Italia, blog condannato per stampa clandestina

Girovagando tra le varie notizie di punto informatico, mi è capitata sotto mano questa :

http://punto-informatico.it/2321322/...andestina.aspx

http://punto-informatico.it/2322890/...ondannato.aspx

Risale a giugno di quest'anno, ma credo che sia passata un po' in sordina.

Leggendo i 2 articoli in questione, mi chiedo soltanto una cosa.......è ancora possibile pubblicare su internet i propri pensieri?
Pubblicare le proprie opinioni?
Diffondere conoscenza?!

Sono rimasto veramente basito.

Questa cosa mi da l'idea della censura totale.

Mah! che ne pensate?

Ciao

Leandro

il problema è che la legge che è stata applicata è chiaramente DATATA

e certi giudici non hanno la flessibilita mentale di capirlo e applicano la legge mettendo la testa sotto la terra.

io la penso cosi

O cavolo, ma come è andata a finire? Mi devo preoccupare ora che ho aperto anche io un blog?

Da non credere...Se uno che scrive qualcosa deve per forza registrarlo dove esiste la libertà di parola e di espressione? Comunque, pare che la registrazione riguardi le pubblicazioni periodiche...Allora, io che tutte le settimane pubblico un'avventura inedita del Custode di Anime sul mio sito dovrei registrarmi?

Già letta nei giorni in cui è uscita :)

Daccordo con te su tutto!

Ma... non per ripetere -> come è andata a finire?

i fatti risalgono al 2004: il 7 dicembre il Tribunale di Ragusa oscura il sito “www.accadeinsicilia.net”, curato dallo storico Carlo Ruta.
Il 6 gennaio 2005 peacelink lo intervista, leggi qui.
A quanto leggo il 27 settembre 2006 Ruta viene condannato a otto mesi di carcere dal Tribunale di Messina.
La sentenza, che trovo sul blog di Daniele Minotti, è del maggio 2008 e se ne occupa il Tribunale di Modica:
Ruta è imputato per "per avere intrapreso la pubblicazione del giornale di informazione civile denominato “Accade in Sicilia” e diffuso sul sito internet www.accadcinsicilia.net senza che fosse stata eseguita la registrazione presso la cancelleria del Tribunale di Modica" e viene dichiarato "colpevole del reato allo stesso ascritto".
Punto Informatico segue la vicenda e secondo me sono da leggere gli articoli di Massimo Mantellini: sia sul suo blog (1/9/08 e 3/9/08), sia su PI: E ora quale blog verrà chiuso?

Siamo in Italia :lol:
Il paese dove un blogger e un pluriomicida pedofilo scontano la stessa pena :lol: