cmq ho letto due articoli di gente nel settore del diritto che dicono che il decreto non funziona in partenza e ne sono alquanto rassicurato.
cmq ho letto due articoli di gente nel settore del diritto che dicono che il decreto non funziona in partenza e ne sono alquanto rassicurato.
ke nn è attivo lo sapevo anke io..intanto al mio amiko la multa glie l'hanno mollata..e ke multa!Originalmente inviato da punkstyle
e la multa all'amico di duccio glielanno fatta gli alieni? :POriginalmente inviato da punkstyle
a me in prima superiore quindi 5 anni fa mi hanno portato in caserma perche in bora avevo una 20na di CD mastrizzati e ne stavo dando uno a un mio amico nella stazione di cagliari!
mi hanno anke riaccompagnato a casa per fortuna non sono entrati in casa e non hanno visto i 300 cd masterizzate che ho per la play station!
Originalmente inviato da texilee
spesso gli alieni sbirri ne approffittano!
a parte che all'amico di DUCCIO gliel'hanno fatta per le leggi vigenti e non per il nuovo decreto.
cmq il mio post si riferiva a questo (io nn sono assolutamente competente in materia, ma questo signore si'):
"Cosa è cambiato col decreto Urbani?
Alcune delle misure previste dal decreto cozzano con le misure esistenti, ma importanti sono le modifiche rispetto ai testi precedenti.
Tutto nasce da una mancata comprensione del peer-to-peer e del rapporto con il business delle major.
Roma - Tanto piovve che tuonò, verrebbe da dire, rovesciando i termini del vecchio adagio.
Procediamo con ordine. Dopo che negli ultimi anni abbiamo assistito ad una costante estensione degli strumenti giuridici posti a difesa di ciò che ormai definiamo, con terminologia quanto meno tradizionalmente impropria, "proprietà intellettuale", cosa cambia con l'approvazione del decreto legge Urbani sul cinema e le relative misure contro la pirateria telematica? Assai poco invero.
Distribuire a scopo di lucro opere cinematografiche per via telematica, mediante siti web o programmi di file-sharing, costituisce un reato aggravato, equiparato alla duplicazione, distribuzione, ecc. di opere, protette dal diritto d'autore, in quantità superiore alle 50 copie.
Si può discutere sulla portata innovativa della disposizione. In verità la norma consente di non provare il numero di copie distribuite, ma tale prova, se prodotta, avrebbe, anche in assenza della nuova disposizione, consentito di far scattare l'aggravante prevista dal comma 2 dell'art. 171-ter. All'effetto pratico, quindi, non si tratta di una novità rilevante.
Per quanto concerne l'utente domestico, che non tragga guadagno dall'uso dei sistemi peer-to-peer, il decreto introduce, solo per le opere cinematografiche, una sanzione amministrativa di poco superiore a quella prevista per la diffusione, duplicazione, ecc. di opere musicali. Unitamente alla sanzione vi è l'odiosa previsione di una gogna mediatica, con la pubblicazione della sanzione comminata su di un giornale a diffusione nazionale o su di un periodico specializzato nel settore dello spettacolo. Vedremo come l'opinione pubblica reagirà se e quando il nome di un minorenne, magari non abbiente, apparirà sulla pagina di un giornale per il solo fatto di aver scaricato un'opera cinematografica, magari non pubblicata - o non piú pubblicata - nel nostro paese.
Abbiamo già visto accadere qualcosa del genere negli Stati Uniti, in quel caso la RIAA citò in giudizio per una cifra considerevole una dodicenne che aveva scaricato un migliaio di canzoni dei suoi idoli preferiti, canzoni che non avrebbe avuto i soldi per acquistare. Sappiamo che la causa dei discografici non ne uscí rafforzata...
Un altro punto che poteva destare preoccupazioni riguarda il ruolo svolto dai service provider nella prevenzione della "pirateria" telematica. Anche su questo versante il decreto non contiene novità rilevanti: le informazioni utili ad identificare l'autore della fattispecie sanzionata, anche in via amministrativa, sono comunicate alle forze dell'ordine solo a seguito di un provvedimento dell'Autorità giudiziaria (comma 4). Come sempre.
Il comma 6 prevede che, se il provider ha avuto "effettiva conoscenza" della presenza di contenuti protetti (opere cinematografiche), egli debba comunicarlo al Ministero dell'Interno. Sono salve però le norme che da un lato liberano il provider dal dovere di vigilare sulla condotta di chi utilizzi le sue infrastrutture telematiche (art. 17 D. Lgs. 70/2003), e dall'altro limitano la sua responsabilità per il contenuto delle informazioni che vengono trasmesse nella sua rete. In base al citato art. 17 un tale obbligo di comunicazione esiste già, ed esso è qui formulato in maniera piú chiara e stringente. Il comma 2 di questo articolo prescrive, infatti, che il provider è tenuto "a informare senza indugio l'Autorità giudiziaria o quella amministrativa avente funzioni di vigilanza, qualora sia a conoscenza di presunte attività o informazioni illecite riguardanti un suo destinatario del servizio.
Nulla di nuovo, quindi, anche per quest'aspetto.
La locuzione "effettiva conoscenza" desta però una qualche attenzione nel giurista. Essa è assai poco utilizzata dal legislatore (ricorre non piú di una quindicina di volte in tutto il corpus della legislazione vigente) e quasi sempre risulta essere sinonimo di "conoscenza diretta". Solitamente le norme che la contengono pongono obblighi aggravati di pubblicità, la quale deve condurre il soggetto cui è destinata ad avere, appunto, una conoscenza effettiva dell'atto pubblicato.
Il suo utilizzo in questo contesto mostra un certo disagio del legislatore nel formulare la norma, che si è voluta rendere piú ristretta, nella portata, rispetto alla disciplina sul commercio elettronico di cui al citato D. Lgs. 70/2003. D'altro canto la Costituzione, il codice di procedura penale e, da ultimo, la direttiva comunitaria 2002/58/CE, limitano la possibilità di intercettazione delle comunicazioni telematiche, e la subordinano comunque ad un provvedimento dell'Autorità giudiziaria. La normativa sulla privacy consente al provider di trattare i dati relativi al traffico degli utenti solo ai fini della fatturazione (art. 123 D.P.R. 196/2003).
Quando scatta, quindi, l'obbligo di informare le autorità competenti? Non certo con la segnalazione di un terzo, ad esempio il detentore dei diritti, il quale, in base al comma 3, deve rivolgersi al ministero dell'Interno. Ma nemmeno per via di un'autonoma attività di prevenzione posta in essere dal provider stesso: egli dovrebbe, nel caso del P2P, intercettare il contenuto delle comunicazioni degli utenti, dal momento che questi sistemi, non illegali di per sé, posso essere utilizzati con finalità perfettamente lecite.
Tale possibilità gli è però negata dalle norme vigenti. Sembra quindi che la disposizione che stiamo commentando descriva un'eventualità che, con riferimento al file-sharing, ben difficilmente può verificarsi.
Come si comprende, essa è infatti destinata alle violazioni poste in essere mediante siti web, ai quali il provider, come tutti, può accedere, anche per via di un eventuale servizio di hosting che può prevedere, magari per via contrattuale, una qualche forma di controllo sui contenuti ospitati.
Un commento, allora.
Per farsi un'idea generale del decreto può forse risultare utile ricostruire la storia del testo. Benché la prima versione non sia stata pubblicata, Giovanni Ziccardi, che ha svolto un ruolo di consulenza per il Ministero dei Beni culturali e vi ha quindi avuto accesso, conferma, sul suo blog, le indiscrezioni pubblicate anche da PI circa la presenza di sanzioni penali - e multa - anche per chi ponesse a disposizione del pubblico, con sistemi P2P, opere audiovisive.
La norma modificava l'art. 171 della legge sul diritto d'autore. Il testo pubblicato da PI era già molto diverso, prevedendo solamente la sanzione amministrativa, come confermato nella versione definitiva.
Rispetto al testo anticipato da PI, infine, sono state apportare modifiche interessanti: si è eliminato il richiamo all'uso della cifratura come aggravante della condotta sanzionata e si sono inseriti i richiami agli articoli del decreto sul commercio elettronico (D.Lgs.70/2003) che limitano, come visto, obblighi e responsabilità del provider.
L'impressione che se ne può trarre è che vi sia stato un tentativo di criminalizzare la condivisione di opere protette mediante sistemi P2P, rendendo reato tale condotta. Ma che il tentativo non sia riuscito.
La conferenza stampa del Ministro Urbani, sul punto, dimostra un fenomeno imbarazzante: l'uso della legge per campagne di sensibilizzazione, educazione, non diversamente per quanto succede con gli spot di Pubblicità Progresso. Se può far piacere a molti il fatto che nella sostanza non cambi alcunché, pur tuttavia dobbiamo riflettere su un tal modo di produrre diritto. Egli afferma che le sanzioni amministrative, dal carattere "simbolico", sono volte a "disincentivare ed educare"... Come lo sono quindi la maggior parte delle norme del codice della strada, che non vietano, ma disincentivano ed educano.
Le cose non dovrebbero stare cosí. Il file-sharing, se ha ad oggetto, senza fine di lucro, opere protette, è un'attività illecita. La sanzione lieve, ma pur presente da lungo tempo. D'altro canto essa è un'attività di massa. Lo spirito che la anima, per costituzione, è quello della condivisione della conoscenza e di esperienze estetiche che nessuno potrebbe ritenere meritevoli di biasimo. Le sue relazioni con le difficoltà dell'industria dell'intrattenimento non sono pienamente comprese. Sarebbe, pertanto, il caso di affrontare il problema generale. Dobbiamo impedirla definendola un "furto", e come tale sanzionarla, per preservare un modello di business forse in crisi per altre ragioni? Abbiamo forza ed argomenti convincenti per farlo sino a rendere il divieto socialmente accettato? O dobbiamo continuare a rifugiarci nell'ipocrisia di norme che paiono avere il solo scopo di dire tu questo non lo devi fare, ma io non posso e non voglio impedirtelo, minando cosí il fondamento di quel principio a garanzia della libertà di ciascuno rappresentato da ciò che intendiamo quando parliamo di stato di diritto?
NOTA: La copia letterale e la distribuzione di questo articolo nella sua integrità sono permesse con qualsiasi mezzo, a condizione che questa nota sia riprodotta.
di Andrea Rossato
Dipartimento di Scienze giuridiche - Università di Trento"
rileggi il mio primo post in alto...Originalmente inviato da punkstyle
il decreto è stato pesantemente modificato, la "recensione" che riporti tu non è + valida.
ora se passa così com'è diventa REATO PENALE il solo possesso di un mp3 senza autorizzazione..
PENALE!!! quindi galera!!
al momento della presentazione invece il decreto prevedeva il carcere solo in caso di scopo di lucro, ora ovunque se ne tragga profitto (non pagare = trarne profitto) meditate gente meditate..
duccio spiega meglio la storia del tuo amico...
l'hanno beccato con i log? gli hanno fatto la perquisa? hanno sequestrato tutto il materiale informatico?
There are three kinds of people in this world: people who watch things happen ... people who complain about things that happen ... and people who make things happen...
Premetto che io il P2P non l'ho mai usato e quindi sono un perfetto ignorante in materia, comunque ecco una mia piccola idea: e se registrassimo centinaia di mp3 "fasulli" con la nostra voce che dice "un due tre' viva l'mp3!", li salvassimo con nomi strani e iniziassimo a scambiarceli?
Sono mp3 assolutamente legali e sarebbe come fare "Resistenza passiva".
Le autorita' dovrebbero ascoltarseli uno per uno e piu' gente aderirebbe a questo "scambio" piu' sarebbe difficile per loro star dietro a tutti.
Se un milione di persone si scambiasse ogni settimana circa 100 mp3 stupidi (e magari uno vero, ogni tanto) si saturerebbe di colpo tutto il sistema.
Che dite? E' una stupidata?
si vede ke sei stato a digiuno di p2pOriginalmente inviato da CoD
a parte gli skerzi tutti i programmi di p2p seri (emule ) per controllare se un file è quello che cerchiamo guardano l'hash...
quindi quello che intendi tu è inutile...
allo stato attuale basta ke la finanza si scarichi un film, controlli che sia protetto da copyright, ne calcoli l'hash e cerchi sulla rete edonkey tutti gli utenti che posseggono un file con quell'hash... sono in questo modo sicuri che gli utenti individuati hanno quel preciso file nel proprio hard disk ed in condivisione...
i nomi ormai non contano + nulla... sono finiti i tempi di gnutella... già con kazaa (fasttrak) era stato introdotto un rudimentale sistema di controllo dei files tramite hash, con emule siamo allo stato dell'arte...
There are three kinds of people in this world: people who watch things happen ... people who complain about things that happen ... and people who make things happen...
Si questo lo sapevo, ma basta una minima variazione nel file che l'hash md5 cambia!
E di variazioni in file mp3 se ne possono produrre a milioni.
O no?
si.. ma se lo vari poi non riesci a scaricare + nulla...Originalmente inviato da CoD
per esempio se adesso ti metti a cercare la iso di debian su emule trovi 500fonti disponibili a dartela (dopo un po' di coda)... se per qualche motivo ognuno ne producesse una variante ti troversti di fronte a 500 files diversi e potresti scaricare soltanto da uno con ovvi rallentamenti... e con l'immensa probabilità di non riuscire a finirlo...
se hai un attimo di tempo dai un'occhiata a come funzia emule è davvero spettacolore ed illuminante il meccanismo di distribuzione dei contenuti che usa...
un metodo secondo me valido invece è questo:
un utente scarica tutto il file: può usarlo etc...
il client dopo aver scaricato un file invece di rimetterlo tutto in condivisione ne rimmete online Nchunk-1 (in pratica salta un chunk a caso, o magari quello + diffuso)...
se i files sono fatti come dico io (archivi rar/ace solid) non ti potrà mai venir contestato alcun reato in quanto possiedi si parte di file, ma quella parte non è in alcun modo utilizzabile se non hai tutti il file ( gli archivi solid si possono aprire solo quando completi al 100%)
in questo modo rischia qualcosa il reller mentre invia il primo chunck a qualcuno, dopo che ha inviato il primo chunk può mettere offline quel pezzo e uppare tranquillamente tutto il resto
OGGI SCAMBIARSI MP3 E CD CON GLI AMICI NON è SENTITO DA NESSUNO COME UN REATO AL PARI DI UCCIDERE I PROPRIO FIGLI (3 anni per un omicidio plurimo volontario sono troppi )... COME POSSONO PRETENDERE CHE TUTTO D'UN COLPO LA GENTE METTA LA TESTA APPOSTO???
Le leggi dello stato devono rappresentare il sentimento comune, penso siamo tutti d'accordo che l'omicidio debba essere vietato, per quanto riguardo lo scambio "free" di materiale protetto da copyright + del 50% del popolo italiano non si rende conto dell'illegalità dell'atto che compie!!!
There are three kinds of people in this world: people who watch things happen ... people who complain about things that happen ... and people who make things happen...
se uno scarica senza mettere nulla in condivisione nn rischia nulla, vero?
falsoOriginalmente inviato da fisionweb
il solo POSSESSO di materiale illegale è illecito amministrativo (e diventerà reato)
il fatto è ke è + facile beccare gli uploader che i LEECHER
la motivazione è questa:
la guardia di finanza può agire in incognito e sotto copertura fino al limite in cui commette reato (fermandosi prima), non può "incoraggiare" compartamenti illegali proponendo il downloads di files pirata (metti caso che si mettano in incognito a sharare materiale illegale e si ritrovino con qualche iraniano/armeno che scarica a manetta da loro: hanno collaborato a compiere un reato e non possono nemmeno perseguirlo perchè il fatto in quei paesi non costituisce reato)
nel caso opposto degli uploader invece possono tranquillamente agire in copertura, richiedendo l'upload di un file, scaricandolo e registrando i dati dell'utente...
in questo modo non hanno problemi...
il decreto come è stato formulato parla comunque di "condivisione"... basandosi sul fatto che quando non ci saranno + uploaders e releasers il fileshare morirà...
la mia domanda è: credete davvero che i releasers molleranno???
hanno messo dentro quelli di fairlight e altre crew che hanno fatto la storia del warez... peccato che per ogni crew che sparisca ne nasca una di nuova con tecnologia sempre + potente sulle spalle e riparati da legislazioni di paesi offshore (vedesi razor e deviance che hanno un'infrastuttura tecnologica/organizzativa che può far invidia ad IBM )
il fatto è che il mondo sta cambiando, la tecnologia non si può fermare, nessuno sarà in grado di fermarla
possono fare quante leggi vogliono.... per quanto mi riguarda l'unico effetto è quello di far autoconvincere le persone di essere criminali, abbassando i loro "tabù" e rendendoli sempre + disposti a peggiorare il loro stato di criminali... e a commettere reati degni di tale definizione... quando un ipotetico PIRATA (le ultime stime dicono che gli italiani a scaricare illegalmente dal p2p siano quasi 1 milione) pensa "faccio tutti i giorni un'azione che mi può costare 3 anni di carcere, chi vuoi che se la prenda se picchio uno tanto per fare? al massimo mi danno 2 mesi di carcere... sempre meno di quello che rischio tutti i giorni"...
sembrerà anche ragionamento assurdo ma per me la fine che siamo destinati a fare è questa... se le pene non sono proporzionate ai reati nessuno è sarà a rispettare la legge...
meditate gente, meditate!
There are three kinds of people in this world: people who watch things happen ... people who complain about things that happen ... and people who make things happen...
ce proprio poco da meditare altrimenti m viene da bestemmiare roma ladr..
galera per un mp3?? piuttosto divento latitante ... mi sa che me ne andrò in qualche atollonel pacifico a cercare quella libertà di cui tanto si parla...
organizziamo un volo comune e ci portiamo via i nostri pc, poi la fondiamo una società e mettiamo a disposizione proxy servers completamente anonimi a prezzi ragionevoli... tra qualche anno per servizi del genere ci sarà gente disposta a pagare centinaia di euro al meseOriginalmente inviato da texilee
There are three kinds of people in this world: people who watch things happen ... people who complain about things that happen ... and people who make things happen...
Ci sto... gia' che ci siamo compriamoci una isoletta nel pacifico e facciamoci uno stato nostro!
Moneta: gli AC
Nome dello stato: .... uhm.... che ne dite di Linuxia?
Bandiera: un pinguino con in testa un paio di cuffie ed un lettore mp3 in mano (e ovviamente l'aria molto soddisfatta)
:D
bellissimoOriginalmente inviato da CoD
There are three kinds of people in this world: people who watch things happen ... people who complain about things that happen ... and people who make things happen...
infatti, quì ci guadagnano solo i produttori e i distributori, agli artisit una volta pagato il copy si beccano molto menoi cantanti stessi scaricano...ad un concerto questo capodanno la seconda voce del gruppo mi stava per pikkiare perche avevo il cd originale,mi ha detto di scaricare perche i cd costano troppo!
cmq io consiglio di ascoltare radio su internet se si è al computer e la radio normale se si è in giro.....
(anche se dovrei stare zitto perchè il mio archivietto ce l'ho anche io....)
Ho capito il discorso degli hash ma una volta trovato che l'utente x sta scaricando o facendo scaricare il file y come fanno a risalire a lui? Con i firewall nn si può fare niente?
Originalmente inviato da zaxarius
no, una volta che hanno il tuo ip (quando ti contattano per la richiesta fonti) e la data e ora basta che facciano una telefonata al tuo provider (si fa per dire in realtà ci vuole un mandato firmato da un PM) hanno tutti i tuoi dati e possono venire a trovarti direttamente a casa
se non lo sai con emule basta avere anche il solo userhash per risalire all'ip originale:
lo si converte da hex a dec a gruppi di 4 cifre e lo si legge al contrario...
There are three kinds of people in this world: people who watch things happen ... people who complain about things that happen ... and people who make things happen...
quindi a quanto mi dici nn c'è difesa, l'unico molo e rimettere in stalla il mulo e sfruttare una linea adsl da 1,2 mb per navigare in internet e controllare la posta?????
Wow evcz...sei superinformato.....mica sei uno di quei poliziotti in incognito e stai sondando il terreno per poi poter chiedere un mandato di perquisizione per gianluca? :DOriginalmente inviato da Evcz
(dico gianluca xkè come admin lui può leggere gli indirizzi IP di tutti....e legendo la data e l'ora in cui è stato scritto il mex potrebbe denunciare tutti quelli che in sta discussione inneggiavano al p2p e AMMETTEVANO di possedere GB e GB di materiale illegale )
Bye
PS. naturalmente scherzo.....ma una cosa del genere è fattibile
+ o -...Originalmente inviato da zaxarius
il futuro della diffusione gratis si sta evolvendo...
troppi spioni in giro...
la via migliore è crearsi una vpn con un po' di amici fidati... in 10/20 magari con le stesse passioni
emule può andare bene in questo caso... basta ke uno metta online un server e gli altri eliminino dalla lista tutti i servers tenendo così una rete edonkey separata alla quale possono accedervi solo chi ne è a conoscenza
scommetto inoltre che inizierrano a pullalare i server ftp.... chiamiamola "envoluzione temporanea"...
There are three kinds of people in this world: people who watch things happen ... people who complain about things that happen ... and people who make things happen...
ok sorvoliamo sull'userhas che ho controllato ed è come dici tu e in effetti la cosa mi fa un pò paura. Allora quale altro programma useresti per condividere un file con un tuo amico stando sicuro che nessuno possa rintracciarti? Quando dico file penso ad un file doc con la lista degli invitati al mio compleanno;)
Io ho messo proprio questa mattina un bel bannerone 400 x 80 sulla mia home x denunciare sta cosa e ho tutta intenzione di chiudere il sito il 4 quando voteranno.
Mi pare veramente assurda questa legge. C'è crisi ed è ovvio che la crisi c'è e che i settori che la sentono x primi sono proprio quelli del divertimento ( soprattutto se ti mettono 30 euro un CD).
Mia nonna mi regala 1 CD a ricorrenza e se poi io abbia 500 giga di mp3 sul pc o nessuno, la SIAE non si mette in tasca un soldo in + o in meno, io ho quel tot di soldi e anche se non sharassi niente, non potrei comunque comprare più del CD che già compro.
Poi ... da quello che ho letto i server così come sono non sono in grado di "distinguere" i dati che gli giungono dalle varie connessioni... per sapere se effettivamente possiedo files illegali le simpatiche persone dovrebbero controllare il mio PC violando così la mia privacy. (:" argomento confuso...)
E poi io pago già la tassa alla SIAE acquistando un CD vergine (tassa che tra l'altro pago sia che sul cd ci metta mp3, sia che ci metta i filmini delle mie vacanze ...) cosa vogliono di +?
Tra l'altro... grazie al P2P ho potuto vedere film che qui in italia non arriveranno MAI.
:" scusate se ho detto solo sciocchezze, ma avevo proprio bisogno di uno sfogo (brutta giornata su tutti i campi.... mi ci mancano solo sti str***
Ad ogni modo se passa sto decreto io non compro + 1 CD, non vado + al cinema e il banner dalla home non ce lo leva nessuno...
Sono andato sul tuo sito ma nn ho visto il tuo annunciato bannerone.... :(
così mi offendiOriginalmente inviato da AngelinoAnt
cmq certo ke è fattibile... ti sembro uno che spara roba a casoOriginalmente inviato da AngelinoAnt
a parte gli skerzi con un solo user id puoi risalire all'ip dell'utente ecco un esempio:
il numero 2536129932 corrisponde al clientid dell'utente in questione... il client id e' un valore che rappresenta il proprio ip. nel caso dell'utente in questione, per arrivare all'ip e' necessario:
- trasformare 2536129932 in esadecimale 972a458c.
- "dividere" 972a458c in 4, 97 2a 45 8c.
- convertire ognuno dei 4 numeri di 97 2a 45 8c in decimale.
- il risultato e' 151 42 69 140, che va pero' letto al contrario, cioe' l'ip di quell'utente e' 140.69.42.151 (DoD NDR )
il client qui sopra per esempio aveva rikiesto la lista dei files...
ragazzi dateci na mano a creare na rete al riparo da spioni:
http://www.bluetack.co.uk/forums/ind...showtopic=2762
se tutti forniscono i dati che hanno si può fare un buon lavoretto di filtraggio
help us!!!
There are three kinds of people in this world: people who watch things happen ... people who complain about things that happen ... and people who make things happen...
Ma scusate un attimo...
è un gatto che si morde la coda...
Io mi scarico un mp3, mi beccano e vado in galera...
OK!
Però io posseggo un lettore mp3
ANZI!
Io posseggo anche un lettore DivX...
Se io vado in galera perché ho scaricato l'mp3, possibile che i produttori dei vari lettori non siano perseguibili in nessun modo?
D'altra parte, se io produco un lettore x DivX non lo produco per fargli "leggere" i vinile, no??
Un sistema alternativo allora può esserci, seguendo la tua spiegazione vecz:
creare un programma peer 2 peer opensource e tra amici lo si compila in un certo modo, codificando l'ip, o magari rikiedendo una password per usare questo programma. Non so se mi sono spiegato bene.
Forse è proprio ora che imparo ad usare il winsock :D
Bisogna registrarsiOriginalmente inviato da Evcz