Vi ricordate il topic intitolato "Sito bilingue con un clic: come?":
http://forum.altervista.org/showthread.php?t=46624
Leggendo le raccomandazioni by google per i webmaster:
http://www.google.it/webmasters/guidelines.html
più precisamente la sezione dei "barbatrucchi" non graditi:
Mi sono venuti alcuni seri scrupoli, perché nell'altro topic il mio metodo per trasportare la lingua adottava appunto un sottodominio.Norme di qualità - Consigli specifici
* Evitate testo o link nascosti.
* Non utilizzate il cloaking o tecniche di reindirizzamento subdole.
* Non inviate a Google query automatizzate.
* Non caricate pagine con parole non pertinenti.
* Non create più pagine, sottodomini o domini dal contenuto sostanzialmente duplicato.
* Evitate le pagine di rimando (doorway) create appositamente per i motori di ricerca o altri approcci "preconfezionati" come i programmi di affiliazione con contenuto originale scarso o nullo.
Le presenti norme di qualità illustrano le forme più comuni di comportamento ingannevole o a scopo di manipolazione, ma Google può rispondere in maniera negativa ad altri comportamenti ingannevoli qui non elencati
(Cloaking in breve: nel senso più negativo, ingannare i searchbot fornendo keyword e contenuti che non vengono invece mostrati ai browser di utenti reali. Nel caso più "pulito", analizzare la richiesta dello user agent e regolarsi di conseguenza per fornire una versione del contenuto migliore, come fa google stesso con AdSense mostrando pubblicità in base alla lingua del visitatore)
Ora ho fatto alcune ricerche per informarmi come si deve.. ma non si riesce a trovare un messaggio chiaro e preciso che indichi il cloaking associato a "sottodominio di lingua" come una tecnica poco gradita da parte di Google.
In alcuni forum di webmaster leggo che potrebbe essere cosa "buona e giusta" visto che addirittura Google stesso adatta i propri contenuti in base alla lingua dell'utente. Soprattutto visto che i loro topic includevano -oltre i sottodomini di lingua- anche l'auto riconoscimento della lingua del visitatore e, secondo, si preoccupavano di far indicizzare dai motori ENTRAMBE (o più) versioni del sito in lingue diverse.
Voi avete già una opinione precisa o riuscite a trovare informazioni il più ufficiali possibile che riconoscano operazioni del genere tese alla sola scelta di lingue diverse come pratica accettata e da praticare in tutta serenità?