Nuovo disegno di legge su internet

Gabriella Carlucci, proprio lei non un'altra, ha firmato un Disegno di Legge per la tutela della legalità nella rete Internet. L'articolo 2, che è una parte rilevante del DDL, dice:


1. E' fatto divieto di effettuare o agevolare l'immissione nella rete di contenuti in qualsiasi forma (testuale, sonora, audiovisiva e informatica, ivi comprese le banche dati) in maniera anonima.
2. I soggetti che, anche in concorso con altri operatori non presenti sul territorio italiano, ovvero non identificati o indentificabilì, rendano possibili i comportamenti di cui al comma 1. sono da ritenersi responsabili - in solido con coloro che hanno effettuato le pubblicazioni anonime - di ogni e qualsiasi reato, danno o violazione amministrativa cagionati ai danni di terzi o dello Stato,
3. Per quanto riguardai reati dì diffamazione si applicano, senza alcuna eccezione, tutte le norme relative alla Stampa. Qualora insormontabili problemi tecnici rendano impossibile l'applicazione di determinate misure, in particolare relativamente al diritto di replica, il Comitato per la tutela della legalità nella rete Internet (di cui al successivo articolo 3 della presente legge) potrà essere incaricato dalla Magistratura competente di valutare caso per caso quali misure possano essere attuate per dare comunque attuazione a quanto previsto dalle norme vigenti.
4. In relazione alle violazioni concernenti norme a tutela del Diritto d'Autore, dei Diritti Connessi e dei Sistemi ad Accesso Condizionato si applicano, senza alcuna eccezione le norme previste dalla Legge 633/41 e successive modificazioni.


(Fonte: Quinta's weblog)

:shock:

Che dire?
Qualcuno sa fare un esempio di un contenuto presente sul web che non sia in forma "informatica"?
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Mah, non ci ho capito un granchè ma non penso sia molto applicabile questa legge verso tutti.

Citazione:

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Originalmente inviato da eudemonico

:shock:

Che dire?
Qualcuno sa fare un esempio di un contenuto presente sul web che non sia in forma "informatica"?
Ma la Carlucci è in gara a Sanremo?

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Nono, leggi bene:

Citazione:

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1. E' fatto divieto di effettuare o agevolare l'immissione nella rete di contenuti in qualsiasi forma (testuale, sonora, audiovisiva e informatica, ivi comprese le banche dati) in maniera anonima.

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in poche parole se posti un video su youtube per esempio devono avere salvato l'IP di chi ha postato. almeno credo che sia così XD

Citazione:

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Originalmente inviato da yis

Nono, leggi bene:


in poche parole se posti un video su youtube per esempio devono avere salvato l'IP di chi ha postato. almeno credo che sia così XD

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penso che quelli di youtube gli salvano già gli IP.

Citazione:

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Originalmente inviato da versionilatino

penso che quelli di youtube gli salvano già gli IP.

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Sì, ma quando va bene un IP identifica un PC, non una persona. Insomma, la Carlucci dovrebbe darci una definizione di "anonimo".

Si hai ragione, un ip identifica(forse) un pc ma in teoria su youtube ti dovresti essere registrato con tuoi dati quindi dovresti essere raggiungibile ma non tutti si registrano con il proprio nome.

Appunto. Per cui tutte le registrazioni andrebbero fatte inviando via fax una fotocopia autenticata della propria carta d'identità.

Sicuri che per youtube ci vogliano dei dati?

Non mi pare che quando mi sono registrato io mi abbiano chiesto i miei dati o si?

Citazione:

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Originalmente inviato da saitfainder

Appunto. Per cui tutte le registrazioni andrebbero fatte inviando via fax una fotocopia autenticata della propria carta d'identità.

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E così facendo le iscrizioni richiederebbero giorni interi per andare a buon fine :lol:

Almeno si ha la certezza di ki si registra. Un sito che utilizza questo metodo è betclic.com un sito di scommesse che per ritirare o depositare soldi devi mandare fotocopia di chi si registra e dell'intestatario della carta di credito se diverso dalla persona che si registra.

ciao

Citazione:

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Originalmente inviato da versionilatino

Almeno si ha la certezza di ki si registra. Un sito che utilizza questo metodo è betclic.com un sito di scommesse che per ritirare o depositare soldi devi mandare fotocopia di chi si registra e dell'intestatario della carta di credito se diverso dalla persona che si registra.

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Ecco, immagina tutta questa procedura per scrivere commenti sui siti, scrivere articoli, postare sui forum, popolare le gallery, etc etc...


ciao!

Questo perché chi ha presentato questa legge non sa cosa significhi internet.

E' solo una buffonata e addirittura non applicabile, per wikipedia? chi vuole contribuire deve faxare la carta d'identità, per assurdo facciamo finta che la legge venga applicata, che conseguenze ci saranno? io non ho nessuna voglia di seguire tutti questi passaggi per partecipare alla rete internet.

Però io direi e forse è una buona soluzione di dare un'importanza legale alla propria casella email e usare quella per eventuali responsabilità.
Ovviamente non caselle email tradizionali.

Citazione:

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Originalmente inviato da svacant

Però io direi e forse è una buona soluzione di dare un'importanza legale alla propria casella email e usare quella per eventuali responsabilità.
Ovviamente non caselle email tradizionali.

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quoto

In ogni caso servirebbe una regolamentazione a livello internazionale. Altrimenti succederebbe che per i siti italiani occorrerebbe mandare un fax o avere un'eMail autenticata, mentre per i siti esteri sarebbe tutto come prima, con il risultato di appesantire l'internet italiano, già non particolarmente sviluppato, con un ulteriore handicap.

Centra qualcosa questo articolo? :

http://notebookitalia.it/facebook-e-...sura-4770.html

Citazione:

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Originalmente inviato da lupo91

Mah, non ci ho capito un granchè

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:idea:

ddl Carlucci (Punto Informatico)
Mantellini
Quinta's Blog

:!:

Che buffonata! Quindi io per modificare una pagina di wikipedia commetto una azione illegale, lo stesso se pubblico un commento su un blog o anche quello che sto scrivendo ora. Non sarà perchè grazie ad Internet finalmente si diffondono tutte le truffe che queste persone compiono? Personalmente credo che questo decreto sia l'ennesima dimostrazione di come le persone che dovrebbero realmente rappresentarci siano totalmente incompetenti ed incapaci nei confronti delle materie che trattano.

Strano però che questi incompetenze vadano sempre a scapito della nostra libertà (e a loro favore), no?

Citazione:

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1. E' fatto divieto di effettuare o agevolare l'immissione nella rete di contenuti in qualsiasi forma (testuale, sonora, audiovisiva e informatica, ivi comprese le banche dati) in maniera anonima.

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Cosa?! Quindi non solo ciò che inserisco su wikipedia è illegale, ma wikipedia stessa è illegale! Anche google (dal momento che offre la possibilità di indicizzare i siti (anche in maniera anonima)! Tutti i blog che permettono l'inserimento di commenti sono illegali. In pratica, secondo questi persone (la cui parola, a casa mia, vale meno di niente), il 70% di internet è illegale. Bravi, bravi...

Citazione:

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Originalmente inviato da Saturnix

Cosa?! Quindi non solo ciò che inserisco su wikipedia è illegale, ma wikipedia stessa è illegale! Anche google (dal momento che offre la possibilità di indicizzare i siti (anche in maniera anonima)! Tutti i blog che permettono l'inserimento di commenti sono illegali. In pratica, secondo questi persone (la cui parola, a casa mia, vale meno di niente), il 70% di internet è illegale. Bravi, bravi...

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solo il 70%...ma anche molto di più!!!

Citazione:

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solo il 70%...ma anche molto di più!!!

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Chiaro, hahaha! Ragazzi, adesso siete tutti dei criminali. Ovviamente quelli che stuprano non li mettono in prigione, anzi stanno a piede libero a commettere ulteriori reati. *** . Poi è chiaro che ne vengono fuori di questo tipo.

Bel paese di merda l'Italia.

Sarebbe interessante chiedere alla Carlucci:
1) Che cosa è (o meglio, non è) un contenuto trasmesso in forma "informatica"?
2) In che modo si dovrà provvedere all'identificazione degli utenti?
- a) mediante autocertificazione (e vai di dati falsi)
- b) fotocopia del documento di identità mandata via fax (facciamole vedere che Photoshop - magari piratato - sa fare miracoli)
- c) tracciamento di orario e indirizzo IP (come avviene già ora, però sufficiente ad identificare il computer, ma non l'effettivo utilizzatore)
- d) progettazione di una ItalNet dove si potranno connettere solo italiani identificati (e ti aspetti che, se mai si arriverà a realizzarla, questi la utilizzino pure?)
3) Nel caso di risposta a o b alla domanda 2: in che modo i fornitori di servizi in questione - che spesso sono aziende private e quindi non hanno accesso ai dati personali degli utenti, se non conferiti volontariamente - dovrebbero verificare i dati inseriti, senza violare le vigenti leggi sulla privacy?
4) Sa, inoltre, la Carlucci, che per quei servizi non disponibili in Italia ce ne sono altrettanto validi equivalenti all'estero, e che basta conoscere qualche parola di inglese per usufruirne? A questo punto, che si fa?
- a) blocchiamo le connessioni verso questi servizi tramite filtri IP (speghiamole come funzionano gli OpenDNS)
- b) aboliamo l'insegnamento dell'inglese nelle scuole (giusto per rafforzare ancora di più la nostra reputazione internazionale di ignoranti)
- c) facciamo sparire dalla circolazione ogni tipo di dizionario (vedi risposta b)
5) Quanto al comma 4 della sua proposta, vogliamo cominciare ad attuarla dal forum del comitato tecnico antipirateria che è stato recentemente aperto proprio dal suo governo?

Al senatore D'Alia, che giusto prima della Carlucci ha avanzato la sua proposta, vorrei invece chiedere:
1) Sa che la censura tramite ISP è facilmente aggirabile (vedi sopra, usando gli OpenDNS)?
2) Conosce la differenza tra "internet provider" (colui che fornisce la connettività alla rete) e "hosting provider" (colui che fornisce le infrastrutture per realizzare un sito web)?
3) Immagina che basterebbe cambiare una sola frase al suo decreto perché aumenti già di senso (e pure in modo notevole)?

Rivelazione di stamattina: sapete di chi era la proposta di legge che doveva dare "accurate direttive" al comitato antipirateria di cui sopra? Non della SIAE, ma di Luca Barbareschi ("n'altro de bon" diciamo qui in Veneto...). Anche qui un paio di domande:
1) Sa che l'idea di una sorta di "tassa sul P2P" non è sua ma diffusa da anni tra le comunità di "pirati" in rete (peraltro piuttosto disponibili ad un piccolo aumento di prezzo della linea, se serve a compensare le perdite economiche o presunte tali)?
2) Spera davvero che la nuova infrastruttura da lei proposta che dovrebbe garantire i compensi da le prospettati sarà utilizzata dagli utenti finali (vedi la domanda 4 alla Carlucci)?

Quando avrò ricevuto accurate risposte a queste domande, allora potrò valutare la validità delle proposte di legge presentate... anche se, per le motivazioni soprascritte, non penso si schiodi molto dallo zero o meno...

Statemi bene...

Su Punto Informatico è uscito un articolo interessante di Guido Scorza, Presidente Istituto per le politiche dell'innovazione. Commenta il ddl Carlucci, si intitola "Vogliono chiudere la rete" e, tra l'altro, dice: "Curiosità verso le dinamiche della Rete, conoscenza del contesto tecnologico di riferimento, equilibrio e rispetto dei diritti e delle libertà fondamentali appaiono gli ingredienti essenziali per una corretta politica dell'innovazione che, nel nostro Paese, continua a latitare."

Articolo intero

E_e ...mi stanno "calando" dei dubbi..
1: sui nostri script quando inseriamo un form mail, un gbook ora per legge dobbiamo segnare gli ip?
2: e se ad esempio voglio mettere un commento "anonimo" su un sito adesso vado contro legge? é_é
3: se io dico ad un mio amico di mettere un testo che ho fatto io vado contro legge?
Non credo abbia senso tutto ciò...anche perchè si perde la privacy su internet se è così per alcune cose! XD

Sullo stesso articolo di PI:

Citazione:

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... Se ciò non bastasse, si può sempre guardare nelle proprietà del file pubblicato sul sito di Carlucci per scoprire che il suo autore sarebbe un tal Davide Rossi, che si qualifica come della tal società Univideo che, francamente, è più facile immaginare dietro ad un'iniziativa legislativa antipirateria che non antipedofilia.

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Come dire, anche in politica è meglio inserire dei prestanome piuttosto che chi ha realmente competenze in materia. Grazie, Calderoli!

Statemi bene...

benvenuti nel nuovo ordine mondiale :)

Adoro gli interventi pungenti di dementialsite, praticamente mi risparmia quasi il divertimento di postare perchè scrive tutto lui quello che penso :mrgreen:

Comunque pur quotando quello che dice dem sottolinierei la mazzata alle ginocchia che è il punto 1 (e 2 annesso) e la totale assenza di "commenti veri". Nel momento in cui si viene tracciati le parole si addolciscono, i toni si calmano, la verità viene appannata sempre e comunque per "paura" ^^

Approvata dal Parlamento europeo, a schiacciante maggioranza, la raccomandazione sul «rafforzamento della sicurezza e delle libertà fondamentali su Internet».
Nel testo viene indicato che:

1) Internet «dà pieno significato alla definizione di libertà di espressione»;
2) «può rappresentare una straordinaria possibilità per rafforzare la cittadinanza attiva»;
3) il monitoraggio del traffico web «non può essere giustificato dalla lotta al crimine»;
4) l’accesso a internet «non dovrebbe essere rifiutato come sanzione dai governi o dalle società private» e
5) le ricerche in remoto, dove previste dalla legislazione nazionale, devono essere condotte «sulla base di un valido mandato delle autorità giudiziarie competenti» e devono sempre preferirsi le ricerche in diretta a quelle in remoto visto che queste ultime “violano il principio di legalità e il diritto alla riservatezza».

Fonte: Corriere della Sera, 27/3/09, leggi articolo

Oh... una volta tanto l'Europa si schiera a favore dei suoi abitanti, invece che danneggiarli (per inciso, soprattutto noi italiani... chissà perché).

Intanto devo aver letto da qualche parte che il senatore D'Alia è arrivato persino a votare contro il suo stesso disegno di legge. Per quale motivo? Perché l'assemblea delle due camere è arrivato a modificarlo in modo da renderlo troppo restrittivo rispetto a quanto pensato inizialmente da lui. Come si dice, meglio tardi che mai...

Statemi bene...

(seguirà aggiornamento con il link all'articolo, se riesco a ritrovarlo... :-D)

Gabriella Carlucci ......... PPRRREEEEEE !!!

Prosegue il dibattito sulle leggi con cui regolare la rete, oggi su Punto Informatico si discute di una nuova proposta da parte dell'opposizione, che parte da un concetto chiaro: "Occorre connettere al più presto il paese": Ci vuole una legge per la Rete .

Nell'articolo si cita la raccomandazione approvata dal Parlamento Europeo -vedi qualche post sopra- e il recente intervento a Milano di Lawrence Lessig