Per la serie "come perdersi in un bicchiere d'acqua"...
Come da titolo, devo rappresentare un'istruzione switch-case in un flowchart, ma non facendone da 3 anni ho beatamente rimosso il tutto dalla memoria :lol:
Grazie in anticipo
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Per la serie "come perdersi in un bicchiere d'acqua"...
Come da titolo, devo rappresentare un'istruzione switch-case in un flowchart, ma non facendone da 3 anni ho beatamente rimosso il tutto dalla memoria :lol:
Grazie in anticipo
Scusami tanto, ma di cosa parli?...linguaggio di programmazione? siti web? windows? linux? mac?
Ma che cosa non ricordi come funziona l'istruzione switch-case??
@sIM: un flowchart è un diagrammi a blocchi (vedi wikipedia :lol:).
Dovresti farlo con una serie di rombi, in fondo i singoli case sono delle condizioni...
Il layout ideale: mantieni i rombi a sinistra e le istruzioni a destra. Ogni rombo corrisponde ad un singolo "case": l'uscita "SI" punterà alla prima istruzione del blocco associato, l'uscita "NO" al rombo successivo. Quanto alle uscite del blocco istruzioni, dovrai farle puntare:
- tutte nello stesso punto e successivo alla struttura, se interrompi l'elaborazione con i "break"
- ognuna all'ingresso del blocco successivo (dove puntano anche i "SI" dei rombi per capirci), se non interrompi il flusso con i "break" (nota: quest'ultimo approccio non è traducibile in una forma strutturata, secondo il teorema di Bohm-Jacopini)
Tutto chiaro? Mica tanto, temo...
Stammi bene...
Ciao!Codice:/leggi var/
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V
<var < 0 ?> S --> / scrivi "var è negativa" / --------------------->|
N |
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V |
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<var > 500 ?> S--> / scrivi "var è positiva e maggiore di 500" / -->|
N |
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V |
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/ scrivi "var è positiva e minore o uguale a 500" / |
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V
EDIT: Tardi, mi sono fatto trascinare dall'ascii-art :tongue
Dove si fanno ancora i flowchart nel 2009?
E' una cosa didattica, spero.
Beh, ti dirò che in alcuni progetti complessi io li uso ancora (o meglio, uso qualcosa di "derivato" come gli automi a stati finiti): per realizzare del codice "a blocchi" spesso sono la soluzione migliore...
La difficoltà, dopo, è riuscire a strutturarli secondo il citato teorema di Bohm-Jacopini, visto che molti linguaggi di programmazione (o almeno, quelli che so utilizzare), richiedono questo tipo di struttura per la loro sintassi...
Stammi bene...
Il mio attuale impiego è quello di analista. Il flowchart in ambito scolastico è pressochè inutile, mentre trova importanza fondamentale per comprendere del codice grande decine di migliaia di righe. Ti dirò di più, me lo hanno chiesto perchè non si raccapezzano più nel codice ed hanno bisogno di riferimenti:wink: