Gentoo è sicuramente una delle maggiori sorprese degli ultimi tempi nel mondo del Free Software. La tipologia di questa distribuzione differisce enormemente da quella delle più classiche. Le novità introdotte da questa distribuzione sconvolgono il concetto classico di pacchetto precompilato. L'obiettivo prefissato di Gentoo è quello di dare in mano all'utente un sistema totalmente ottimizzato e personalizzato. Per far questo è stato studiato un nuovo tipo di installazione e un nuovo sistema di distribuzione dei pacchetti. A dire il vero non si tratta proprio di un nuovo sistema in quanto i pacchetti vengono distribuiti sotto forma di .... codice sorgente. In questo modo l'utente si troverà costretto a compilare (quasi) ogni singolo binario presente sul proprio PC. Quello che ne segue è un sistema operativo totalmente ottimizzato per il proprio processore. Al contrario infatti, le varie distribuzioni non hanno dei pacchetti ottimizzati pesantemente per tutti i processori (sarebbe impossibile rilasciare dei binari per ogni modello di processore Intel e AMD, e questo solo per gli x86...). Così Gentoo ha studiato un nuovo sistema che mette in grado, per chi lo desidera, di compilarsi tutto.
Il sistema su cui si basa Gentoo, chiamato Portage, interamente scritto in Python, è molto simile sia come concetto che come utilizzo ai Ports di BSD: con pochi e semplici comandi sarà possibile aggiornare il database dei pacchetti esistenti (come Debian) la risoluzione di tutte le eventuali dipendenze, e la compilazione di tutto quanto ciò che è necessario per far funzionare quel determinato programma. Tutto questo ha un costo non indifferente che incide sull'usabilità del sistema. All'utente che vuole installare Gentoo è richiesta un'ottima conoscenza del proprio hardware e della configurazione di una distribuzione senza l'ausilio di interfacce grafiche. Inoltre i tempi di installazione e di aggiornamento non sono indifferenti (per l'installazione si parla addirittura di giornate...). È certamente una distribuzione interessante che riscopre il sistema dei ports di BSD in chiave Linux, ma certamente non è indirizzata all'utente alle prime armi o a chi non sia maniaco dell'ottimizzazione.