Così mi guardi
mentre ti stai perdendo
violentando anche la più piccola
molecola del tuo essere,
morendo dentro,
nella vita che la tua mente
mette a nudo, castiga
e odia selvaggia,
mi guardi, così
nel tuo disagio anonimo
tacendo le parole
che non esprimono
ma ti uccidono
ed io ti afferro
perché stai scivolando
tra quegli abissi di silenzi
che sempre partoriscono
le inevitabili assenze.
Non puoi sgretolarti
nell'aria indifferente
se mi guardi ancora
tra i tormenti della sera,
se mi chiedi di sorridere un po'
per te, un po'
per non lasciarti andar via.