Vedere titolo....
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gnu/linux è un sistema inventato da hackers per la comunità.
ovviamente con il passare degli anni è diventata sempre più user friendly, però dietro c'è la filosofia hacker. vedi rms (stallman), esr (raymond) e linus torvalds.
@wider: quella è la sicurezza
Ultima modifica di Rommel : 23-02-2005 alle ore 23.48.46
gli hacker non sono criminali.
sono semplicemente dei "geni" dell'informatica che cercano sempre di apprendere quanto più possibile.
i pirati si chiamano lamer
brevissima ed incompleta storia di gnu/linux:
1984: stallman inizia a realizzare il sistema gnu (gcc, bash ed altro)
1991: linux torvalds realizza il kernel linux basandosi sul kernel minix di tanenbaum
1993: volkerding inizia a realizzare slackware .
Nel web lo leggi praticamente OVUNQUE... oramai lo dicono anche le riviste: guarda winmagazine del mese di febbraio... addirittura in allegato c'erauna distro linux, Mepis (parliamo di una rivista dedicata a windows)Originalmente inviato da wider
A me queste frasi mi fanno dare di matto.....Originalmente inviato da wider
MA STIAMO SCHERZANDO????
Ancora con questa ***** di disinformazione......ma insomma!! Da uno che usa linux non ci si può aspettare una frase del genere!!!
GLI HACKER CREANO LE COSE. I CRACKER (E I LAMER) LE DISTRUGGONO.
Quelli che tu chiami hacker e che come dici te leggono le tue informazioni, si chiamano CRACKER, gli unici che fanno questo tipo di cose: GLI HACKER COMBATTONO I LAMER e la maledetta icona negativa che si è creata nella testa della gente di fianco al nome HACKER.
Prima di fare questi proclami, leggiti:
- Jargon file
- How To Become An Hacker
di Eric . Raymond.
Leggiti questo documento, scritto se non sbaglio da un giornalista:
Non confondiamo gli hacker con i cracker
Peacelink
giovedì, 25 settembre, 2003
Prendete in mano un nuovo dizionario e cercate la parola hacker. Sul mio c'è scritto: "Hacker: dilettante appassionato di informatica, che usa la sua competenza soprattutto in modo improprio e illegale, introducendo anche virus capaci di danneggiare la memoria dei computer cui accede; in italiano: pirata informatico. Derivato da to hack "fendere, fare breccia". Parola nata nel 1989". Poco sotto: "Hacking: pirateria, vandalismo nell'informatica".
Queste definizioni sono tratte dal Dizionario DISC edito dalla Giunti e curato da Francesco Sabatini (ordinario di Storia della lingua italiana nell'Università di Roma e accademico della Crusca), da Vittorio Coletti (ordinario di Storia della lingua italiana nell'Università di Genova e socio nazionale dell'Accademia della Crusca) nonché da Paolo D'Achille (professore di Linguistica italiana dell'Università di Roma) che ha curato i neologismi.
Ma chi sono veramente gli hacker? Proviamo a leggere Manuel Castells, uno dei maggiori studiosi della società dell'informazione. Fa infatti parte dell'Advisory Board (Consiglio Consultivo) sulle tecnologie dell'informazione del Segretario generale delle Nazioni Unite e svolge la sua attività di insegnamento tra le università della California e di Barcellona.
The Jargon File - definizione di hacker
Le informazioni che troverete qui di seguito sono tratte dal libro "Galassia Internet", tradotto in italiano da Feltrinelli. Castells scrive: "La cultura hacker gioca un ruolo fondamentale nella costruzione di Internet", e aggiunge che "la si può considerare il terreno fertile delle innovazioni tecnologiche più importanti realizzate attraverso la cooperazione e la libera comunicazione". Poco dopo spiega: "Gli hacker non sono ciò che raccontano i media. Non sono esperti informatici irrequieti, ansiosi di crackare codici, penetrare illegalmente nei sistemi o portare caos nel traffico informatico. Quelli che si comportano così sono chiamati "crackers" e di solito vengono respinti dalla cultura hacker" (p.49).
Ma la differenza fra hackers e cracker sul mio dizionario non appare in quanto la parola cracker è così definita: "Sfoglia salata, dura e croccante di gusto simile al pane. Derivazione di to crack "rompere"; parola nata nel 1956". Torniamo agli hacker. Manuel Castells cita Eric Raymond, uno dei principali esperti dell'universo hacker, che dice: "Esiste una comunità, una cultura condivisa, di programmatori esperti e maghi del networking che fa risalire la propria storia ai decenni passati, ai primi minicomputer time-sharing e ai primi esperimenti di ARPANET". Raymond fa risalire la nascita del termine hacker agli esperimenti realizzati nel laboratorio di intelligenza artificiale del MIT. Gli hacker realizzarono poi, afferma Castells, dei "network autorganizzati in grado di trascendere il controllo istituzionale". Steve Levy parla degli hacker come soggetti capaci di cooperare attorno a progetti di "programmazione creativa", si veda il suo libro "Hackers: gli eroi della rivoluzione informatica" (ShaKe, Milano, 1996).
Bill Gates, fondatore della Microsoft, ha bollato gli hacker come pirati e ciò che leggiamo sul dizionario DISC è esattamente ciò che il re del software avrebbe scritto. Ma il significato dei neologismi informatici non può coincidere con gli stereotipi graditi alla multinazionale Microsoft. Speriamo che un ottimo dizionario come il DISC rimedi nella prossima edizione.
Quoto COMPLETAMENTE SilverGun e aggiungo :
Albert Einstein potrebbe essere defito HACKER?
Happy Slack!
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La semplicità di questo dono è inversamente proporzionale alla qualità della nostra amicizia
Einstein era una persona straordinaria, con delle capacità fuori dal comune, una mente strepitosa, che agiva al + in solitaria, immerso nei suoi studi.......sì, credo che in un certo senso possa essere chiamato hacker...
Appunto........e non era un pirataOriginalmente inviato da silvergun
Originalmente inviato da silvergun
Come al solito il 90% delle persone parla per sentito dire e non perchè sa.
putroppo molti hanno letto solo la capanna dello Zio BIll
Chiudo quì per evitare possibili discussioni.
Ciao
Leandro
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La semplicità di questo dono è inversamente proporzionale alla qualità della nostra amicizia
aristotele (nn l'ultimo venuto) disse:
"esercitare liberamente il proprio genio: ecco la vera felicità".
Questa è una frase da hacker.
Esercitare liberamente il proprio genio, la propria creatività, plasmare qualcosa per renderlo migliore per noi, è il pensiero hacker e bill gates non vuole certo questo. i sorgenti delle distribuzioni linux sono modificabili a proprio piacimento, in modo che l'utente scelga di modificare qualcosa in un sistema, in un programma ecc... per adattarlo ai propri bisogni: nella licenza di WindowsXP, ad esempio, un capitolo è riservato solo al fatto che è vietata (e perseguibile se non sbaglio) ogni seppur minima modifica al software, nn commento ma lascio a voi pensare cosa significa questo.
bye bye
Allora... visto che ci sto, ringrazio tutti per le spiegazioni.
Non mi permetto di dire la mia, in quanto non voglio dare vita a una discussione e/o a un forte e incisivo scambio di idee...
cmq grazie
... magari diventassi un hacker...