>Due ragazze, Simona Torretta e Simona Pari, entrambe meno di trenta
anni,
>di Roma e di Rimini. Due brave ragazze buone dentro e generose di
fatto.
>Questo bisogna riconoscerlo. Tuttavia, sincerità per sincerità, se
fossero
>state mie figlie le avrei prese a schiaffi. Cosa ci andate a fare a
Bagdad,
>a convincere quella gente che la vita è bella nonostante i guai? Ma
fatemi
>il piacere. Non muovetevi da casa altrimenti......
>
>La testa imbottita di ottime intenzioni e di luoghi comuni pacifisti e
>noglobalisti. Sicuramente in buona fede, mosse da sacro fuoco,
desiderose
>di aiutare il prossimo eccetera. Ma perdio quanta stupidità, quanto
>infantilismo, quanta ingenuità. Ce ne hanno dette di tutti i colori
per le
>critiche a Baldoni, piombato nel deserto alla ricerca di emozioni e
>brividi. Figuriamoci ora che esprimiamo giudizi su due fanciulle
>scriteriate nel loro bisogno di assistere l’umanità ferita e
sgarrupata del
>vicino Oriente. Pazienza. Becchiamoci le lezioni moraleggianti che ci
>spettano in questa triste circostanza. Preferiamo comunque strali
nella
>schiena piuttosto che abbandonarci all’ipocrisia dilagante nel nostro
>quanto in altri Paesi illusi di poter raddrizzare le gambe dei
cani.......
>
>Vi è mai capitato, al colmo della rabbia per le punture subite, di
>schiacciare una zanzara? Ecco. Per gli islamici assatanati dal
bigottismo
>cranico noi occidentali abbiamo il valore, nullo, di una zanzara. Una
>smanacciata e via: all’inferno. .......
>
>Le Simone sono noglobal. Le Simone poverine erano ubriache di
bischerate
>rosse. Pari è laureata in filosofia. Torretta è diplomata alle Belle
Arti e
>studentessa di antropologia. Serie nella loro dabbenaggine
antiamericana,
>un po’ stolte a dirla per intero, stordite dalle fregnacce
propagandate
>dalla sinistra italiana.......
>
>
>
>Non si dicano che erano libere di scegliere. Ovvio che lo erano. Ma a
forza
>di rimbambirsi con le frasi fatte melense e false si viene trascinati
al
>patibolo. Smettetela inutilissimi idioti di imbottire i cervelli più
>canditi e bambineschi di scemenze pauperistiche.
>
>Ingannare i giovani e darli in pasto così ai sanguinari di Allah,
>sfruttando la loro disponibilità verso il prossimo, è una operazione
>ripugnante di cui dovrete un dì, spero, rispondere.
>
>Una società che esprime tagliatori di teste e assassini di bambini vi
>sembra rassicurante, meritevole di attenzione?.Eppure l’ala
movimentista di
>Rifondazione comunista – capirai che garanzia può offrire roba del
genere –
>ha istituito "Un ponte per…". Giuro questo è il nome. Un club
farneticante
>di filoiracheni cui hanno aderito in tanti, tra cui le Simone.
Intronate di
>balle e indotte a partire per Bagdad. A fare che? Una era addetta alla
>sistemazione della biblioteca della capitale. Benedetta ragazza,
quanto
>gliene frega ai beduini (imbevuti di stramberie religiose) dei libri?
Loro,
>analfabeti per decreto governativo.
>
>Gli iracheni si ammazzano per il potere; ammazzano chiunque abbia
l’aria
>del collaborazionista americano; ammazzano per abitudine; e noi
andiamo lì
>a sistemargli i volumi negli scaffali.
>
>Scusate fanciulle, un posticino in banca o una cattedrina alle
elementari
>di Viterbo non era meglio?
>
>...................
>
>Simona Torretta e Simona Pari sono state seguite, braccate, prelevate
in un
>ufficio, non per strada. Segno che erano un obiettivo non casuale. Non
oso
>immaginare le azioni oscene del beduino arrapato. Posso solo
manifestare il
>mio schifo. E il mio sdegno verso chi ha spinto le sfortunate donne
>sull’orlo del baratro.
>
>Ignoriamo che sarà di loro. Ma i presentimenti ci avviliscono. Ignoro
>inoltre se il nostro governo abbia l’autorità per ordinare agli
italiani in
>Iraq di rimpatriarli. Se può farlo, lo faccia subito. Il volontariato
>commuove, d’accordo. Però il volontariato a Bagdad è un suicidio
sciocco.
>Fatelo, ragazze, fatelo, ma fatelo a Centocelle o alla Comasina. Dove
tra
>l’altro qualcuno da soccorrere non manca mai.
>
>di Vittorio Feltri
>
>Libero , mercoledì 8 settembre 2004
Non ho parole, cito e basta.