Un bel po' di tempo fa la Sony fu portata in tribunale perché aveva prodotto il videoregistratore e quindi gli utenti si registravano i programmi dalla televisione senza pagarne i diritti di visione, violando così il diritto d'autore.
La sony all'epoca fu assolta: il fatto non ha costituito reato perché l'azienda non era ritenuta responsabile degli abusi fatti dagli utenti del prodotto: questa tesi fu chiamata tesi Betamax.
Ultimamente in campo giudiziaro, molte aziende di software di condivisione son state assolte grazie al precedente Betamax, tuttavia la corte suprema americana ha deciso di rivedere tale difesa giudiziaria.
Ciò può avere risvolti catastrofici non perché le aziende che producono software di condivisione files se la vedranno molto più brutta, ma sostanzialmente perché qualsiasi produttore potrà essere colpevole di qualsiasi abuso commesso dagli utenti e ciò potrebbe portare ad una totale perdita di diritti dell'utente (sarà esplicitamente vietato qualsiasi cosa non concessa nella licenza d'utilizzo).
Ciò vuol dire (arrivando all'asurdo per specificare meglio il concetto) che una banca che ha subito una rapina potrà denunciare la casa produttrice della carta usata dai rapinatori per disegnare lo schema della banca.