Il copyright dei testi del Papa ed Internet
Su tutta la stampa è comparsa la notizia che il Vaticano ha imposto il copyright su tutti i documenti emanati dai pontefici negli ultimi 50 anni. Sembra proprio che la motivazione sia stata di mettere ordine da un certo sfruttamento, anche commerciale, dei testi di papa Giovanni Paolo II. Qualche critica è stata avanzata anche da parte cattolica: Riporto il primo passo che trovo in Google. http://www.korazym.org/news1.asp?Id=16053
Andava a mio giudizio, distinto ad esempio il caso delle opere di carattere "letterario" come l'edizione delle poesie giovanili del papa, da assoggettare senz'altro a copyright, agli atti ufficiali come le encicliche, che sono paragonabili agli atti normativi dei governi laici o ai "discorsi del presidente", che sono per loro natura pubblici.
Volevo sottolineare che, salvo migliori precisazioni, poi il mondo di internet viene pesantemente penalizzato: una cosa è un editore che riceve un corrispettivo per il proprio libro, una cosa è un sito che di regola nulla riceve quando è visitato.
Non credo che ci siano siti altervistiani dedicati alle encicliche: in ogni caso subito avvisati. Rischiano di essere bannati peggio di un sito porno.
EDIT Mi correggo: ci sono siti altervistiani dedicati alle encicliche. Tra l'altro ce ne sono anche di bellissimi e molto impegnati. Speriamo che nel furore iconoclasta di chi sa chi non vengano messi in difficoltà.