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Discussione: [Non é politica] Ecco l'ennesima "guerra di civiltà&quo

  1. #1
    Guest

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    Ho proprio in questo istante finito di leggere su un noto mensile di Informatica libera un articolo che mi ha fatto riflettere: scrivo questo lungo post perché credo che queste riflessioni possano interessare un po' tutti.

    Torniamo un attimo indietro nel tempo.

    Vi ricordate quando a scuola avete studiato le rivolte operaie? Perché sono nate?
    Allo stesso modo la guerra d'indipendenza americana, la rivoluzione francese ecc ecc ecc perché sono nate?

    Volendo leggere un filo comune nelle cause di tutte queste guerre si potrebbe dire che il sistema sul quale era basato la civiltà dell'epoca teneva conto delle esigenze di pochi, ma non di quelle dei molti.

    Ed adesso cosa sta succedendo? Cerchiamo di leggere più approfonditamente il presente, che é la cosa che ci circonda.

    Nasce il software, la gente inizia a copiarlo in modo illegale, nascono le prime protezioni.
    La gente riesce a superare queste protezioni, ne nascono di più evolute dando il via ad un mulinello.

    Qualche tempo fa la microsoft annuncia di voler creare, col supporto delle case produttrici di hardware, un sistema per proteggere gli utenti da virus e trojan, nome in codice palladium.
    Questo magico computer integrerà un sistema di controllo (sembrerebbe disattivabile) che non permetterà l'esecuzione di programmi non certificati. L'annuncio shock é che i software del futuro protanno rifiutarsi di essere avviati se il sistema di controllo non é attivo.
    In pratica Palladium é una sorta di bella copia delle mitiche protezioni di x-box e playstation.

    Poi viene ideato il CSS: il mitico codice regionale per i DVD. Il sistema viene ovviamente brevettato.
    Qualche tempo fa un giovanissimo smanettone si accorge che non esiste nessun programma per linux in grado di decrittare il CSS: in pratica non esiste nessun DVD Player per linux.
    Decide di risolvere il problema: ci riesce e viene denunciato.

    Nel frattempo le leggi decidono di venire in soccorso dei diritti d'autore così violentemente usurpati. Le modifiche sono fatte malissimo: non tengono conto della differenza tra comprare un prodotto (e quindi avere i pieni diritti su di esso) e la concessione in licenza (cioé la vendita del diritto di utilizzare quell'oggetto secondo particolari concessioni).

    Poi nasce il sistema DRM: un sistema di protezione per i files a contenuto multimediale (avi, mp3 ecc...).

    In Italia viene approvata la mitica tassa siae (la SIAE é la società italiana per la protezione del diritto d'autore) su tutti i dispositivi di memorizzazione di massa, con la scusa di voler in qualche modo ripagare i produttori dalle loro perdite causate dalla pirateria. Questa fa crescere in modo esponenziale il costo dei cd, ma si abbatte in misura lieve su tutti i supporti di memorizzazione (quindi anche su floppy e su videocassette).

    La RIAA (società americana dei discografici musicali) inizia a denunciare chi scambia sui sistemi di file sharing materiale coperto da diritto d'autore.

    Le protezioni iniziano a farsi talmente potenti da impedire ai supporti di essere letti da qualsiasi lettore: non possiamo più, di fatto, decidere di vedere\ascoltare ciò che abbiamo acquistato usando il nostro riproduttore preferito (software o hardware che sia).

    Adesso vengo a leggere che nell'ultima versione di photoshop é stato inserito un sistema che vieta la lettura dei dollari americani.

    Tutto il mondo dell'informatica fai-da-te (legge Linux, OpenSource, ladri o come vi pare) che fine farà?
    Gli smanettoni hanno dimostrato che non hanno paura delle leggi che diventano ogni giorno più restrittive, ma il problema di fondo é che si sta sempre di più diffondeno la legge del siete già colpevoli anche se non avete fatto ancora nulla, fino al punto tale da limitare la libertà personale con le mitiche protezioni.

    Ad esempio dobbiamo pagare la SIAE solo perché decidiamo di fare una copia di backup di quell'importantissimo documento di lavoro: un'assurdità dal punto di vista logico, ma reale nei fatti.

    A lungo andare il pensiero d'informatica libera può diventare sinonimo di terrorismo proprio perché, per la sua natura, permette la modifica indiscriminata dei programmi, quindi permette anche la rimozione delle protezioni.

    Ancora una volta un sistema che ha portato benessere, richezza e prosperità sta modificando le proprie leggi a favore dei pochi, tenendo da parte la maggioranza dell'umanità. La storia (rileggete le righe d'inizio del thread) ci ha insegnato che questo é estremamente pericoloso.

    Cosa ci riserverà il futuro?

    Io mi sto preparando al peggio ed ho già deciso da che parte stare...

  2. #2
    Guest

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    Concordo con quanto dici e vorrei aggiungere un appunto.

    Come gia' dissi in un altro post (non ricordo quale) il mio punto di vista si basa anche sull'archeologia e sulla linguistica.
    Direte: ma cosa c'entra?

    Centra centra

    Quando gli esseri umani cambiano sistema di comunicazione, cambiano anche il loro modo di pensare.

    Con la scoperta del fuoco gli uomini preistorici hanno incominciato, alla sera, a riunirsi tutti assieme e per passare il tempo hanno cominciato... a raccontare.
    Si nota da queto periodo una notevole crescita della parte del cervello destinata alla fantasia e alla creativita'. Nascono i miti, le fiabe, le prime religioni e l'arte.

    Quando l'uomo inizia a scrivere compie una vera e propria rivoluzione.
    Walter Ong dice che la scrittura ha posto le basi per la nascita della filosofia occidentale moderna.
    In effetti oltre che un potente sistema per comunicare un concetto a grande distanza nello spazio e nel tempo, la scrittura e' anche un modo diverso di pensare: basato sulla successione di unita' (lettere o ideogrammi) una dopo l'altra.

    Ora seguitemi un attimo.
    L'oralita' ha 4 caratteristiche che la contraddistinguono:
    automaticamente riproducibile
    perche' nel momento in cui parlo e voi ascoltate il concetto esiste per entrambi
    sempre modificabile
    perche' la voce non permane
    velocissima
    anche se copre spazi minimi li copre con una velocita' notevole
    comunicazione uno a molti
    io parlo e molti possono ascoltarmi


    La scrittura ha esattamente l'opposto di questi 4 punti:
    non e' automaticamente riproducibile
    se vi do il foglio con il concetto scritto io non ce l'ho piu'
    non modificabile con facilita'
    perche' la scrittura permane
    lenta
    puo' superare ampi spazi e resistere al tempo, ma ci mette molto piu' della voce
    comunicazione uno a uno
    un foglio per ogni persona.

    la comunicazione in internet riprende (e modifica) i punti della lingua orale:
    e' automaticamente riproducibile
    perche' se chiamate un file da un sito non lo togliete mica dal server
    e' sempre modificabile
    e' velocissima
    ma non permane nel tempo
    e' uno a molti

    Come dicono Heim e Ong, non bisogna semplicemente dire che la rivoluzione tecnologica e' il contrario di quella scritta, ma che e' una tappa successiva.

    Il copyright e' un'invenzione assolutamente legata alla scrittura, non all'oralita'. Finche' un messaggio e' orale DEVE essere ripetuto, altrimenti scompare!

    Io credo che piano piano cambiera' il modo di pensare.
    La gente si rendera' conto che quello che conta e' l'INFORMAZIONE, ovvero il CONTENUTO, non il CONTENITORE (il programma).

    L'uomo cambiera' modo di pensare e diventera' piu' malleabile, piu' dinamico.

    Non so cosa ne verra' fuori, probabilmente un misto di oralita', scrittura e qualcos'altro.

    La speranza e' che questo accada presto e che porti con se' un'abbandono di idee troppo rigide, dogmatiche e universalistiche che l'occidente sta da tempo coltivando e che sono alla base di moltissimi contrasti con altre societa'.

    La battaglia e' appena cominciata... anch'io so da che parte stare

  3. #3
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    la questione è seria... andiamo con calma.

    le rivoluzioni nascono quando si attaccano i bisogni primari di un vasto numero di persone e purtroppo l'informatica (intesa proprio letteralmente come informazione automatica) non è un bisogno primario per un vasto numero di persone, dove per vasto si intende la percentuale di fruitori effettivi sul numero di fruitori potenziali, vuoi perchè nn ci si rende conto dell'importanza, vuoi per che so io, ma è un dato di fatto.

    il copyright è un qualcosa di sacrosanto anche nel mondo dell'computer... il problema non è tanto il copyright ma negare il copyleft... voglio dire che se io faccio un programma (come anche un film, un libro, etc) e ho delle spese ed è comunque giusto che, se voglio, debba avere il diritto di farmi pagare per il mio lavoro. Se voglio anche imporre un comportamento su chi acquista il mio prodotto si può ancora fare... il problema è quando voglio imporre un comportamento a chi non acquista il mio prodotto.

    il problema di fondo è che si è ancora legati al concetto di vendere le idee (brevetti) cosa che, secondo il mio modesto parere, va inevitabilmente a cozzare con il concetto di progresso. Per tanto tempo la vendita di idee è rimasta così strettamente legata al concetto di vendere il supporto su cui si vendono le idee e la cosa è riuscita abbastanza bene. Poi con la rivoluzione industriale si è pensato di estendere la cosa a sistemi meccanici, elettronici, etc.

    Il computer e internet in modo particolare stravolgono questo punto di vista e la cosa più naturale è sembrata quella di imporre delle restrizioni... cosa che si è rivelata ben presto inadeguata. Quando però si è giunti al concetto open source, il mondo dei software commerciali si è accorto di aver perso e cosa ha tentato di fare? dare ancora ancora un giro di vite: non solo non è possibile copiare i programmi ma non è neanche possibile fare programmi che svolgano gli stessi compiti (non si è ancora pienamente arrivati a ciò ma l'idea è quella... basti pensare alla famosa causa di apple vs microsoft per aver 'rubato' l'idea delle finestre).

    il sistema non è ancora nemmeno lontanamente pronto ad una soluzione che guardi al futuro ed i pochi individui sono troppo deboli per imporre alcunché. Ancora una volta sembra che i ricchi debbano avere la meglio... però tutti sappiamo come è finita la rivoluzione francese...
    (basta non fare la fine di Napoleone ;-) ).

    libertè egalitè fraternitè (e con questo concludo dicendo che so anche io da che aprte stare)
    http://express.altervista.org
    Dato un lavoro, si possono scegliere due sole delle seguenti caratteristiche: veloce, economico, di qualità.
    Così capita che se un lavoro è veloce ed economico non sarà di qualità; se è veloce e di qualità non sarà economico; se è economico e di qualità non sarà veloce.

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