : colpisce i bianchi, ma fa fuori i neri. (Albert Einstein)
    [Mafioso AlterVistiano]

  5. #5
    Guest

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    cavoli... e chissà perchè sei stato tu a postarlo XDD
    Diego

  6. #6
    Guest

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    ma noooo poverino...
    ultimamente nn è + agitato

  7. #7
    L'avatar di NoWhere
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    mi sai dire da quale fonte hai preso questa storiella??

  8. #8
    Guest

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    Citazione Originalmente inviato da Extralife
    ma noooo poverino...
    ultimamente nn è + agitato
    XDD ma sai... con la neve si è un pò calmato... XDD
    Diego

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