Ecco cosa succederebbe se le proposte in discussione in Parlamento venissero approvate:
gli animali selvatici non sarebbero più patrimonio indisponibile della Stato ma "cosa di nessuno", oggetti alla mercé di chiunque;
la caccia sarebbe consentita anche nei parchi, lì dove gli animali trovano rifugio e i cittadini, bambini, donne, uomini possono godersi la natura;
la caccia verrebbe aperta anche ai Fringuelli, ai Passeri, alle Peppole, a molte specie di Oche, agli splendidi Francolini di monte, ai Gabbiani e ad altre specie protette;
si caccerebbe anche nei periodi primaverili ed estivi, nei delicatissimi periodi di migrazione e riproduzione degli animali;
sarebbe di nuovo permesso esporre animali selvatici, vivi, morti o fatti a pezzi nelle piazze, nella feste, nelle sagre di paese;
i maggiori reati legati alla caccia, anche quelli più gravi, verrebbero depenalizzati e trasformati in semplici infrazioni amministrative, con il risultato che il bracconaggio diventerebbe un'attività semi-legale.