Mille anni fa...

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Perché mille anni fa??

CITAZIONE:
Pensieri, ci sono. Tristezza, pure. Cinismo, dove lo avevo messo, ah eccolo qui. Direi che possiamo cominciare.

Mille anni fa, perché, anno più anno meno, non vivevamo così. O meglio, vivevamo senza tanta difficoltà e indifferenza. Senza tante seghe mentali, a voler esser più precisi. C’era più cuore e volontà nel fare le cose.

Mille anni fa, il mondo doveva finire, immaginatevi la scena: quasi mezzanotte, gente che si riunisce nelle piazze, rintocchi di campane che si diffondono per i viali puzzolenti di chissà quale letame, folli (?) che declamano l’imminente fine, scene di pazzia… e…

e…

e un cazzo… suona la mezzanotte e tutti a casa, con somma delusione del gruppetto di suicidi / martiri / santi che erano pronti vestiti di cappe nere ad abbracciare gli angeli dell’apocalisse. I preti ovviamente quelli lo sapevano ed erano rimasti in panciolle in compagnia di chissà quale mignotta. Gli ubriaconi all’osteria e fanculo. Domani è un altro giorno.

Oggi non è così, beneinteso abbiamo i nuovi profeti (Maria De Filippi? Berlusconi?) che si riempiono la bocca di cazzate o semplicemente assecondano la mentalità popolare populista e velleitaria dell’assembramento di etereogenità che noi chiamiamo impunemente Italia, ma almeno prima c’era più pathos, più passione anche nel dire le cazzate. Immaginatevi la fine del mondo ora, neanche ci sarebbe un urlo, uno strillo, un qualcuno che si strappa i capelli. Almeno prima avevamo la gente incazzata o impaurita che si comportava come un branco di pecore, ora abbiamo la gente incazzata o impaurita che si guarda la partita. E sticazzi della fine. Del mondo s’intende, mica della partita. Purtroppo tutto ruota intorno all’egoismo e alla noncuranza di un mediocre che mentre la realtà va a scatafascio, cambia canale. Anzi accende scai, o il digitale.

Si vive di quotidianità, di abberrazione, e monotonia. Qualche secolo fa c’era l’alienamento nelle fabbriche, ora l’alienamento è comodomante fruibile a casa per la modica cifra di 39,99€ al mese. Pacchetto completo. Parola mia.

Ovviamente, ora che siamo più furbi, più tecnologici: paghiamo per farci dire cosa pensare, quando pensarlo e come pensarlo. Prima i trentanove e novantanove, li spendevamo in puttane o in vino, o al gioco… sicuramente in maniera più divertente della lobotomizzazione terrestre o satellitare (perché di quella sociale ne parlerò un’altra volta, sennò vi do direttamente un pezzo di fegato e facciamo prima).

Cazzo mille anni fa avremmo visto pile di libri in fiamme, ora i libri non si vedono neanche più… C’è iutub, scorreggi e via click su upload, il tuo amico cade, si spacca la gamba quattro imbecilli intorno che ridono, click su upload. La tizia che non riesce a parcheggiare, click su upload. E famose st’artra risata, e namo.

Poi, ci fregano, anzi ci inculano a sangue, perché lo psiconano va al governo, ma noi siamo troppo impegnati a guardare iutub… Mille anni fa, almeno ci sarebbe stato uno spauruto gruppo di ribelli che sarebbe finito appiccato, ma almeno avrebbe ucciso qualche bastardo sostenitore del nano-di-turno. Oggi, vediamo la gente che si sobilla per stronzate, per il parcheggio, perché c’è da litigare alle poste o semplicemente fatto X o Y di bassa rilevanza. Ma Cristo, incazzatevi per quel che è giusto, non rompete i coglioni al prossimo. Se vi rode il culo, datevi una bella grattata, fa sempre bene dico io.

Ora questo sproloquiare e questo saltare di palo in frasca dovrebbe essere la spiegazione del titolo del blog, se non lo è stato c’è sempre iutub: vi faccio l’upload di mia nonna che scorreggia, tira una bestemmia e starnutisce tutto insieme così almeno capite.

Andate in pace.