Da qualche giorno mi sto soffermando sull’iniziativa di quel giovane parlamentare che è corso a Pantelleria per aiutare un gruppo di profughi a risolvere velocemente i loro problemi e non riesco a capire molto bene i termini della questione. Ci troviamo di fronte ad alcune persone che cercano asilo nel nostro paese e alle quali, per ora, oltre ad aver salvato la vita con costi ingenti, stiamo dando vitto, alloggio, assistenza sanitaria, assistenza amministrativa per la ricostruzione di un passato che spesso non vogliono far conoscere. Certo probabilmente i tempi sono un po’ lunghi, vuoi per la atipicità del problema, vuoi forse per la farraginosa burocrazia che ci caratterizza. Quindi consiglierei al parlamentare di trovare percorsi più veloci altrove visto che l’Italia è così inadeguata.
Come dicevo mi risulta confuso, se non oscuro, il motivo per cui questo parlamentare italiano, rappresentante di un popolo che lo ha eletto per risolvere alcuni gravi problemi che condizionano il nostro futuro, cito ad esempio: un disavanzo del bilancio preventivo dello Stato che per il trimestre 2013/2015 prevede una perdita media di circa 220.000 milioni annui, un debito pubblico che nel 2° trimestre 2013 ha raggiunto la somma di 2.076 miliardi, una disoccupazione che ad agosto 2013 è pari ad oltre 3 milioni di unità, 121 casi di suicidi nel periodo 2012 primi tre mesi del 2013, oltre 10.000 aziende che sono fallite nei primi 9 mesi del 2013, i costi della politica (solo i parlamentari nazionali,regionali e provinciali) che secondo Roberto Perotti nel 2012 sono stati pari a 2.479 milioni
A quanto sopra aggiungiamo una macchina dello stato farraginosa, costosa e arcaica, una magistratura politicizzata, una sanità a pezzi, un malcostume dilagante, malaffare, immoralità, mafia e chi più ne ha più ne metta.
Come dicevo mi risulta oscuro come questo signore, creando una scaletta di priorità tra i problemi da affrontare, abbia ritenuto di metter al primo posto i diritti di qualche centinaio di persone sbarcate sulle nostre coste alla ricerca di una sicurezza che nessuno garantisce a noi residenti che paghiamo le tasse e le spese dei parlamentari. Cito per esigenze di cronaca che la vigilia di Natale il parlamentare è potuto tornare casa sua a mangiare il nostro panettone. Gli auguro che nel suo paese siano stati contenti della sua iniziativa perchè non credo che lo possiamo essere noi Italiani.