Il delegato del sindaco di Roma e la demonizzazione di internet
Su Studenti leggo il seguente comunicato:
"TRUFFE ON-LINE.
Aumentano le frodi via Internet con oltre 1 milione di e-mail fraudolente che arrivano ogni mese nelle caselle di posta elettronica dei cittadini. A lanciare l’allarme è l’avvocato Sergio Scicchitano, delegato del Sindaco di Roma alla Tutela dei Consumatori e degli Utenti. Nel 2005 i tentativi di truffa attraverso l’invio massivo di messaggi di posta elettronica nel nostro Paese sono stati almeno 9 milioni per un giro «d’affari» di oltre 4 milioni di euro che ha coinvolto circa 500 mila italiani. "
Ben vengano tutte le iniziative per combattere il fenomeno delle truffe e delle e-mail fraudolente.
Tuttavia segnalo che su un sito specializzato come Zeus si sia notato che il delegato del sindaco di Roma sia molto solerte nel demonizzare internet, molto meno nel tutelare gli utenti di internet dall'esosità di certi fornitori di connessione.
Forse un forum di addetti ai lavori, come è questo di Altervista, può aprire una discussione franca e costruttiva sull'argomento.
P.S. Se ho sbagliato la sezione, correggetela.
perchè non si preoccupa anche del ritardo della difffusione dell'ADSL?
Citazione:
Originalmente inviato da gve
Eh gia`, metto in piazza.
Comunque, un'allerta sull'argomento e` bene, a me arrivano 1-2 mail al giorno (!!) di supposte banche per "aggiornamenti che richiedono il mio login" ovviamente su siti fasulli, nonche` altri tentativi di truffa, che fortunatamente so riconoscere (lo spam che ricevo s'aggira sulle 50 mail/giorno, vero e` che per scelta preferisco filtrare a mano, tanto ci metto 2 minuti a eliminare il 90% della posta in ingresso).
Poi, non essendo al corrente di come si ponga normalmente questo delegato del sindaco di Roma, mi esprimo solo relativamente all'argomento in questione. 500000 truffati non sono pochi.
Per illustrare meglio la questione, riporto un pezzo letto su Zeus:
Per il Comune di Roma poca Internet è meglio
Il Comune di Roma invita i cittadini a non navigare troppo sul Web: è la risposta a chi si lamenta che troppe zone della capitale sono prive di copertura Adsl.
[ZEUS News - www.zeusnews.it - 13-02-2005]
Dagli articoli di Zeus risultava che, anche in precedenti occasioni, i comunicati del delegato del sindaco di Roma erano su questioni importanti e serie.peccato, però, che erano a senso unico, con il pericolo che internet venga percepito solo come uno strumento del "demonio" e non come un grande mezzo di comunicazione che può essere usato nel bene e nel male.
Soprattutto si notava che da chi è stato delegato per difendere i consumatori ed utenti, si richiedeva la segnalazione dei ritardi nella città di Roma di mettere a disposizione di tutti la banda larga e i problemi tariffari (ad esempio facendo i debiti paragoni con esempi esteri).
A mio giudizio i frequentatori di Altervista, quali grossi utenti di internet, hanno interesse di segnalare una problematica complessa, che va ben al di là della sola segnalazione degli abusi dello strumento, con il rischio, ripeto di una demonizzazione dello strumento stesso, anche in garbata integrazione della posizione deglii amici di Studenti, che non è la prima volta che pubblicano i comunicati del delegato del sindaco di Roma.
Per fare un esempio mi sembra che: se ci fosse una città in cui l'acquedotto non arriva in tutti i quartieri, ci fosse il delegato del sindaco ai problemi degli utenti a segnalare con enfasi che se si lasciano i rubinetti aperti, si rischia di allagare la casa.
A mio avviso, poi, la questione potrebbe essere affrontata con un più ampio respiro favorendo qualche iniziativa comune degli altervistiani, e per questo avevo cercato, sia pure con qualche esitazione, di non confinarla solo in Piazza.
La colpa è però anche nostra
La colpa è anche nostra, perchè non protestiamo con sufficiente energia.
I nostri "cugini" di "Studenti", ad esempio, hanno pubblicato, senza una riga di commento, mi sembra, il comunicato del delegato del sindaco di Roma, quando ad esempio Zeus era stato pronto, a suo tempo, a rilevare che i comunicati a senso unico di chi auspica "meno internet" vuole solo coprire il gravissimo ritardo del comune di Roma nella diffusione della banda larga.