Caro diario,
dato che ho gli orari del sonno sfasati, stamattina mi son svegliato alle 5.
Ne ho approfittato per aprire il mio caro Fedora Core 5 da poco installato e mi son connesso ad internet per verificare l'orario d'inizio della conferenza di Richard Stallman. Dato che mancavano ancora 5 ore mi son messo a studiare una lezione di java e poi mi son messo a sperimentare il Desktop Enviroment Gnome del mio sistemuccio. Devo dire che son rimasto molto colpito da cosa può offrire un sistema apperentemente difficile come le GTK. Per non parlare poi del sistema di sospensione che spegne del tutto la macchina senza far perdere i dati, mica come lo stand by di xp che la lascia mezza accesa...
Poi mi sono messo a fare le mie solite cose su internet finché non si è fatta l'ora di uscire: mi sono armato di 10 euro e della mia video-fotocamera digitale e sono sceso.
Sono arrivato al politecnico in orario: nell'androne c'era in bella mostra il manifesto della manifestazione; però essendo la mia prima volta in quell'edificio non sapevo dov'era l'aula magna. Ho chiesto alle prime persone che ho incontrato, ma anche loro erano nella mia stessa situazione.
Hanno chiesto alla segreteria e poi siamo andati: abbiamo trovato l'aula al secondo tentativo.
Al mio arrivo c'era ancora poca gente, pian piano poi l'aula si è riempita fino a che alcune persone son state costrette a seguire il talk in piedi.
Sono arrivati praticamente tutti i gruppi di smanettoni attivi nel mio corso di laurea; tant'è vero che mi sono chiesto perché ho scelto il mio gruppo dato che ero l'unico su 5 persone (due però son giustificate perché abitano fuori città).
Alla fine il sig. Stallman è arrivato con 3/4 d'ora di ritardo e dopo una breve presentazione ha cominciato a parlare.
Più o meno ha detto le solite cose basilari: le famose 4 libertà su cui si basa il movimento Free Software:
0. Libertà di eseguire il programma per qualsiasi scopo
1. Libertà di studiare il codice sorgente e di adattarlo al proprio scopo
2. Libertà di ristribuire copie
3. Libertà di ridistribuire copie modificate
A proposito della libertà 1, egli si è schierato apertamente contro tutta quella gente che considera Microsoft come l'incarnazione del male, dicendo che il male non è Microsoft ma è il software chiuso e portando come esempi gli spyware contenuti sì in Windows XP e Windows Media Player, ma anche in real player; dicendo che il malware nel software libero non può esistere perché il codice è alla portata di tutti e quindi il malware è perfettamente visibile, in più è eliminabile grazie alla libertà di modifica.
A proposito della libertà 3, egli ha specificato che non voleva che le eventuali modifiche fatte ad un software libero avrebbe potuto dare all'autore di tali modifiche il modo per rendere il software non libero, pertanto ha aggiunto la postilla che tutte le modifiche devono essere rilasciate sotto la stessa licenza.
Poi ha parlato del software gnu, del kernel linux, del kernel GNU in sviluppo da oltre 10 anni (hurd) e della nomenclatura gnu/linux: Insomma le solite cose basilari.
A tal proposito ha fatto capire che si è un po' risentito dell'impatto che le distribuzioni gnu+linux hanno avuto, perché la gente mette al primo posto il non costo, a volte dimenticandosi proprio di guardare il fenomeno da un punto di vista etico.
Poi ha parlato dell'adozione del software libero nei governi e nelle scuole: secondo lui il materiale messo a disposizione dai governi è di proprietà del popolo ed in quanto tale dovrebbe essere libero. Per quanto riguarda le scuole, egli dice che attualmente gli alunni son sogetti ad un indottrinamento: le aziende produttrici di software chiuso regalano software alle scuole in modo tale da assuefare gli alunni; perché in seguito questi, avendo imparato ad usare software chiuso, lo andranno a cercare.
Poi ha parlato del futuro che si prospetta tutt'altro che roseo: il DRM come rischio della libertà personale ed il TC (da lui rinominato in Tracherous Computing - Informatica Inaffidabile) ed i brevetti software, di fatto imposto da un'industria che guarda al proprio fatturato e non al volere degli utenti.
Infine l'ha buttata sullo scherzoso, tirando fuori il suo solito vestito da santo con tanto di aureola e buttandola sul religioso della sacra chiesa di emacs
Alla fine è arrivato il momento delle domande. A mio avviso di particolare importanza ne sono state cinque:
0. L'imboscato che ha ammesso di lavorare per la microsoft ha messo in discussione gli spyware in xp e windows media; proponendo a stallman di visionare tutto il sorgente. Al che lui ha risposto prontamente di liberarlo, in modo tale che tale lavoro di certificazione possa essere svolto da tutti. Poi ha cercato di controbbattere dicendo che i sistemi gnu/linux sono tutt'altro che user friendly, peccato che lo Gnomo 2.14.0 sulla mia fedora 5 m'ha dato l'impressione esattamente opposta (e te lo dico io che ero un kdedista convinto). Al che Stallman ha risposto a noi studenti di smetterla di domandarci where do we want today per chiederci dove finiremo nei prossimi 5/10 anni (IMHO è un riferimento al Tracherous Computing). A quanto m'è stato riferito, l'imboscato è stato cacciato, però non posso confermare perché non me ne sono accorto.
1. Stallman ha detto che il fenomeno Firefox è cosa buona e giusta se non fosse per lo strumento di report dei crash (trallback) che non è software libero.
2. Stallman ritiene buona la legge sul DRM attualmente in vaglio al parlamento francese che permette all'utente di decidere il formato nel quale si vuole tenere la musica legalmente acquistata sugli e-store come itunes.
3. Alla domanda su cosa potesse consigliare agli studenti che son costretti a studiare tramite software proprietario, Stallman ha risposto di rifiutarsi di usare quei prodotti, chiedendo al professore di cambiare i supporti in software libero. A tal proposito si è pensamente infervorato quando è venuto a sapere che la conferenza era in streaming su piattaforma windows media, dicendo che lui aveva dato apposite istruzioni ato che non voleva che i propri interventi avessero a che fare con qualsiasi tipo di materiale chiuso. Alla fine si è calmato, però non son riuscito a capire com'era effettivamente la storia.
4. Stallman si è detto contrario di principio alle Creative Commons, perché la stragrande maggioranza delle licenze dà solo l'impressione di qualche libertà fondamentale, quando in realtà non dà nulla.
Insomma, caro diario, nonostante la solita minestra sono usciti dei punti davvero interessanti; peccato che la posizione che ho scelto non mi ha permesso di fare belle foto; e pensare che ho ripreso i 4 min della santa chiesa di emacs
Meno male che han confermato che l'intervento verrà reso disponibile liberamente per il download.
Alla fine ho fatto autografare il libro codice libero di un amico ed ho offerto i 10 euro che mi ero portato cone contributo.
Caro diario, adesso è veramente tutto. E' arrivata l'ora della pennichella.
PS: ho appena visto che la FSFE ha risposto all'email che avevo inviato ieri a proposito della procedura su come rinnovare l'iscrizione. Appena finisco la pennichella procedo.
Alla prossima, caro diario