Slackware è certamente una delle distribuzioni più amate, certamente una di quelle che ha dalla sua una foltissima schiera di appassionati. I motivi sono molteplici, primo tra tutti il merito che ha avuto Slackware di essere una delle primissime distribuzioni GNU/Linux. Negli ultimi anni lo sviluppo di Slackware aveva subito dei bruschi colpi ma Patrick Volkerding è riuscito a guidare questa distribuzione consentendo il proseguimento dello sviluppo dando una cadenza regolare alle sue release.
Suo maggiore merito è stato quello di riuscire a rendere Slackware una distribuzione moderna senza per questo snaturarla. Lo stile di Slackware è inconfondibile, ha dalla sua la semplicità unita allo stesso tempo alla stabilità e funzionalità.
Slackware è una distribuzione con installazione testuale, ma questo non deve trarre in inganno l’utente: non si tratta assolutamente di un prodotto vecchio oppure adatto esclusivamente ad utenti esperti. Una caratterisca propria di Slackware è sempre stata quella di garantire ai propri utenti un sistema pulito, ideale per apprendere il funzionamento di una distribuzione GNU/Linux. Slackware più di ogni altra è una distribuzione nata per essere studiata e analizzata. A questo si aggiunge il fatto che si ha a disposizione una delle distribuzioni più veloci. È costantemente aggiornata, anche per quel che riguarda gli ambienti grafici, e questo la rende certamente una validissima scelta come distribuzione desktop, basta dedicarci il giusto tempo. Mancano infatti purtroppo alcune utility di configurazione ma questo costringe l’utente a dover ricorrere alla documentazione presente, cosa che dà a quest’ultimo un’ottima padronanza della distribuzione.
Tra gli strumenti offerti da Slackware troviamo la conferma di hotplug, tool per la gestione di schede hotplug come quelle PCMCIA e CardBus. Troviamo anche la possibilità di usufruire dei programmi come swaret per l’aggiornamento della distribuzione.