Roma, 27 mar. (Adnkronos) - Parte la querela a 'Zelig' dall''uomo'' e ''ministro'' della Giustizia, Roberto Castelli. Nel mirino lo sketch di Ficarra & Picone, andato in onda ieri sera, in cui i due comici ironizzavano sulla performance del ministro, al grido di 'chi non salta italiano e''', nel corso di una manifestazione dei Giovani padani a piazza Montecitorio.
A darne l'annuncio e' lo stesso Guardasigilli. ''Agli attacchi ora ho intenzione di rispondere, a partire da quelli di Zelig. Ancora una volta -denuncia- sono stato insultato e se finora sono stato zitto, da oggi non intendo subire oltre. Durante la trasmissione di Zelig di ieri sera sono stato nuovamente fatto oggetto di menzogne e insulti per la mia partecipazione a una manifestazione dei Giovani Padani. Una manifestazione pacifica e democratica, lo ripeto ancora, durante la quale i ragazzi mi hanno invitato a saltare con loro, un invito che ho accettato senza che fosse scandito alcuno slogan''.
''Se poi, prima o dopo la mia partecipazione -prosegue Castelli- sono state gridate frasi poco gradite a qualcuno, cio' non ha nulla a che vedere con il mio intervento''. La verita', dice il ministro della Giustizia, e' che ''la sinistra e i principali quotidiani del Paese non mi hanno ancora perdonato il mio 'no' alla grazia a Sofri e per questo stanno costruendo campagne inaudite come questa, che purtroppo ha visto partecipare anche alcuni esponenti della Cdl acritici e poco accorti''.
Il ministro lamenta ancora: ''Nella mia carriera politica non ho mai offeso nessuno ma, nonostante questo, sono oggetto di continui attacchi. Sappiano la sinistra e gli amici di Sofri che non mi faro' intimidire, portando avanti con sempre maggiore determinazione le mie battaglie basate sul contratto con gli italiani''.