Ieri sono andato a vedere "A caccia in paradiso" una mostra d'arte sull'Iran Safavide (1501-1576)
La mostra e' divisa in due: una parte al Poldi Pezzoli ed un'altra a Palazzo Reale.
Vabbe', io studio archeologia islamica, quindi parto avvantaggiato, ma vi assicuro che ci sono alcuni pezzi che toglierebbero il fiato a chiunque.
In particolare alcune miniature prese dallo Shahnameh (l'epica nazionale persiana, un po' come l'iliade) sono incredibili. C'e' da perdersi a guardare i dettagli, ammirare gli splendidi colori e (in alcune) il pathos dei gesti dei personaggi.
Se vi interessa qui vi faccio un piccolo background storico-artistico, giusto per chi ha proprio voglia di leggerselo
I safavidi erano una dinastia un po' strana... a meta' tra fanatismo religioso e potere politico.
Come giustamente dice la mia prof: con loro si entra nella modernita', non solo per l'epoca (1500) ma anche perche' cambiano molte cose: da un lato il modo di fare la guerra (con la polvere da sparo e i cannoni), dall'altro proprio per questa commistione di religioso e politico che (come tristemente vediamo) e' attuale ancora oggi e prima non era cosi' diffusa.
La mostra ruota tutta attorno alla figura dello shah Tahmasp, che fu mandato a governare la (ex gloriosa) citta' di Herat quando aveva 2 anni (non c'e' da stupirsi: suo padre dai 2 ai 7 era in un carcere nemico e a 12 ha fondato la dinastia: erano molto precoci :D ).
Herat aveva ancora alcuni grandissimi maestri di minatura e calligrafia, cosi', quando a 8 anni Tahmasp torna dal padre (e poi gli succede) e' intriso dell'arte del "secolo d'oro" dell'iran: l'arte timuride (quella sotto Tamerlano per intederci), e' un calligrafo niente male e conosce e ama le piu' belle miniature del secolo precedente.
Diventa quindi un mecenate esigente e capacissimo e commissiona alcune miniature tra le piu' belle di tutto il mondo islamico.
La sua arte si rifa' molto ai classici del passato (epoca timuride) ma con alcune innovazioni prese dall'arte turkmena dell'asia centrale.
Alcune miniature che potete ammirare nella mostra sono di Mir Sayyd 'Ali, uno dei piu' grandi miniaturisti del tempo che verra' poi preso da Humayun e portato in india e diventera' il PADRE DELLA MINIATURA MOGHUL indiana.... e credetemi: si vede che non e' un miniaturista qualunque.
Nella mostra ci sono anche tappeti, vasi, piatti, spade e scudi (ma fate un giro nella sezione armi del Poldi Pezzoli perche' ci sono un paio di armature islamiche niente male) e alcuni esempi splendidi di calligrafia.
Non e' la piu' bella mostra che abbia visto ma dopotutto considerando che e' monotematica su una dinastia cosi' particolare non poteva certo essere un campionario delle "meraviglie" dell'arte islamica.
Tuttavia se siete a milano vi consiglio di farci un giretto.
Scusate il lungo post: ma volevo condividere con voi qualcosa che penso possa essere interessante per qualcuno.
Ma potevi postarci qualche screenshot, già che c'eri.
Dimentichi la cosa più importante(secondo me, dal punto di vista storico), è che fu con Ismail I(che scacciò Tamerlano e fondò la dinastia) che venne introdotta per la prima volta religione di stato lo shi'a in un paese musulmano... e fu anche l'unica.(bisogna vedere ora per l'Iraq... e la Siria ha un altro tipo di sciismo)
Poi si potrebbe fare una digressione su Abbas I.
Non so. Credo che andrò a vederlo, anche se non ne sento il bisogno, perchè quest'estate voglio vedere la Persia dal vivo finalmente.
Preferivo vedere lo Shah Nameh originale(non credo esista o sia sopravvissuto) alle miniature: di quelle ne ho parecchie a casa.... la cosa che mi interessa di più delle miniature è Simurgh, ma non so se alla mostra di Milano ce n'è qualcuna che la raffigura.
Certo che so cos'e' un Simurgh... stai parlando con un islamista :P Ne ho uno in giardino (ovviamente appollaiato su un albero waq waq)
Pero' a milano non ci sono illustrazioni del simurgh :(
Ne ho alcune io, comunque, se ti interessano.
Volevo postare degli screenshot ma non ne ho trovati di belli (e neanche tu a quanto vedo :P )
Poi una volta viste le miniature dal vero nessuna foto (nemmeno sui libri) ti soddisfa piu'.
Va detto (per chi non lo sapesse) che le pagine miniate sono grosse piu' o meno come un foglio F4 da disegno... quindi immaginatevele :D
inoltre tutto cio' che vedete in giallo dal vero e' in foglia d'oro e risplende in maniera incredibile.
Se ho tempo scannerizzo qualche immagine dal catalogo della mostra (60 euro! :( ) e ve le posto
I turbanti "strambi" che vedete nelle miniature (con un bastone rosso che sbuca in cima) sono quelli tipici dei safavidi. Li usavano per distinguersi da tutti gli altri musulmani.
Vengono da un sogno fatto molto prima dal "padre spirituale" della dinastia (Safi') che vide 'Ali che gli diceva di fare indossare ai suoi fedeli un copricapo con un bastone di legno rosso a 12 spicchi attorno a cui avvolgere 12 volte un turbante bianco.
Il numero 12 indica i 12 imam, quindi la fede sciita (gli sciiti riconoscono una serie di 12 imam, i sunniti 7)